Tesi etd-02132004-132927 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Ng Pak, Nicola
Indirizzo email
ngpak@mail-arts.sssup.it
URN
etd-02132004-132927
Titolo
Studio teorico e sperimentale di un esoscheletro per la riabilitazione funzionale del polso robot - mediata
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
relatore Prof. Dario, Paolo
relatore Prof. Carrozza, Maria Chiara
relatore Prof.ssa Di Puccio, Francesca
relatore Prof. Carrozza, Maria Chiara
relatore Prof.ssa Di Puccio, Francesca
Parole chiave
- riabilitazione
- esoscheletro
- polso
Data inizio appello
01/03/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/03/2044
Riassunto
La crescente richiesta di terapie di riabilitazione in soggetti che abbiano subito un ictus e la carenza di terapisti in adeguate strutture ospedaliere spinge a sviluppare nuovi approcci terapeutici con l’ausilio di dispositivi robotici. Tali dispositivi da un lato permettono ad un maggior numero di persone l’accesso alla riabilitazione e dall’altro permettono di prescindere dall’ambito ospedaliero a favore di quello domestico. Questo aspetto è peculiare di sistemi indossabili quali gli esoscheletri.
Dopo un excursus su dispositivi robotici per la riabilitazione, esoscheletrici e non, e su esoscheletri ad uso non esclusivamente riabilitativo, viene presa in esame la riabilitazione del polso, da effettuarsi tramite esoscheletro. L’implementazione di dispositivi esoscheletrici a tal fine risulta difficoltosa a causa della complessità cinematica dell’articolazione e in generale all’instabilità dell’interfaccia con la cute, ottenuta con metodi non invasivi. In questo studio viene affrontato il problema della misura degli angoli di rotazione per i 2 gradi di libertà del polso, la flessoestensione e la adduzione/abduzione: 4 sono i concept proposti. Di questi, 3 impiegano spostamenti di cavi per determinare la posizione, in analogia con il funzionamento dei tendini anatomici. E’ stato realizzato un prototipo, di cui si riportano i risultati sperimentali.
Dopo un excursus su dispositivi robotici per la riabilitazione, esoscheletrici e non, e su esoscheletri ad uso non esclusivamente riabilitativo, viene presa in esame la riabilitazione del polso, da effettuarsi tramite esoscheletro. L’implementazione di dispositivi esoscheletrici a tal fine risulta difficoltosa a causa della complessità cinematica dell’articolazione e in generale all’instabilità dell’interfaccia con la cute, ottenuta con metodi non invasivi. In questo studio viene affrontato il problema della misura degli angoli di rotazione per i 2 gradi di libertà del polso, la flessoestensione e la adduzione/abduzione: 4 sono i concept proposti. Di questi, 3 impiegano spostamenti di cavi per determinare la posizione, in analogia con il funzionamento dei tendini anatomici. E’ stato realizzato un prototipo, di cui si riportano i risultati sperimentali.
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