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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02172023-150112


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
MONTANO, MARCO
URN
etd-02172023-150112
Titolo
Ricezioni e traduzioni di Blaise Pascal nella cultura italiana fra XVII e XVIII secolo. Nuove testimonianze e pubblicazione di inediti.
Settore scientifico disciplinare
M-FIL/06
Corso di studi
FILOSOFIA
Relatori
tutor Prof. Marabelli, Costante
relatore Prof. Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • Blaise Pascal
Data inizio appello
28/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/02/2026
Riassunto
L'elaborato si configura come un’indagine e una ricostruzione storica sulla fortuna di Blaise Pascal nel contesto italiano fra il XVII e il XVIII secolo, occupandosi, in particolare, della circolazione di testi pascaliani, su tutti le Lettres provinciales, in alcuni ambienti culturali, filosofici e religiosi italiani, segnatamente a Roma e a Napoli. Esso è articolato in tre capitoli, più un’appendice. I capitoli e i paragrafi in cui si sviluppa lo studio storico-filosofico si alternano alla trascrizione di testi inediti.
Si è cercato di dare una nuova luce al tema della fortuna di Pascal nella cultura italiana fra ‘600 e ‘700 attraverso le «nuove testimonianze» e gli elementi emersi dalla ricerca: si segnala, in particolare, il manoscritto - ignoto alla storiografia sull'argomento e sinora inedito - APUG 1434 dell'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana, contenente una traduzione italiana delle Provinciali V, VI, VII e VIII.
La ricezione di Pascal è osservata, difatti, sia attraverso i «testi» - che di tale ricezione sono, forse, la testimonianza più eloquente - sia attraverso i «contesti» in cui sono nati e si sono diffusi i «testi» esaminati, nonché dalle occorrenze e dalle influenze pascaliane nelle opere di diversi autori particolarmente rilevanti dal punto di vista storico-filosofico (Giuseppe Valletta; Paolo Mattia Doria; Giambattista Vico; Pietro Giannone).
Completano l’elaborato la collazione delle tre versioni seicentesche delle Provinciali (quella a stampa del 1684, il manoscritto della Gregoriana e un manoscritto genovese), che è servita da base per l’analisi delle fonti del capitolo I, e un’accurata bibliografia, inclusiva delle principali edizioni e traduzioni delle Provinciali e dei Pensieri nell’età moderna.
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