Tesi etd-02182016-114023 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CIAMPI, ELEONORA
URN
etd-02182016-114023
Titolo
l'omeostasi del ferro: la sua regolazione e le malattie che si sviluppano in caso di ipo- o iperferremia
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Giannaccini, Gino
relatore Prof. Lucacchini, Antonio
relatore Prof. Lucacchini, Antonio
Parole chiave
- ferro e diabete
- ferro e dieta.
- ferro e HH
- ferro e leptina
- ferro e obesità
- ferro e SM
- iperferremia
- ipoferremia
- omeostasi del ferro
- regolazione ferro
Data inizio appello
10/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il ferro è un metallo essenziale per l'organismo, ma se non regolato opportunamente può essere estremamente tossico. Nell'organismo ci sono circa 3-5g di ferro, la maggior parte assorbiti con la dieta , mentre circa 20mg/die viene riciclato dagli eritrociti senescenti. I maggiori regolatori del ferro sono il sistema IRE-IRPs e l'epcidina. La ferritina del siero e i recettori della trasferrina, sono i principali marker per conoscere la quantità di ferro a livello sistemico. L'obesità è un importante problema biomedico. Nelle persone obese si è osservata una mancanza di ferro a livello sistemico. La reale causa non si conosce ancora, ma si pensa che nell'obesità, a causa dell'infiammazione del tessuto adiposo, si abbia un largo ingresso di macrofagi nel tessuto adiposo.I macrofagi ATMs hanno un fenotipo M1-like. Il ferro si accumula in questi macrofagi, contribuendo allo stress ossidativo portando ad ulteriore danneggiamento del tessuto. Il diabete e le malattie cardiovascolari sono i maggiori problemi di salute al mondo. Il ferro nelle CVD si accumula nei macrofagi e l'epcidina induce un eccessivo intrappolamento di ferro nei macrofagi, causando un aumento dello stress ossidativo che trasforma le cellule schiumose in placche aterosclerotiche, capaci di sviluppare l'evento ischemico. Nel diabete,il ferro overload può accumularsi nel pancreas, nel fegato e nel muscolo scheletrico , che può portare a danno ossidativo e contribuire alla mancanza di insulina e resistenza, aumentando il glucosio nel sangue. La mancanza di ferro è una delle maggiori cause di carenze nutrizionali del mondo. Indagando sul ruolo del ferro sull'ormone leptina (ormone che regola l'assunzione di cibo ed il metabolismo energetico) è stato visto che questi sono associati in maniera inversamente proporzionale. Il ferro modula in modo negativo la trascrizione di leptina grazie alla modulazione CREB-dipendente dell'espressione della leptina. Infine l'emocromatosi ereditaria è una malattia ereditaria ( la cui forma più frequente è la mutazione C282Y/C282Y), in cui si ha un aumento dell'assorbimento di ferro a livello intestinale, si hanno quindi alti valori di ferro e bassi valori di epcidina. Questa malattia se non trattata, porta a gravi malattie ed infine può portare a morte.
Per quanto riguarda le condizioni di ipoferremia sistemica, ma con alti valori di ferritina sierica, indicanti che ci sia un infiammazione acuta o cronica in circolo, come ad esempio l'obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e la sindrome metabolica ,un trattamento con un chelante del ferro,la deferoxamina, porta dei miglioramenti. Il problema della deferoxamina è che è poco disponibile a livello orale e viene assunta sono per infusione parenterale dalle 5 alle 7 volte la settimana portando spesso ad una bassa compliance del paziente e quindi all'insuccesso terapeutico. Si stanno sperimentando nuovi farmaci ad azione antiossidante e antiinfiammatoria per limitare i danni da stress ossidativo e dell'infiammazione. Per quanto riguarda la modulazione della leptina non è possibile un trattamento antiossidante poiché è regolato dal sistema CREB dipendente. Per i malati di emocromatosi ereditaria, sono sufficienti varie flebotomie per portare i livelli di ferro a condizioni standard e poi successive flebotomie per mantenere tali livelli.
Vista l'importanza delle malattie che sono collegate al ferro e la loro crescita a livello mondiale, la comunità scientifica sta lavorando per conoscere le reali cause alla base di queste patologie e le terapie alternative.
Per quanto riguarda le condizioni di ipoferremia sistemica, ma con alti valori di ferritina sierica, indicanti che ci sia un infiammazione acuta o cronica in circolo, come ad esempio l'obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e la sindrome metabolica ,un trattamento con un chelante del ferro,la deferoxamina, porta dei miglioramenti. Il problema della deferoxamina è che è poco disponibile a livello orale e viene assunta sono per infusione parenterale dalle 5 alle 7 volte la settimana portando spesso ad una bassa compliance del paziente e quindi all'insuccesso terapeutico. Si stanno sperimentando nuovi farmaci ad azione antiossidante e antiinfiammatoria per limitare i danni da stress ossidativo e dell'infiammazione. Per quanto riguarda la modulazione della leptina non è possibile un trattamento antiossidante poiché è regolato dal sistema CREB dipendente. Per i malati di emocromatosi ereditaria, sono sufficienti varie flebotomie per portare i livelli di ferro a condizioni standard e poi successive flebotomie per mantenere tali livelli.
Vista l'importanza delle malattie che sono collegate al ferro e la loro crescita a livello mondiale, la comunità scientifica sta lavorando per conoscere le reali cause alla base di queste patologie e le terapie alternative.
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