ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02172020-154727


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ZANCA, ANNA
URN
etd-02172020-154727
Titolo
"Studio e gestione del rischio di tumore della mammella femminile legato al lavoro notturno nel settore sanitario"
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cristaudo, Alfonso
Parole chiave
  • tumore mammella
  • lavoro notturno
Data inizio appello
10/03/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/03/2090
Riassunto
Il lavoro notturno rappresenta una condizione di stress per l’organismo perché va a sconvolgere il normale ritmo circadiano del ciclo sonno/veglia determinando cambiamenti nella normale variabilità delle funzioni biologiche ripercuotendosi sullo stato di salute, riguardanti vari aspetti interconnessi tra loro quali aspetto biologico, lavorativo, medico e sociale. L’aumento della presenza delle donne nel mondo del lavoro ha fatto sì che esse venissero sempre più inserite nel lavoro a turni e notturno (fatta salva la tutela della maternità), con le possibili conseguenti alterazioni delle loro condizioni psico-fisiche. Tra i vari effetti sulla salute quindi, le lavoratrici che effettuano turni notturni possono andare incontro a tumore della mammella mediante meccanismi in parte noti.
Il nostro studio ha lo scopo di individuare gli effetti cancerogeni sulla mammella in un campione di donne operatrici sanitarie che effettuano lavoro notturno all’interno dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e di Careggi rispetto a un campione di riferimento non esposto. Il rischio di tumore alla mammella è stato stimato per durata del lavoro a turni e notturno, tipologia di profilo professionale (infermiere, medico, tecnico) e aggiustati per i fattori di confondimento considerati. L’associazione tra il determinante in studio e il tumore della mammella è stata analizzata utilizzando modelli di analisi di regressione logistica che tengono conto del ruolo di confondimento o modificazione di effetto svolto dagli altri fattori di rischio indagati: sono stati calcolati gli ORs e i loro intervalli di confidenza al 95%. I risultati preliminari del suddetto studio hanno evidenziato un rilevante eccesso di rischio attribuibile all’uso continuativo di contraccettivi orali, rispetto a chi non fa uso di tali farmaci. Per quanto riguarda l’esposizione a lavoro a turni e notturno, esso non ha mostrato un effetto significativo nell’aumentare il rischio di insorgenza di tumore della mammella.
Inoltre i risultati preliminari del presente studio confermano solo in parte i dati consolidati della letteratura scientifica. In particolare, il ruolo dell’uso di contraccettivi orali nello sviluppo di tumore della mammella è stato precedentemente riscontrato in altri studi scientifici. Nel campione in esame, oltre il 65% delle donne intervistate ha dichiarato di assumere contraccettivi orali, e tra esse, il 60% riferiva un utilizzo protratto oltre i 5 anni. La concomitante esposizione a due noti fattori di rischio per sviluppo di tumore della mammella, quali i turni notturni e l’uso di contraccettivi orali, potrebbe agire in maniera sinergica in una popolazione lavorativa tipicamente esposta ad entrambi i fattori come avviene nel comparto sanitario. Ulteriori studi potranno eventualmente confermare questa ipotesi.
File