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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02112020-145109


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANTONINI, ROBERTA
URN
etd-02112020-145109
Titolo
La legge di lustrazione nei Paesi dell'Europa orientale. Una prospettiva comparata.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Casella, Rino
Parole chiave
  • comparazione
  • comunismo
  • giustizia transizionale
  • leggi di lustrazione
  • Lustrazione
  • misure di lustrazione
  • Paesi Europa orientale
  • selezione
Data inizio appello
09/03/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/03/2090
Riassunto
La caduta del comunismo nel 1989 ha rappresentato per gli Stati europei una grande sfida. I Paesi appartenenti all’ex blocco comunista hanno lavorato per istituire ed introdurre nelle nuove Costituzioni uno Stato di diritto democratico, in aperta opposizione al vecchio regime. Nella costruzione del nuovo Stato si è subito posta la questione fondamentale di come gestire l’immensa eredità lasciata dal comunismo nei diversi campi, come quello politico, giuridico, sociale ed economico. Le nuove democrazie, consapevoli della necessità di rendere giustizia alle vittime del regime comunista, hanno anche dovuto trovare una soluzione che prendesse in considerazione i soggetti legati ad esso. In particolare, coloro che avevano collaborato o prestato servizi presso l’apparato di sicurezza comunista, il cui ruolo principale costituiva nel monitorare attentamente e costantemente il popolo. La lustrazione assume, in questo contesto, una duplice significato. In primo luogo, essa deve essere intesa come misura di smantellamento del regime precedente. Il comunismo e la sua ideologia, infatti, non abbracciava solo la sfera del potere e la vita sociale e culturale della società, ma anche quella economica. In secondo luogo, la lustrazione assume i caratteri di forma di giustizia transizionale, tipica degli Stati postcomunisti, ovvero come una procedura di divulgazione, in considerazione dell’impiego svolto, dei servizi prestati o della collaborazione avvenuta con i servizi segreti statali del regime comunista. La lustrazione, in questo contesto, si indirizza a coloro che occupano determinate funzioni pubbliche o che desiderano alcune posizioni di tipo elettivo. La messa in pratica della procedura di lustrazione può portare all’esclusione della carica esercitata o al divieto di candidatura alla funzione che si intende ricoprire per un periodo prestabilito. All’interno dell’elaborato è stato analizzato il fenomeno della lustrazione in diversi Stati dell’Europa centrale e orientale. Tale comparazione ha lo scopo di evidenziare le differenze presenti in alcuni aspetti relativi alla lustrazione e alla sua applicazione. Le varie diversità si riflettono principalmente nella portata delle leggi di lustrazione, nel grado di esclusione dei collaboratori o impiegati nei servizi segreti comunisti dalla sfera pubblica e nell’accesso agli archivi di tali servizi. Gli Stati oggetto dello studio effettuato in questo elaborato sono stati scelti tenendo conto delle caratteristiche specifiche che la lustrazione e le sue procedure hanno assunto al loro interno. Al termine dell’analisi delle esperienze degli Stati in questione, è stato possibile tracciare una sorta di schema relativo alle conseguenze giuridiche derivanti dall’adozione delle leggi di lustrazione che ha portato alla distinzione di due diversi approcci: il primo riguarda gli Stati che hanno adottato la lustrazione nella sua versione più restrittiva, prevedendo l’esclusione dalla pubblica amministrazione o, più in generale, dal servizio pubblico di ex funzionari e collaboratori dei servizi segreti comunisti per un determinato periodo. Questo è il caso della Cecoslovacchia e poi della Repubblica ceca, della Polonia e dei tre Stati baltici. Il secondo tipo, infine, è rappresentato dalla sola Slovacchia, che, dopo aver ottenuto la sua indipendenza, ha cessato di adottare misure lustrative non appena la legge di lustrazione cecoslovacca del 1991 ha smesso di produrre i suoi effetti. A partire dal 1996, infatti, i cittadini slovacchi non erano più sottoposti a provvedimenti di questo tipo.
Le Corti costituzionali degli Stati analizzati si sono spesso pronunciate sulla lustrazione. Fin dall’emanazione delle loro prime sentenze e decisioni, hanno sistematicamente fatto riferimento a convenzioni e trattati internazionali, al fine di rafforzare la loro posizione e di non limitarsi esclusivamente alle disposizioni della Costituzione. All’interno dell’elaborato vengono presentate le posizioni in materia di lustrazione di varie organizzazioni internazionali, chiamate in causa poiché le suddette misure, o alcune loro disposizioni, parevano non essere in linea con i principi in materia di discriminazione sul lavoro, con la libertà di riunione, con le garanzie concernenti la libertà di associazione e il rispetto del giusto processo.
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