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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02112015-121741


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
TANDA, GIOVANNA
URN
etd-02112015-121741
Titolo
Ruolo del N-butil-2-cianacrilato nel trattamento di primo livello delle fistole urinose
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
UROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Selli, Cesare
Parole chiave
  • enucloresezione
  • Fistole urinose
  • derivazione urinaria
  • N-Butil-Cianacrilato
Data inizio appello
04/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le fistole urinose post-chirurgiche rappresentano un'evenienza non comune, ma di difficile trattamento. E' stato descritto un approccio mini-invasivo mediante l'impiego endoscopico o percutaneo di colla di fibrina e di N-butil-2-cianoacrilato. Questa sostanza è stata impiegata con successo in varie specialità chirurgiche documentate in letteratura. In campo urologico vi sono poche pubblicazioni e la casistica più rilevante consta di 13 casi con un successo a lungo termine dell' 85%.
Il nostro studio vuole dimostrare la fattibilità dell'uso di N-butil-2-cianoacrilato e il buon impatto sulla qualità della vita dei pazienti.
Dal 2001 al 2014 sono stati trattati con N-butil-2-cianoacrilato 7 pazienti di età compresa tra i 48 e 78 anni (media 60,4) che presentavano fistole persistenti dopo interventi urologici. Si trattava di 4 fistole caliceali, rispettivamente dopo asportazione di cisti renali complesse, enucleoresezione di tumori renali open, laparoscopica e robotica; di 1 fistola in neovescica ileale ortotopica, 1 deiscenza bilaterale di uretero-sigmoidostomia e di 1 deiscenza di uretere dopo uretero-cutaneostomia. L'approccio per l'iniezione del cianoacrilato è stato endoscopico retrogrado con catetere “open end” 6 Ch in 4 casi, attraverso il tubo di drenaggio in un caso e attraverso nefrostomie percutanee negli altri 2 casi. La quantità di adesivo (colla) iniettata è stata compresa tra 2 e 5 cc. In un caso il trattamento è stato ripetuto.
Con un follow-up compreso tra 1 e 157 mesi (media 36,8 mesi) abbiamo assistito ad una completa risoluzione clinica in 6 casi (86%) e ad una risoluzione parziale in un caso di fistola caliceale da lesione termica durante enucleoresezione laparoscopica in cui si è reso necessario un trattamento chirurgico a cielo aperto.
Il presente studio dimostra che il trattamento mini-invasivo endoscopico o percutaneo con N-butil-2-cianoacrilato rappresenta un approccio di prima linea che trova giustificazione in soggetti che presentano fistole urinose di portata non eccessiva ed in cui il rapporto tra diametro e lunghezza della fistola è favorevole, e che il successo a lungo termine dell'occlusione delle fistole urinose mediante N-butil-2-cianoacrilato è elevato, riducendo così il ricorso a chirurgia open.

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