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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02142023-201306


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FABBIOLI, IRENE
URN
etd-02142023-201306
Titolo
Ruolo degli antiossidanti non vitaminici nella terapia Anti-SARS-CoV-2
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Salerno, Silvia
Parole chiave
  • antiossidanti
  • covid-19
Data inizio appello
29/03/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nelle patologie virali, come il COVID-19, si ha l’attivazione delle vie pro-ossidative e del burst infiammatorio. L'ambiente pro-ossidativo favorisce i cambiamenti conformazionali nel dominio di legame del recettore, promuovendo l'affinità della proteina spike con il recettore ospite.
Infatti, alleviare l’eccessiva produzione di ROS ed alleviare la tempesta citochinica è importante per riuscire a contrastare il danno immunogenico nell'endotelio e nelle membrane alveolari.
I meccanismi d'azione esaminati in questa tesi sono:
- l’impatto sulla proteina spike virale che influenza il legame con il recettore e la fusione della membrana
- l’interferenza diretta con l'attività del recettore dell'enzima di conversione dell'angiotensina II (ACE2) che il virus utilizza per entrare nella cellula ospite
- l’inibizione di DPP-4 (dipeptidil peptidasi 4, identificato come co-recettore per l'ingresso virale), TMPRSS2 (proteasi transmembrana serina 2) e furina che consentono l'accesso del virus nella cellula ospite promuovendo la scissione della proteina spike
- l'impatto su PLpro (proteasi simile alla papaina), 3Clpro (proteasi simile alla 3-chiomotripsina) e RdRp (RNA polimerasi RNA-dipendente) che promuovono la replicazione virale.
Gli antiossidanti alleviano lo stress ossidativo, la tempesta citochinica, l'iperinfiammazione e diminuiscono il rischio di insufficienza dell’organo. Infatti, il loro ruolo durante la terapia anti-SARS-CoV-2 consente lo sviluppo di nuove direzioni strategiche di ricerca e di nuovi bersagli terapeutici.
L'integrazione con antiossidanti non è finalizzata a sostituire il classico trattamento antivirale e antinfiammatorio, ma può essere considerata come terapia ausiliaria, almeno per prevenire carenze legate a un sistema immunitario compromesso.
La carenza di antiossidanti è strettamente legata alla gravità della malattia, infatti, i tempi, il dosaggio, le attività pro-ossidative, le influenze reciproche e l'interferenza con altri antiossidanti dovrebbero essere attentamente considerati.
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