Tesi etd-02162015-164709 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MURGIA, ELENA
URN
etd-02162015-164709
Titolo
STUDIO DI ASSOCIAZIONE TRA POLIMORFISMI DEL GENE DELLA DNA METILTRANSFERASI-3B (DNMT3B) E LA MIASTENIA GRAVIS IN PAZIENTI CON E SENZA PATOLOGIE DEL TIMO
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Migliore, Lucia
Parole chiave
- epigenetica
- Miastenia gravis
- timomi.
Data inizio appello
17/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Miastenia gravis (MG) è una patologia autoimmune determinata, nell’80% dei casi, dalla presenza di autoanticorpi diretti contro il recettore nicotinico dell’ Acetilcolina (AchR+); recentemente sono stati descritti anche altri target, come le proteine MuSK e LRP4. È ormai ampiamente accettato che il timo sia il primo sito di sviluppo e mantenimento dell'autoimmunità nei pazienti affetti da MG.
Inoltre, una percentuale del 10-20% dei pazienti affetti dalla MG presenta timomi ed un 70% dei pazienti di MG presenta iperplasia timica.
In letteratura sono presenti diversi studi che suggeriscono un contributo dato dai processi epigenetici, come la metilazione del DNA, nel promuovere la cancerogenesi e l’autoimmunità. Tuttavia, il ruolo dell’epigenetica nella MG non è stato ancora completamente chiarito.
L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare il possibile contributo dato dai polimorfismi della DNMT3B (-149C>T e -579G>T), che codifica per la DNA metiltransferasi 3B, nel rischio di sviluppare la Miastenia gravis e/o timomi ad essa associati.
I polimorfismi in studio sono stati selezionati sulla base di recenti reports e sulla base di meta-analisi prese dalla letteratura che indicano una associazione tra questi polimorfismi ed un aumentato rischio di sviluppare diverse neoplasie, come il carcinoma del colon-retto ed il carcinoma polmonare e patologie autoimmuni, come la porpora trombocitopenia idiopatica.
La popolazione in studio è composta da 324 pazienti MG AchR+ , di cui 140 maschi e 184 femmine, e 409 controlli, di cui 147 maschi e 262 femmine. All’interno del gruppo dei pazienti di MG, 94 di questi presentano un timoma.
Dallo studio non emerge alcuna associazione statisticamente significativa tra l’intera popolazione di pazienti ed i controlli per entrambi i polimorfismi. Dopo aver suddiviso i pazienti MG in tre sottogruppi (timoma, iperplasia timica, timo normale) si individua una associazione statisticamente significativa dell’ allele DNMT3B -579T (OR=1.58; 95%CI= 1.14-2.18, P=0.0063) e del genotipo mutato TT (OR= 2.56; 95%CI=1.29-5.07, P=0.0071) con il rischio di sviluppare il timoma.
Per il polimorfismo DNMT3B -149C>T si individua una associazione statisticamente significativa del genotipo eterozigote CT (OR= 1.71; 95%CI=1.04-2.82, P=0.00347) rispetto al wild-type CC con l’aumentato rischio di sviluppare il timoma.
Questo risultato suggerisce che la presenza dell’allele DNMT3B-579T potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo dei timomi associati alla Miastenia gravis, in particolare nel genotipo omozigote TT.
Perciò l’analisi di questo polimorfismo potrebbe aiutare ad identificare quali pazienti di MG AchR+ hanno un aumentato rischio di sviluppare un timoma.
Inoltre, una percentuale del 10-20% dei pazienti affetti dalla MG presenta timomi ed un 70% dei pazienti di MG presenta iperplasia timica.
In letteratura sono presenti diversi studi che suggeriscono un contributo dato dai processi epigenetici, come la metilazione del DNA, nel promuovere la cancerogenesi e l’autoimmunità. Tuttavia, il ruolo dell’epigenetica nella MG non è stato ancora completamente chiarito.
L’obiettivo del nostro studio è stato quello di valutare il possibile contributo dato dai polimorfismi della DNMT3B (-149C>T e -579G>T), che codifica per la DNA metiltransferasi 3B, nel rischio di sviluppare la Miastenia gravis e/o timomi ad essa associati.
I polimorfismi in studio sono stati selezionati sulla base di recenti reports e sulla base di meta-analisi prese dalla letteratura che indicano una associazione tra questi polimorfismi ed un aumentato rischio di sviluppare diverse neoplasie, come il carcinoma del colon-retto ed il carcinoma polmonare e patologie autoimmuni, come la porpora trombocitopenia idiopatica.
La popolazione in studio è composta da 324 pazienti MG AchR+ , di cui 140 maschi e 184 femmine, e 409 controlli, di cui 147 maschi e 262 femmine. All’interno del gruppo dei pazienti di MG, 94 di questi presentano un timoma.
Dallo studio non emerge alcuna associazione statisticamente significativa tra l’intera popolazione di pazienti ed i controlli per entrambi i polimorfismi. Dopo aver suddiviso i pazienti MG in tre sottogruppi (timoma, iperplasia timica, timo normale) si individua una associazione statisticamente significativa dell’ allele DNMT3B -579T (OR=1.58; 95%CI= 1.14-2.18, P=0.0063) e del genotipo mutato TT (OR= 2.56; 95%CI=1.29-5.07, P=0.0071) con il rischio di sviluppare il timoma.
Per il polimorfismo DNMT3B -149C>T si individua una associazione statisticamente significativa del genotipo eterozigote CT (OR= 1.71; 95%CI=1.04-2.82, P=0.00347) rispetto al wild-type CC con l’aumentato rischio di sviluppare il timoma.
Questo risultato suggerisce che la presenza dell’allele DNMT3B-579T potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo dei timomi associati alla Miastenia gravis, in particolare nel genotipo omozigote TT.
Perciò l’analisi di questo polimorfismo potrebbe aiutare ad identificare quali pazienti di MG AchR+ hanno un aumentato rischio di sviluppare un timoma.
File
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