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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02142023-204022


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SANTOCCHINI, CAMILLA
URN
etd-02142023-204022
Titolo
Meccanismi molecolari alla base degli effetti di una miscela probiotica in un modello murino di Alzheimer
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Antonioli, Luca
relatore Dott.ssa Pellegrini, Carolina
Parole chiave
  • Alzheimer
  • probiotico
  • neuroinfiammazione
Data inizio appello
21/03/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/03/2093
Riassunto
La malattia di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che determina una degenerazione dei neuroni dopaminergici in alcune aree del cervello e rappresenta la causa più comune di demenza. Questa patologia è caratterizzata da deficit cognitivi e funzionali, a cui si associano anche cambiamenti comportamentali. I sintomi funzionali sono caratterizzati da difficoltà nello svolgimento di attività quotidiane; l’aspetto comportamentale invece si verifica con condizioni di agitazione, ansia e depressione mentre l’aspetto cognitivo si verifica con difficoltà della memoria, di linguaggio e disorientamento. Tutte le sintomatologie sono dovute ad una perdita progressiva di neuroni e di contatti sinaptici nel sistema nervoso centrale (SNC), dalla deposizione eccessiva di placche extraneuronali di beta amiloide e di ammassi neurofibrillari della proteina tau. La patologia è caratterizzata da tre differenti stadi che presentano un aumento crescente dei sintomi. Purtroppo, ad oggi non sono presenti farmaci in grado di portare a una remissione della patologia ma vengono utilizzati farmaci in grado di stabilizzare la sintomatologia dal punto di vista cognitivo e comportamentale. Negli ultimi anni sta emergendo l’ipotesi che fenomeni infiammatori ed ossidativi possano contribuire alle alterazioni neurochimiche progressive del SNC con conseguente deterioramento delle funzioni cognitive. A tale riguardo, studi recenti stanno valutando la possibilità di analizzare gli effetti di farmaci, fitoterapici o integratori alimentari in grado di contrastare il declino cognitivo attraverso la modulazione dell’infiammazione e dello stress ossidativo. Su tali basi, lo scopo della presente tesi è quello di valutare se la somministrazione di un probiotico prima dello sviluppo della patologia di Alzheimer conclamata possa rappresentare un target terapeutico per il trattamento del decadimento cognitivo. Per fare questo, è stata somministrata una miscela probiotica in un modello sperimentale di senescenza accelerata, rappresentata dai topi SAMP8 sviluppano la patologia al raggiungimento dell’età di 6 mesi. I topi SAMR1 sono stati utilizzati come controlli. I topi SAMP8 sono stati trattati per 2 mesi a partire dal quarto mese di vita, che rappresenta il declino cognitivo intermedio, una condizione clinica caratterizzata da una sintomatologia intermedia tra il normale processo di deterioramento cognitivo legato all’invecchiamento fisiologico e la sindrome da demenza tipica della patologia. Al termine dei trattamenti, i topi sono stati sottoposti a test comportamentali (test di Morris) per la valutazione delle funzioni cognitive; sono stati poi sacrificati e sono stati prelevati diversi tessuti tra cui il colon, su cui sono state effettuati test funzionali che permettono di valutarne la capacità contrattile. I tessuti sono stati anche utilizzati per l’effettuazione di test molecolari, come Western blot con lo scopo di valutare i livelli di espressione dei componenti dell’inflammasoma e kit ELISA con lo scopo di analizzare la deposizione di proteine nel colon e nel cervello, che siano caratteristiche del processo di neurodegenerazione e che studiarne l’associazione con la componente intestinale.
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