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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02172021-191945


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CARLEO, LUISANNA
URN
etd-02172021-191945
Titolo
L'affidamento familiare tra normativa e prassi; impatto della comunicazione del "Caso Bibbiano" nei Centri Affido della Regione Toscana
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Dott. Guidi, Riccardo
Parole chiave
  • affidamento familiare
  • centri affido
  • Bibbiano
  • impatto
  • Toscana
Data inizio appello
22/03/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/03/2091
Riassunto
Il lavoro di tesi mira a comprendere quale sia stato l’impatto della comunicazione del “Caso Bibbiano” sulle pratiche e responsabilità degli Assistenti sociali (A.A.S.S.) che lavorano presso i Centri Affido della Regione Toscana tramite un’indagine di ricerca qualitativa.
La prima parte del lavoro descrive il contesto normativo e storico- culturale nazionale italiano, ed in seguito quello regionale toscano, all’interno del quale vengono implementate leggi e consuetudini relative all’affidamento familiare. Sono inoltre descritti ruoli, responsabilità e sfide degli A.A.S.S. che lavorano in équipe multi-disciplinare e che fanno parte del sistema complesso di tutela dei minori in affido. Particolare attenzione è stata posta nella descrizione di quale siano le funzioni dei professionisti che lavorano presso i Centri Affido, luoghi di promozione e progettazione degli interventi riguardanti l’affidamento familiare, e nella descrizione delle possibili forme di gestione, pubblica o privata, dei medesimi Centri.
La seconda parte del lavoro si focalizza su un’analisi della comunicazione politico-mediatica del “Caso Bibbiano” che sembrerebbe rappresentare, nell’immaginario collettivo di coloro che non operano all’interno dei Centri Affido, un caso esemplare da utilizzare per descrivere il sistema di affidamento familiare. Nonostante le incomprensioni che tali comunicazioni hanno generato nel rappresentare erroneamente il sistema e i ruoli di coloro sono responsabili dei progetti di affidamento familiare; l’indagine empirica di ricerca qualitativa ha permesso di comprendere quale sia stato l’impatto del “Caso” non solo tra gli A.A.S.S. responsabili dei progetti di affidamento ma anche tra le famiglie affidatarie. La scelta di indagare tra la comunità professionale toscana è supportata dalle ipotesi di ricerca che mostrano come in luoghi differenti da Bibbiano ci sia stato un impatto.
La ricerca qualitativa fornisce un quadro descrittivo di due tipologie di impatto; uno positivo sulle reazioni e pratiche degli A.A.S.S. ed uno negativo sulle famiglie affidatarie. Il disegno di ricerca ha previsto un percorso multi-metodo di indagine composto da: interviste semi-strutturate telefoniche agli A.A.S.S. di dieci Centri Affido toscani, un Focus Group Online con la maggior parte di coloro che hanno partecipato alle interviste e due momenti di confronto riflessivo, mediante Focus Group Online, con i componenti del Consiglio dell’Ordine degli A.A.S.S. toscano. I risultati mostrano come la comunicazione politico-mediatica del “Caso” non ha influito sul buon andamento dei progetti di affidamento in itinere ed ha rappresentato un’occasione per gli A.A.S.S. di agire in modo resiliente e costruttivo rispetto alle attività e prassi da implementare nei Centri Affido. Di contro le famiglie affidatarie hanno “accusato il colpo” manifestando dubbi e sensi di colpa nei confronti delle scelte intraprese per accogliere un minore in affido.
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