Tesi etd-02152020-164303 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SERROUKH, YOUSRA
URN
etd-02152020-164303
Titolo
Movimenti di emancipazione e femminismi nella Spagna contemporanea. Breve analisi storico-istituzionale.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Aglietti, Marcella
Parole chiave
- franchismo
- femminismo
- movimento femminista spagnolo
- transizione spagnola.
Data inizio appello
09/03/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si propone di analizzare la genesi del movimento femminile in Spagna, focalizzandosi sui processi storico-istituzionali.
Agli inizi del XX secolo assistiamo alla formazione delle prime organizzazioni femminili che chiedevano un maggior protagonismo per la donna nella società e una serie di rivendicazioni lavorative e istruttive. Un cambio delle condizioni femminili avvenne con la proclamazione, nel 1933, della Seconda Repubblica che riconobbe il suffragio femminile e riconobbe formalmente l’uguaglianza tra uomini e donne. Tuttavia, il processo di emancipazione femminile venne interrotto dalla Guerra Civil spagnola che culminò con l’avvento della dittatura franchista la quale annichilò tutti i diritti riconosciuti dalla II Repubblica. La donna tornò ad essere considerata un soggetto in stato di minorità, sotto l’immancabile tutela dell’uomo. La situazione della donna spagnola non cambiò fino agli anni Sessanta quando il paese visse una forte trasformazione socioeconomica e culturale. Nel 1961 venne approvata la Ley de Derechos Políticos, Profesionales y Laborales de la Mujer. I cambi socioeconomici del nuovo decennio resero imprescindibile l’introduzione di questa riforma per permettere alla donna di incorporarsi alla vita lavorativa. È in questo periodo che iniziano a prendere vita gruppi femministi vincolati alle organizzazioni politiche, come il Movimiento Democrático de Mujeres, pioniere, nel 1975, delle Jornadas para la Liberación de la Mujer che segna l’auge del movimento femminista spagnolo.
Con la fine del regime franchista e l’inizio della democrazia la Spagna si incamminò verso la formazione della costituzione del 1978, la quale prevedeva l’uguaglianza tra uomo e donna e la concessione del diritto di voto alle donne, tuttavia, i temi scottanti come l’aborto e il divorzio vennero rimandati a una successiva legislazione lasciando disattese le richieste femministe. Pertanto, il movimento femminista spagnolo dovette, per i successivi anni, continuare la sua lotta per il raggiungimento della piena uguaglianza tra uomo e donna.
Agli inizi del XX secolo assistiamo alla formazione delle prime organizzazioni femminili che chiedevano un maggior protagonismo per la donna nella società e una serie di rivendicazioni lavorative e istruttive. Un cambio delle condizioni femminili avvenne con la proclamazione, nel 1933, della Seconda Repubblica che riconobbe il suffragio femminile e riconobbe formalmente l’uguaglianza tra uomini e donne. Tuttavia, il processo di emancipazione femminile venne interrotto dalla Guerra Civil spagnola che culminò con l’avvento della dittatura franchista la quale annichilò tutti i diritti riconosciuti dalla II Repubblica. La donna tornò ad essere considerata un soggetto in stato di minorità, sotto l’immancabile tutela dell’uomo. La situazione della donna spagnola non cambiò fino agli anni Sessanta quando il paese visse una forte trasformazione socioeconomica e culturale. Nel 1961 venne approvata la Ley de Derechos Políticos, Profesionales y Laborales de la Mujer. I cambi socioeconomici del nuovo decennio resero imprescindibile l’introduzione di questa riforma per permettere alla donna di incorporarsi alla vita lavorativa. È in questo periodo che iniziano a prendere vita gruppi femministi vincolati alle organizzazioni politiche, come il Movimiento Democrático de Mujeres, pioniere, nel 1975, delle Jornadas para la Liberación de la Mujer che segna l’auge del movimento femminista spagnolo.
Con la fine del regime franchista e l’inizio della democrazia la Spagna si incamminò verso la formazione della costituzione del 1978, la quale prevedeva l’uguaglianza tra uomo e donna e la concessione del diritto di voto alle donne, tuttavia, i temi scottanti come l’aborto e il divorzio vennero rimandati a una successiva legislazione lasciando disattese le richieste femministe. Pertanto, il movimento femminista spagnolo dovette, per i successivi anni, continuare la sua lotta per il raggiungimento della piena uguaglianza tra uomo e donna.
File
| Nome file | Dimensione |
|---|---|
| TESI.pdf | 643.85 Kb |
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