Thesis etd-02112016-125618 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MAESANO, DARIO
URN
etd-02112016-125618
Thesis title
Un involucro integralmente vitreo costruito mediante telai TVT di grande luce: studio di fattibilità
Department
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Course of study
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Supervisors
relatore Froli, Maurizio
Keywords
- Glassbox
- padiglione in vetro
- strutture in vetro
Graduation session start date
01/03/2016
Availability
Full
Summary
A partire dal primo prototipo TVT α sono stati raggiunti nuovi traguardi e l’arrivo del modello TVT γ ha dato la possibilità d’interfacciarsi con i primi esempi pratici ed applicativi.
La Galleria Energetica ne rappresenta il primo progetto basato sull’utilizzo del prototipo TVT γ all’interno di un’opera. In questo lavoro è stata studiata la prima forma di telaio, giungendo a modelli di elaborazione semplificati e più leggeri che ne hanno permesso facilmente l’inserimento all’interno di una modellazione più complessa.
L’involucro edilizio, tuttavia, risultava ancora incompleto, lasciando aperte questioni ed aspetti fondamentali al fine realizzativo del manufatto.
La tesi si è proposta, muovendo i primi passi da questi studi, di risolvere i temi lasciati in sospeso e, dunque, verificarne la reale fattibilità dell’opera.
Il primo obiettivo fissato è stata la progettazione di una trave di luce maggiore, ottenuta tramite il prototipo TVTγbis e basata sulla medesima tecnologia del modello precedente, che ha permesso di superare i 18m di lunghezza. In tal modo si può usufruire di spazi maggiori, eliminando elementi intermedi che ne riducono lo spazio aperto.
Al più ingombrante giunto trave-piedritto è subentrato un sistema costituito da un attacco a pettine collaborante con un barra fissata tra i due nodi superiori degli elementi. Una soluzione innovativa e coerente con i principi di smaterializzazione perseguiti dalla moderna architettura.
L’involucro edilizio è stato, successivamente, studiato in tutti i suoi aspetti tecnologici, ridefinendo i nodi del telaio al fine di garantire una loro solidarietà con i pannelli di rivestimento. Sono stati introdotti cosi nuovi sistemi, sempre basati sulla precompressione del vetro, per ovviare ai problemi sofferti dai pannelli controventamento esterni per azioni in piano e fuori piano.
Se nella trave il contatto con il vetro avviene tramite i nodi metallici, nei pannelli esterni tale funzione è assolta dai tacchi, elementi metallici pieni ricavati all’interno delle insenature dei pannelli vitrei, che trasferiscono per contatto le azioni nate dalla pretensione dei cavi.
Vengono così assemblati i pannelli di copertura e di controventamento di parete. I primi progettati per sopportare carichi prettamente verticali e disegnati sullo stesso principio di una trave armata pretesa; i secondi presollecitati nel piano al fine di ridurre le trazioni nel piano derivanti dal vanto agente in facciata.
La facciata è un sistema di lastre vitree sostenute da montanti a sezione ellittica nervata in alluminio. Ogni pannello verificato secondo le CNR DT210, si collega ai montanti tramite crociere poste a determinati interassi.
La Galleria Energetica ne rappresenta il primo progetto basato sull’utilizzo del prototipo TVT γ all’interno di un’opera. In questo lavoro è stata studiata la prima forma di telaio, giungendo a modelli di elaborazione semplificati e più leggeri che ne hanno permesso facilmente l’inserimento all’interno di una modellazione più complessa.
L’involucro edilizio, tuttavia, risultava ancora incompleto, lasciando aperte questioni ed aspetti fondamentali al fine realizzativo del manufatto.
La tesi si è proposta, muovendo i primi passi da questi studi, di risolvere i temi lasciati in sospeso e, dunque, verificarne la reale fattibilità dell’opera.
Il primo obiettivo fissato è stata la progettazione di una trave di luce maggiore, ottenuta tramite il prototipo TVTγbis e basata sulla medesima tecnologia del modello precedente, che ha permesso di superare i 18m di lunghezza. In tal modo si può usufruire di spazi maggiori, eliminando elementi intermedi che ne riducono lo spazio aperto.
Al più ingombrante giunto trave-piedritto è subentrato un sistema costituito da un attacco a pettine collaborante con un barra fissata tra i due nodi superiori degli elementi. Una soluzione innovativa e coerente con i principi di smaterializzazione perseguiti dalla moderna architettura.
L’involucro edilizio è stato, successivamente, studiato in tutti i suoi aspetti tecnologici, ridefinendo i nodi del telaio al fine di garantire una loro solidarietà con i pannelli di rivestimento. Sono stati introdotti cosi nuovi sistemi, sempre basati sulla precompressione del vetro, per ovviare ai problemi sofferti dai pannelli controventamento esterni per azioni in piano e fuori piano.
Se nella trave il contatto con il vetro avviene tramite i nodi metallici, nei pannelli esterni tale funzione è assolta dai tacchi, elementi metallici pieni ricavati all’interno delle insenature dei pannelli vitrei, che trasferiscono per contatto le azioni nate dalla pretensione dei cavi.
Vengono così assemblati i pannelli di copertura e di controventamento di parete. I primi progettati per sopportare carichi prettamente verticali e disegnati sullo stesso principio di una trave armata pretesa; i secondi presollecitati nel piano al fine di ridurre le trazioni nel piano derivanti dal vanto agente in facciata.
La facciata è un sistema di lastre vitree sostenute da montanti a sezione ellittica nervata in alluminio. Ogni pannello verificato secondo le CNR DT210, si collega ai montanti tramite crociere poste a determinati interassi.
File
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Tesi_TVT...esano.pdf | 76.99 Mb |
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