Tesi etd-02122014-221550 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FOGLIARO, FRANCESCO
URN
etd-02122014-221550
Titolo
Modelli evolutivi per la stima del Value-at-Risk: Tecniche di mapping per l'utilizzo di metodi parametrici fattoriali
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Orsi, Franca
Parole chiave
- Mapping
- Value-at-risk
Data inizio appello
28/02/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La ricerca di sistemi efficienti per il calcolo del rischio di mercato di un portafoglio finanziario ha portato allo sviluppo di tecniche capaci di predire, in una certa misura, la possibilità di eventi sfavorevoli. A questo riguardo, uno dei maggiori risultati ottenuti dalla comunità scientifica e finanziaria è il Value at Risk (VaR), di fatto accettato come la misura di rischio standard per la misurazione del rischio di mercato poiché è in grado di fornire, fissata una probabilità e un orizzonte temporale, la massima perdita potenziale che si potrà verificare. Su tale misura pone le basi il Comitato di Basilea che, per la stima del rischio di mercato sul capitale di vigilanza, impone alle istituzioni finanziarie di dotarsi di uno modello interno per il calcolo del VaR.
A fronte di una definizione concettuale semplice, l'implementazione del VaR non è affatto banale e può essere realizzata con diversi metodi che comunque condividono un approccio procedurale comune. Ognuno di essi, partendo da un set di dati storici, stima una distribuzione di probabilità dei futuri rendimenti del portafoglio, sulla quale individuare il valore del VaR mediante la ricerca dell'appropriato quantile della distribuzione. Le differenze fra i modelli esplicativi risiedono nelle diverse ipotesi che stanno alla base della stima di tale distribuzione. A partire dai primi metodi di calcolo del VaR, parametrici e non parametrici, che oggi vengono chiamati modelli standard, la ricerca si è sviluppata con la messa a punto di modelli cosiddetti evolutivi che tentano di risolvere, almeno in parte, i difetti dei primi, in particolare per quel che riguarda il superamento dell'ipotesi di normalità della distribuzione dei rendimenti o l'abbandono dell'ipotesi di volatilità costante dei fattori di rischio.
Nel quadro teorico sopra citato, scopo della tesi è quello di presentare il lavoro svolto durante un’esperienza di stage da me svolta presso l'ufficio di risk management di Banca Ifigest di Firenze. Durante tale esperienza ho avuto modo di confrontare diversi metodi di calcolo del VaR ed in particolare, ho potuto approfondire gli aspetti relativi alla mappatura dei portafogli finanziari, effettuando una indagine empirica sugli effetti dell’applicazione di diverse procedure di mapping nella valutazione del rischio di un portafoglio.
A fronte di una definizione concettuale semplice, l'implementazione del VaR non è affatto banale e può essere realizzata con diversi metodi che comunque condividono un approccio procedurale comune. Ognuno di essi, partendo da un set di dati storici, stima una distribuzione di probabilità dei futuri rendimenti del portafoglio, sulla quale individuare il valore del VaR mediante la ricerca dell'appropriato quantile della distribuzione. Le differenze fra i modelli esplicativi risiedono nelle diverse ipotesi che stanno alla base della stima di tale distribuzione. A partire dai primi metodi di calcolo del VaR, parametrici e non parametrici, che oggi vengono chiamati modelli standard, la ricerca si è sviluppata con la messa a punto di modelli cosiddetti evolutivi che tentano di risolvere, almeno in parte, i difetti dei primi, in particolare per quel che riguarda il superamento dell'ipotesi di normalità della distribuzione dei rendimenti o l'abbandono dell'ipotesi di volatilità costante dei fattori di rischio.
Nel quadro teorico sopra citato, scopo della tesi è quello di presentare il lavoro svolto durante un’esperienza di stage da me svolta presso l'ufficio di risk management di Banca Ifigest di Firenze. Durante tale esperienza ho avuto modo di confrontare diversi metodi di calcolo del VaR ed in particolare, ho potuto approfondire gli aspetti relativi alla mappatura dei portafogli finanziari, effettuando una indagine empirica sugli effetti dell’applicazione di diverse procedure di mapping nella valutazione del rischio di un portafoglio.
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