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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02112014-164350


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
FRANCESCHI, ROBERTA
URN
etd-02112014-164350
Titolo
Scaffolds polimerici tridimensionali nella rigenerazione ossea: risultati in vivo a lungo termine
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Carlucci, Fabio
correlatore Dott. Barsotti, Giovanni
Parole chiave
  • poli-caprolattone a stella
  • osservazioni a lungo termine
  • long-time observations
  • difetto osseo critico
  • coniglio
  • bone regeneration
  • bone critical-size defect
  • rabbit
  • rigenerazione ossea
  • star poli-caprolactone
Data inizio appello
07/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le lesioni ossee con perdita di sostanza, conseguenti a traumi, osteomieliti o resezioni di tumori, rappresentano una complicazione clinica di frequente riscontro. Il tessuto osseo ha la capacità di rigenerare spontaneamente ma, in presenza di un difetto critico, il processo ripartivo può spesso esitare in un fallimento. Scopo del presente studio è stato quello di allestire supporti tridimensionali, biocompatibili e biodegradabili, in poli-ε-caprolactone con struttura molecolare a stella (*PCL) caricati con antibiotici (Enrofloxacina o Levofloxacina) o altri fattori promotori della rigenerazione ossea (Idrossiapatite - HA) e valutare la loro efficacia nel promuovere e sostenere la rigenerazione ossea in lesioni con grave perdita di sostanza complicate da concomitante infezione. Sono stati ottimizzati i parametri di processo e sono state valutate la morfologia delle strutture ottenute per wet-spinning, l’efficacia di caricamento e di rilascio dei farmaci rispettivamente nelle e dalle fibre. Per lo studio delle capacità di adesione e proliferazione cellulare sulle guide, sono state impiegate cellule pre-osteoblastiche murine. Le capacità osteoinduttive, osteoconduttive e osteointegrative di scaffolds in *PCL e*PCL-HA con forma e dimensioni anatomiche sono state testate in difetti critici di 20mm creati sulla diafisi radiale di coniglio. Lo studio ha mostrato l’efficacia della tecnica di wet-spinning nel permettere l’allestimento di strutture tridimensionali con diversa forma e con microstruttura controllata. Le prove in vitro di rilascio degli antibiotici caricati negli scaffolds hanno evidenziato un rilascio inizialmente veloce che poi tende a stabilizzarsi a una velocità costante per oltre un mese. Le prove di coltura cellulare hanno mostrato una buona vitalità e proliferazione in tutto lo spessore degli scaffolds. Le prove in vivo su modello cunicolo hanno mostrato una discreta rigenerazione ossea con segni di rimodellamento evidenti alla dodicesima settimana post-impianto. Il tessuto osseo neoformato è risultato costituito sia da osso lamellare sia intrecciato e localizzato sul versante laterale della struttura, in prossimità dell’ulna. La rimanente porzione di scaffold, non interessata da rigenerazione del tessuto osseo, è apparsa occupata da tessuto connettivo fibroso. I risultati promettenti ottenuti nel presente studio suggeriscono il possibile impiego degli scaffolds a base di *PCL testati come supporti per l’ingegneria ossea, da impiegare per il trattamento di lesioni critiche a carico di ossa lunghe.
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