WBVT in paraparesi spastica: analisi dei parametri di Range of Motion, di Forza, stabilometrici e di Stiffness.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof. Rossi, Bruno relatore Prof. Dini, Marco
Parole chiave
Paraparesi Spastica
Range of Motion
Stabilometria
WBVT
Data inizio appello
06/03/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/03/2053
Riassunto
L'applicazione di stimoli vibrazionali in letteratura ha inizio con l'applicazione diretta di su muscoli e tendini in modalità ad alta frequenza (100-200Hz) e successivamente con lo sviluppo di piattaforme specifiche dove la macchina emette vibrazioni ad oscillazioni, l'energia meccanica viene trasferita al corpo umano, in generale dal piede alla testa. Gli stimoli vibrazionali a corpo intero (Whole Body Vibratioal Training- WBT) vengono applicati movimenti alternati a vibrazione unilaterale (WBT-SV) o verticale sincrono vibrazioni (WBT-VV). Le macchine a vibrazione ad uso riabilitativo utilizzate in letteratura, il movimento è sinusoidale alternato (SV) e il carico vibratorio, dipende: 1) al numero di cicli di oscillazione (f; frequenza; Hz), 2) l'ampiezza picco-picco (App; in metri); 3) accelerazione in m/s2 o g), 4) Tempo di esposizione (secondi). Il whole body vibrational Training (WBT) ha negli ultimi anni suscitato notevole interesse in campo scientifico come modalità di esercizio alternativo per migliorare l’attività e l’efficienza muscolare, le capacità di forza e di potenza, in atleti, nell’aging in prevenzione della sarcopenia, nelle donne post menopausa per la prevenzione dell’osteoporosi. In campo neurologico riabilitativo, negli ultimi recenti anni sono apparsi risultati incoraggianti in soggetti Parkinson, ed in altre patologie neurodegenerative quali sclerosi multipla, stroke, mentre pochi dati sono ancora disponibili nelle patologie di tipo diatonico o spastico e nella paraparesi spastica, e talvolta con dati contrastanti, non univoci. A questo scopo presso il laboratorio di Human Movement and Rehab dell’U.O. Neuroriabilitazione Universitaria, sono da alcuni anni in atto ricerche sull’utilizzo di WBT in programmi riabilitativi. In questo lavoro è stato confrontato un programma riabilitativo basato su WBT ed uno su riabilitazione convenzionale basata su walking aerobico in soggetti con paraparesi spastica. Sono stati effettuati test di forza, del range of motion articolare e di stiffness (pendulum test) su base strumentale , in tutti e due i gruppi sia all’inizio del protocollo (t0 ammissione) , che alla fine (t1=3 mesi). Incoraggianti dati sono stati ottenuti nell’aumento significativo della mobilità articolare sia in estensione che in flessione degli arti inferiori, dei dati di stiffness degli hamstrings e dei muscoli della loggia anteriore della coscia, con soggettivo miglioramento delle capacità di deambulazione e stabilità del cammino del paziente. Nessun avverso fenomeno è stato rilevato nell’utilizzo di questo tipo di esercizio riabilitativo. I dati in nostro possesso altamente incoraggianti, anche se ancora preliminari (16 soggetti), ed il beneficio risentito da pazienti (short time) si verifica presumibilmente via neurogena coinvolgendo riflessi spinali e la conseguente attivazione muscolare porta ad un miglioramento del riflesso tonico di stiramento. Si può altresì affermare che i fattori neurali che sono responsabili della aumenti nella funzionalità muscolare, sono simili o addirittura superiori (stiffness) a quelli ottenuti dopo diverse settimane di esercitazione di resistenza convenzionale.