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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02112015-135808


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CICCOCIOPPO, AMEDEO
URN
etd-02112015-135808
Titolo
Distribuzione spazio-temporale della specie Caretta caretta nell'arcipelago delle Isole Pelagie.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Luschi, Paolo
relatore Casale, Paolo
Parole chiave
  • arcipelago
  • distribuzione
  • isole pelagie
  • spazio-temporale
  • tartarughe marine
Data inizio appello
02/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune nel Mediterraneo, i principali siti di nidificazione si trovano lungo le coste della Turchia, Libia, Grecia e Israele. Considerando esclusivamente l’Italia la presenza dei nidi è limitata alle coste della Calabria, Sicilia, Campania, Puglia e dell’ arcipelago delle Isole Pelagie.
La sopravvivenza di tale specie, tuttavia, è fortemente a rischio in tutto il bacino e le principali responsabilità sono state individuate nell'inquinamento marino, nella riduzione dei siti di nidificazione, nelle collisioni con le imbarcazioni e, non ultimo, nelle catture accidentali causate dagli attrezzi da pesca.
Questo studio si inserisce in una più ampia ricerca multidisciplinare, che si occupa dell’individuazione di rotte migratorie, degli habitat sfruttati e delle aree maggiormente frequentate, non senza difficoltà, dipese dall’utilizzo di tecnologie e strumenti costosi (telemetria satellitare) e dalla scarsità di dati riguardanti gli individui maschi. In particolare, il presente lavoro prende in esame la distribuzione spazio-temporale della specie Caretta caretta nell’arcipelago delle Isole Pelagie, basandosi sugli avvistamenti da parte di diportisti e simili.
Le Isole Pelagie (Lampedusa, Linosa e Lampione), per la loro posizione geografica al centro del Mediterraneo, sono un punto di unione delle acque del bacino orientale, più calde, e di quelle del bacino occidentale, influenzate dalle correnti atlantiche. Si tratta quindi di un sito "sentinella" per il monitoraggio dell'ambiente marino e dei suoi cambiamenti ecologici in atto.
In particolare l’isola di Lampedusa è situata al margine settentrionale della piattaforma continentale tra la Sicilia e Tunisia-Libia e l’area marina circostante, oggetto dello studio, rappresenta una zona ad elevato passaggio di questi esemplari in quanto area di foraggiamento e di deposizione delle uova.
La raccolta delle informazioni sugli avvistamenti è avvenuta mediante la compilazione di 75 interviste effettuate a diportisti, turisti e scuole diving in due differenti periodi, settembre-ottobre 2012 e maggio-ottobre 2013.
I dati così ottenuti sono stati rielaborati attraverso il programma ArcGIS in modo da ottenere la localizzazione spaziale degli avvistamenti.
La distribuzione spaziale e temporale così ottenuta fornisce indicazioni sulla presenza stagionale delle tartarughe comuni nell'area di studio e sulle zone maggiormente frequentate, rendendo così possibile l’identificazione di una eventuale relazione con le minacce presenti, in particolare con l’attività di pesca.
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