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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02162017-131150


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TENTI, MARTINA
URN
etd-02162017-131150
Titolo
Sintesi di Nuovi Prodrugs del Des-Metilanetolo Tritione (ATT) per il Trattamento delle Patologie Neurodegenerative
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Rapposelli, Simona
relatore Dott.ssa Nesi, Giulia
Parole chiave
  • farmaci multi-drug
  • morbo di Alzheimer
  • terapia
  • malattie neurodegenerative
Data inizio appello
08/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi di laurea si incentra sulla sintesi di nuovi farmaci che potrebbero essere impiegati nel trattamento di patologie neurodegenerative come l’Alzheimer (AD).
La patogenesi dell’AD non è completamente chiara a causa della sua complessa eziologia. È questo il motivo per cui sono state prese in considerazione le varie cause responsabili dell’insorgenza e della progressione della malattia per la sintesi di questi farmaci; alcune di queste cause sono: la teoria della cascata del peptide β-amiloide (Aβ), le placche amiloidi, gli ammassi neurofibrillari, lo stress ossidativo, la neuroinfiammazione, il decremento dei livelli di acetilcolina (ACh) e l’alterazione dell’omeostasi dei metalli.
Le terapie fino ad oggi utilizzate (inibitori dell’AChE e antagonisti dei recettori NMDA) presentano un’attività solo su un unico bersaglio d’azione e ciò conduce ad una limitata efficacia ed un elevato numero di effetti collaterali, tanto da limitarne l’utilizzo clinico.
Si è perciò preferito spostare l’attenzione sulla strategia multitarget-directed-ligand (MTDL), basata sul concetto che una singola molecola possa interagire simultaneamente con più bersagli farmacologici. Le molecole sintetizzate in questo lavoro di tesi vedono la combinazione di una porzione H2S-donor e una porzione chelante i metalli o un inibitore AChE.
Infine sono illustrati i processi sintetici per ottenere 4 molecole multifunzionali che verranno successivamente testate per valutarne le loro capacità di inibire l'aggregazione amiloide, ridurre lo stress ossidativo e inibire AChE e BuChE.
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