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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02132021-130350


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIMERA, SARA
URN
etd-02132021-130350
Titolo
Il co-sviluppo nelle relazioni internazionali tra Italia e Marocco: un caso studio tra buone pratiche e criticità
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • Co-development
  • co-sviluppo
  • Italia
  • Italy
  • Marocco
  • migration
  • migrazioni
  • Morocco
Data inizio appello
22/03/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato vuole analizzare il concetto di “co-sviluppo”, ripercorrendo brevemente come è nato e come si è evoluto nel tempo, chiedendoci, infine, come viene interpretato oggi. A fronte delle nuove sfide poste dalla contemporaneità, e in particolare a seguito della crisi migratoria, ci si chiede se sia ancora possibile parlare di co-sviluppo, se sia un termine adeguato a descrivere le più recenti relazioni di cooperazione allo sviluppo tra Unione Europea e Paesi terzi, con riferimento in particolare ai rapporti tra Italia e Marocco.
Ripercorrendo l’evoluzione del nesso Migrazione e Sviluppo avvenuto negli anni, analizzando le oscillazioni tra le fasi ottimistiche di questa relazione e quelle pessimistiche, siamo oggi all’interno di una fase di pessimismo, dove questo nesso sembra aver perso legittimazione e consenso sociale nel messaggio umano e politico, entrando in una fase di reflusso.
Analizzando i mutamenti conseguenti alla crisi migratoria degli ultimi anni, ci si chiede se le migrazioni siano ancora considerate come uno strumento di sviluppo e quale possa essere il ruolo delle diaspore oggi, o se, invece, la tendenza sia ormai esclusivamente quella di creare sviluppo per ridurre le migrazioni.
La domanda di ricerca, dunque, verte sul capire cosa resti attualmente del nesso migrazione e sviluppo in chiave positiva, chiedendoci se sia ancora possibile parlare di migrazioni e di migranti come attori di sviluppo e agire in continuità con questa visione, seppur facendo fronte ad alcune criticità del mantra M&S. Oppure, se si tratti di un concetto ormai inadeguato per descrivere la realtà esistente, dove i migranti e le diaspore non hanno più un ruolo da attori protagonisti nel creare sviluppo, ma sono, al contrario, confinati in dinamiche restrittive e limitanti per la loro azione sociale.
Quanto sia rimasto di quel nesso originario, e quanto, invece, le nuove politiche di cooperazione allo sviluppo siano oggi subordinate a politiche migratorie restrittive e di esternalizzazione delle frontiere, ci appare come un nodo da sciogliere.
Ci si chiede, quindi, se il co-sviluppo possa porsi in opposizione alla più recente prospettiva securitaria, o sia del tutto inadeguato e necessiti di essere completamente rivisitato e reinterpretato per fronteggiare le nuove sfide.
Per rispondere a queste domande si analizzerà, infine, un microprogetto di co-sviluppo tra Italia e Marocco, approfondendo le relazioni di cooperazione allo sviluppo tra i due paesi, valutando l’efficacia della progettualità e l’eventuale sostenibilità, per poterla considerare una buona pratica o meno.
VERSIONE IN INGLESE:
This paper wants to analyse the Migration and Development nexus, known in Italy as “co-development”, by reconstructing all the optimistic and pessimistic periods of this relationship in order to understand the current situation. Migration crisis has put under pression national States and the role and perception of migrants and diaspora dramatically changed. The main question of this paper is to understand how “co-development” can be read today and how it can be considered as an alternative to security policies in dealing with the increasing number of migrants entering in Europe, if it is. Particular attention would be addressed to bilateral agreements between Member States of the European Union and Third Countries: in this framework it would be taken into consideration the international relations between Italy and Morocco. In fact, Moroccan diaspora is very important in Italy as it has a great and deeply rooted stability in the territory. Currently, the co-development concept seems to have lost its legitimacy due to the recent migratory challenges and this paper inquires if it can still respond to these challenges, or if it needs to be completely reinterpreted to tackle them. Finally, a microproject of co-develompent between Italy and Morocco will be analysed in order to find out if migrants and diaspora could still be important actors of development for their country of origin and destination, taking advantage themselves as well from their position of transnational actors or not. The specific microproject chosen as a case-study of co-development between Italy and Morocco will be analysed as a current instrument of co-development policies in all its critical aspects and best practices.
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