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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02172010-112103


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
FAROUK SALEM ABDALLA, AHMED
URN
etd-02172010-112103
Titolo
CAVEOLIN-1 RESTORES PANCREATIC CANCER CELL DIFFERENTIATION AND MEMBRANOUS E-CADHERIN THROUGH SUPPRESSION OF EPITHELIAL-MESENCHYMAL TRANSITION
Settore scientifico disciplinare
BIO/11
Corso di studi
ONCOLOGIA SPERIMENTALE E MOLECOLARE
Relatori
tutor Prof. Lisanti, Michael
commissario Prof. Bevilacqua, Generoso
Parole chiave
  • Caveolin
  • E-cadherin
  • Epithelial-mesenchymal transition
  • pancreatic cancer
Data inizio appello
05/03/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tumore al pancreas è un cancro che origina dalle cellule all’interno della ghiandola addominale chiamata pancreas. La prognosi è considerata generalmente grave a causa della diagnosi spesso tardiva. Il cancro al pancreas non presenta all’inizio chiari sintomi ed e’ caratterizzato da una rapida disseminazione metastatica e resistenza alla chemioterapia. Recentemente queste due caratteristiche sono state descritte come conseguenza di un processo di transizione epitelio-mesenchimale (EMT) delle cellule tumorali.
In questo studio abbiamo cercato di chiarire il ruolo della proteina di membrana caveolina-1 (CAV-1) in EMT. Caveolina-1 è la molecola principale costituente delle caveolae, invaginazioni ricche di sfingolipidi e colesterolo della membrana plasmatica. E’ stato riportato che Cav-1 è implicata nella regolazione dell’espressione della proteina E-caderina e nel processo EMT. Noi abbiamo infettato una linea cellulare umana tumorale pancreatica, Panc 10.05, con il vettore retrovirale pBABE con inserito o meno il c-DNA della caveolina-1. Il risultato e’ stato che le cellule Panc10/cav-1 presentavano una morfologia poligonale ed erano più aderenti tra loro rispetto alle cellule trasfettate con il vettore vuoto (Panc10/pBabe) che mostravano una morfologia fusiforme e allungata e meno contatto tra le cellule. Inoltre, l'analisi con immunofluorescenza e western blot ha dimostrato che nelle cellule Panc10/cav-1 era ripristinata l’espressione della proteine E-caderina e β-catenina a livello della membrana plasmatica. La perdita dell’espressione di E-caderina è considerata un marker del processo di EMT e il suo recupero è una prova convincente dell’inibizione di EMT. Per approfondire il nostro studio abbiamo analizzato l’espressione di proteine regolatrici della E-caderina. Uno degli inibitori, Snail, è risultato essere down-regolato nelle cellule Panc10/cav-1. Abbiamo anche mostrato che l’espressione della cav-1 attenuava l'attivazione di numerose molecole coinvolte in EMT, come ERK, Smad2 e AKT. La disattivazione di queste molecole si traduceva nella diminuzione della migrazione e invasione delle cellule tumorali oltre a diminuire la resistenza alla chemioterapia. Panc10/cav-1 coltivate su matrigel, sistema di coltura tridimensionale, ha mostrato la formazione di sfere regolari, poche ramificazione e irregolarità che sono un'indicazione di EMT e invasività. Inoltre abbiamo mostrato che la linea cellulare tumorale pancreatica altamente metastatica, ASPC-1, quando incubata con il peptide di CAV-1, produceva un significativo arresto del ciclo cellulare. Infine, abbiamo iniettato le cellule Panc10 nel fianco di topi nudi, cosiddetti perche’ atimici e quindi immunodepressi. I tumori ottenuti dall’iniezione di Panc10 /cav-1 erano più piccoli in peso e in volume rispetto ai tumori ottenuti con le cellule Panc10/pBabe. Sorprendentemente i tumori Panc10/cav-1 presentavano agglomerati di cellule differenziate e ben organizzate che erano assenti nei tumori Panc10/pBabe. Queste cellule differenziate esprimevano E-caderina e β-catenina a livello della membrana cellulare oltre ad esprimere a basso livello la proteina Snail.
In conclusione questi risultati suggeriscono che la cav-1 agisce come inibitore del processo EMT nelle cellule tumorali pancreatiche attraverso il ripristino della proteina E-caderina e l'inibizione di molecole regolatrici di EMT. CAV-1 puo’ rappresentare potenzialmente una cura per la malattia del cancro al pancreas.

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