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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02182005-115414


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Garozzo, Maria
URN
etd-02182005-115414
Titolo
identificazione di geni differenzialmente espressi nel cervello di ratto dopo trattamento con acetil-L-carnitina
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
relatore Traina, Giovanna
relatore Brunelli, Marcello
Parole chiave
  • ratto
  • acetil-L-carnitina
  • cervello
  • ibridazione sottrattiva soppressiva.
Data inizio appello
08/03/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto


L’ Acetil-L-Carnitina ( ALC ) è una biomolecola ubiquitariamente distribuita nell’organismo e in particolare nel Sistema Nervoso Centrale, dove rappresenta l’estere di carnitina più abbondante.
Diversi studi hanno dimostrato la validità delle applicazioni cliniche dell’ALC nel trattamento di pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, nella sindrome cronica di affaticamento, nell’ ischemia, nell’ invecchiamento.
L’ALC inoltre influenza positivamente la capacità di apprendimento, attenzione e memoria nei ratti vecchi trattati con tale sostanza.
Studi comportamentali eseguiti sull’invertebrato Hirudo medicinalis hanno evidenziato che l’ALC è in grado di influenzare processi di apprendimento di tipo non associativo, in particolare, di bloccare la sensitizzazione e di ridurre la disabitudine nell’induzione al nuoto e che tali effetti permangono nel tempo.
Il prolungarsi di cambiamenti comportamentali nel tempo ha suggerito che potesse in qualche modo essere modulata l’espressione genica .
Lo scopo del nostro studio è stato quello di identificare geni che sono differenzialmente espressi nel cervello di giovani ratti sani dopo 21 giorni di trattamento con iniezioni intraperitoneali di ALC ( 100 mg/Kg ; gruppo sperimentale ) o soluzione salina ( gruppo di controllo ) .
Le variazioni nel pattern di espressione genica, indotte dal trattamento, sono state analizzate utilizzando la tecnica dell’ibridazione sottrattiva soppressiva, SSH ( suppression subtractive hybridisation ).Questa tecnica permette di individuare geni la cui espressione può essere indotta, inibita o modulata da particolari stati fisiologici tramite la costruzione di librerie sottrattive di cDNA. In particolare, questa tecnica risulta efficiente nell’isolamento di trascritti rari non evidenziabili con altre tecniche che analizzano pattern di espressione genica.
Precedentemente nei nostri laboratori l’utilizzo di questa tecnica ha permesso la costruzione di due librerie sottrattive di cDNA, forward e reverse, costituite rispettivamente dai trascritti dei geni la cui espressione è modulata positivamente o negativamente dal trattamento con ALC.
I cDNA delle due librerie sono stati clonati e sottoposti a screening.I cloni ottenuti da ciascuna libreria sono stati circa 750, in questo studio sono stati riportati i dati relativi allo screening di circa 600 cloni. Lo screening primario ha permesso di selezionare i cloni differenzialmente espressi, eliminando i falsi positivi.
Le sequenze dei cloni differenziali ,ottenute con sequenziatore automatico, sono state analizzate mediante comparazione con le sequenze depositate nella banca dati GenBank , EMBL , utilizzando programmi come FASTA , BLASTX e BLASTN.
L’analisi dei più interessanti cDNA differenzialmente espressi ha mostrato omologia con sequenze codificanti proteine note, quali: ferritina, subunità H; pompa H+- ATPasica;; canale anionico voltaggio dipendente,VDCA1, citocromo b ossidasi, complesso bc1 .
Al fine di confermare questi risultati sono in corso esperimenti di Northern blot e RT-PCR relativa .









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