L’utilizzo degli insetti come fonte alimentare è una pratica da sempre esistita e attualmente radicata nei paesi meno sviluppati. Nel mondo occidentale l’entomofagia è stata completamente abbandonata a favore di avanzate tecniche di agricoltura e dell’allevamento di animali di media e grossa taglia. Essendo previsto un aumento della popolazione mondiale nei prossimi anni, si è reso necessario trovare fonti alimentari alternative. L’allevamento degli insetti presenta dei punti di forza che hanno determinato un notevole incremento dell’interesse nei loro confronti. Nella tesi sono state prese in esame tre specie di Tenebrionidi: Alphitobius diaperinus, Tenebrio molitor e Zophobas morio sono stati allevati nelle medesime condizioni al fine valutarne le differenze dal punto di vista nutrizionale e della sicurezza alimentare. Sull'apporto nutrizionale è stato osservato che Zophobas morio ha un contenuto proteico più elevato rispetto alle altre due specie e che esiste una scalarità per quanto riguarda la percentuale di lipidi, superiore in Zophobas morio, seguito da Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus. La contaminazione da Escherichia coli, Bacillus cereus e lieviti e muffe dei campioni è inferiore al limite di rilevazione del metodo, le spore sono comprese tra 1 e 4 log UFC/g, e la carica batterica mesofila totale, gli enterococchi, i batteri lattici, le Enterobacteriaceae e Staphylococcus spp. variano tra i 5 e i 7 log UFC/g. Il digiuno delle larve non ha dato effetti significativi sulle forme microbiche in nessuna tipologia di larva presa in esame.