Tesi etd-02172022-113557 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASTORINA, ROCCO
URN
etd-02172022-113557
Titolo
L'ORDINE NEL SISTEMA GIURIDICO ITALIANO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Rivetti, Laura
Parole chiave
- diritto
- militare
- ordine
- penale
Data inizio appello
03/03/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il diritto penale disciplina i comportamenti umani tesi a ledere un bene giuridicamente tutelato e contempla, in determinati casi, delle cause di giustificazione, ossia circostanze peculiari in cui, pur verificandosi un evento che costituisce reato, esso non si delinea.
A titolo esemplificativo si riporta l’articolo 51 del Codice Penale che prevede l’esclusione della punibilità quando l’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere sia imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità. L’elaborato ha lo scopo di realizzare una veduta d’insieme che offra un valido strumento di osservazione per comprendere quali siano gli strumenti a disposizione della pubblica amministrazione, con preciso riferimento al comparto difesa, al fine di realizzare i relativi compiti istituzionali con efficacia, efficienza, buon andamento ed imparzialità: la relazione tra ordine ed obbedienza e le norme che regolano tale binomio.
Verranno esaminati l’ordine dell’autorità, civile e militare, secondo quanto previsto dall’ art. 51 del Codice Penale, che descrive le caratteristiche e le deroghe dell’adempimento del dovere, in relazione al nesso gerarchia-subordinazione.
Inoltre, il testo esporrà l’ampio istituto dell’ordine di un superiore, ponendo maggiore enfasi a due principali punti d’interesse: l’adempimento di un dovere ed il diritto penale militare.
Accennando alle cause di giustificazione, esse sono impiantate sulla base di un ordine legittimo: un atto amministrativo emanato nel rispetto delle norme giuridiche che lo regolano. Questa tipologia di ordine rientra nella consuetudine del sistema legislativo e, pertanto, non è soggetto a dubbi di carattere interpretativo. Tra le categorie di ordine illegittimo rientra l’ordine criminoso, le cui responsabilità penali dell’illecito commesso riguarderanno sia il superiore gerarchico che ha impartito l’ordine, sia il subordinato che lo ha eseguito.
Sarà trattata la sindacabilità e l’insindacabilità, riferendosi sia al campo civile (istituto della rimostranza) che al campo militare, il quale possiede caratteristiche differenti.
A tal proposito, sarà posta in risalto l'organizzazione militare, la quale, con i suoi elementi di specialità, presenta una normativa più dettagliata e prevede un’obbedienza razionale sulla legittimità degli ordini ricevuti.
L’ordinamento militare è costituito, infatti, da una serie di regole e principi riportati all’interno del Codice dell'ordinamento militare, del Testo unico dell'ordinamento militare, del Codice penale militare di pace e del Codice penale militare di guerra, altresì di alcune leggi speciali e norme consuetudinarie.
Per poter attuare quanto stabilito dai predetti testi, lo strumento militare si avvale di una struttura di tipo gerarchica con vari livelli di responsabilità, con relativi gradi ed incarichi.
Il processo di democratizzazione delle Forze Armate (Legge 382/78), che avvicina il militare alla figura di cittadino, dimostra quanto il legislatore voglia mirare ad una normativa ulteriormente in linea con la realtà odierna.
Nel corso della storia sono stati compiuti crimini efferati nei confronti della popolazione civile: a tal riguardo, con l’ausilio di utili esempi, sarà argomentato l’ordine criminoso nelle sue specificità. L’elaborato terminerà con una breve digressione storica sull’ordinamento militare, sugli aspetti psicologici che caratterizzano il militare e sui rilievi critici insiti nella normativa in vigore.
A titolo esemplificativo si riporta l’articolo 51 del Codice Penale che prevede l’esclusione della punibilità quando l’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere sia imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità. L’elaborato ha lo scopo di realizzare una veduta d’insieme che offra un valido strumento di osservazione per comprendere quali siano gli strumenti a disposizione della pubblica amministrazione, con preciso riferimento al comparto difesa, al fine di realizzare i relativi compiti istituzionali con efficacia, efficienza, buon andamento ed imparzialità: la relazione tra ordine ed obbedienza e le norme che regolano tale binomio.
Verranno esaminati l’ordine dell’autorità, civile e militare, secondo quanto previsto dall’ art. 51 del Codice Penale, che descrive le caratteristiche e le deroghe dell’adempimento del dovere, in relazione al nesso gerarchia-subordinazione.
Inoltre, il testo esporrà l’ampio istituto dell’ordine di un superiore, ponendo maggiore enfasi a due principali punti d’interesse: l’adempimento di un dovere ed il diritto penale militare.
Accennando alle cause di giustificazione, esse sono impiantate sulla base di un ordine legittimo: un atto amministrativo emanato nel rispetto delle norme giuridiche che lo regolano. Questa tipologia di ordine rientra nella consuetudine del sistema legislativo e, pertanto, non è soggetto a dubbi di carattere interpretativo. Tra le categorie di ordine illegittimo rientra l’ordine criminoso, le cui responsabilità penali dell’illecito commesso riguarderanno sia il superiore gerarchico che ha impartito l’ordine, sia il subordinato che lo ha eseguito.
Sarà trattata la sindacabilità e l’insindacabilità, riferendosi sia al campo civile (istituto della rimostranza) che al campo militare, il quale possiede caratteristiche differenti.
A tal proposito, sarà posta in risalto l'organizzazione militare, la quale, con i suoi elementi di specialità, presenta una normativa più dettagliata e prevede un’obbedienza razionale sulla legittimità degli ordini ricevuti.
L’ordinamento militare è costituito, infatti, da una serie di regole e principi riportati all’interno del Codice dell'ordinamento militare, del Testo unico dell'ordinamento militare, del Codice penale militare di pace e del Codice penale militare di guerra, altresì di alcune leggi speciali e norme consuetudinarie.
Per poter attuare quanto stabilito dai predetti testi, lo strumento militare si avvale di una struttura di tipo gerarchica con vari livelli di responsabilità, con relativi gradi ed incarichi.
Il processo di democratizzazione delle Forze Armate (Legge 382/78), che avvicina il militare alla figura di cittadino, dimostra quanto il legislatore voglia mirare ad una normativa ulteriormente in linea con la realtà odierna.
Nel corso della storia sono stati compiuti crimini efferati nei confronti della popolazione civile: a tal riguardo, con l’ausilio di utili esempi, sarà argomentato l’ordine criminoso nelle sue specificità. L’elaborato terminerà con una breve digressione storica sull’ordinamento militare, sugli aspetti psicologici che caratterizzano il militare e sui rilievi critici insiti nella normativa in vigore.
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