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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02172018-192619


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ULIVIERI, FEDERICA
URN
etd-02172018-192619
Titolo
Il caso Rosenberg e la reazione della stampa italiana nel contesto della guerra fredda (1950-1953)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Banti, Alberto Mario
Parole chiave
  • Il Giornale di Trieste
  • Il Popolo
  • L'Unità
  • DC
  • PCI
  • Rosenberg
  • guerra fredda
  • storia culturale
  • maccartismo
  • Il Nuovo Corriere della Sera
  • La Nuova Stampa
  • URSS
  • USA
  • Corriere di Trieste
Data inizio appello
23/04/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/04/2088
Riassunto

La tesi prende ispirazione dal caso Rosenberg, e dai coniugi che dettero il nome alla vicenda giudiziaria di cui mi occupo, Ethel e Julius Rosenberg che il 19 giugno del 1953 furono giustiziati dopo che, tre anni prima, erano stati condannati alla sedia elettrica per aver divulgato i segreti atomici sviluppati dalle ricerche del progetto Manhattan. Essendo una tesi di storia culturale, l'intento della mia tesi è quella di evidenziare come in un contesto come quello italiano, inserito nel quadro della guerra fredda, il caso Rosenberg abbia diviso le opinioni dei conservatori, che li consideravano colpevoli, e dei comunisti, che difendevano la loro innocenza.
È mia premura, all'interno della tesi stessa, portare all'evidenza del lettore come fu utilizzato il mezzo della stampa in qualità di strumento di influenza, in merito al caso stesso. Ogni fazione politica aveva impostato la struttura narrativa del caso giudiziario, all'interno dei propri giornali di riferimento, in modo tale che il lettore potesse arrivare alle conclusioni ovvie a cui il quotidiano -o rivista- volesse condurlo. Il tutto coerentemente inserito nella polarizzazione occidente/oriente che caratterizzava l'inizio degli anni Cinquanta.
Per questo il primo capitolo ha la funzione di introdurre il concetto di guerra fredda e contrapposizione dicotomica tra Stati Uniti e URSS, clima che condusse inevitabilmente all'isterismo maccartista e al controllo statunitense del mercato culturale in Europa, volto proprio a influenzare l'opinione pubblica degli europei.
Nel secondo vado ad analizzare nei particolari la situazione politica italiana, divisa tra DC, sovvenzionata dagli USA e PCI, ben supportata ideologicamente dall'URSS; inevitabile quindi, all'interno del capitolo stesso, sarà analizzare come si mossero attivamente URSS e USA affinché la propria influenza culturale potesse far breccia proprio tra l'opinione pubblica italiana.
Al terzo capitolo è dedicato invece tutta la vicenda dei Rosenberg, calata all'interno di un periodo caratterizzato da un'intensa attività di spionaggio dall'uno e dall'altro fronte. Prenderò in esame gli antefatti, il processo, le accuse, la difesa, e le verità di cui si è venuti a conoscenza decenni dopo la triste conclusione del 19 giugno 1953.
Gli ultimi tre capitoli sono dedicati alla ricerca. Attraverso numerosi archivi e biblioteche di Stato ho preso in esame centinaia di articoli di giornali e riviste e dopo un'attenta lettura li ho analizzati nel seguente modo.
Nel quarto capitolo ho preso in esame articoli delle seguenti testate: L'Unità, Il Nuovo Corriere della Sera, La Nuova Stampa, Il Popolo. Essendo di estrazione politica molto diversa tra loro ho avuto modo di confrontare stessi avvenimenti della vicenda per dimostrare il differente approccio politico al caso.
Ho condotto un'analisi molto simile nel quinto capitolo, con "Il Giornale di Trieste", ancora controllato dagli Alleati, e il "Corriere di Trieste".
Nel sesto capitolo, completamente dedicato alle Riviste, ho avuto modo di monitorare il polso politico di alcuni periodici, confrontando tra loro lunghi articoli discorsivi .
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