Tesi etd-02112010-105420 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SALVETTI, MARIA BENEDETTA
URN
etd-02112010-105420
Titolo
Knowledge Management e nuove realta aziendali: il caso Alta srl.
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SISTEMI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE
Relatori
relatore Tongiani, Maria Giovanna
correlatore Prof. Guidi, Marco Enrico Luigi
correlatore Prof. Guidi, Marco Enrico Luigi
Parole chiave
- Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
01/03/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/03/2050
Riassunto
La gestione del sapere, il cosiddetto Knowledge management (KM), può essere considerata senza alcun dubbio uno dei temi di ricerca più affrontati negli ultimi dieci anni e il grande interesse intorno a questo tema è stato condizionato da numerose forze.
Quella di sfruttare per fini commerciali le risorse di sapere, cioè sfruttare i sistemi di sapere che contribuiscono alla creazione di risorse all'interno delle aziende, è diventata perciò un'importante opportunità.
Un mercato del sapere è un mercato in cui il sapere viene commerciato.
Il Knowledge Management quindi rappresenta un approccio pianificato e strutturato ideato per gestire la creazione, la condivisione, la raccolta e l'influenza della conoscenza come una risorsa propria dell'organizzazione al fine di migliorare l'abilità, la velocità e l'efficienza dell'azienda stessa nell'offrire prodotti e servizi ai clienti, in linea con le proprie strategie di business. Il Knowledge Management ha luogo su tre diversi livelli: quello individuale, quello di team e quello di organizzazione. E' una soluzione olistica che incorpora una varietà di prospettive: persone, processi, cultura e tecnologia, ognuna delle quali ha lo stesso peso nella gestione del sapere.
Il sapere rappresneta l'elemento chiave cui l'organizzazione deve prestare attenzione. Esso è composto da risorse quali la cultura, le infrastrutture, gli scopi e le strategie.
In aggiunta a queste risorse, un'organizzazione dovrebbe tenere di conto delle sue risorse potenziali di sapere facendo un'analisi dettagliata del suo ambiente. Infine dovrebbero essere contemplate anche le risorse che provengono dai contatti esterni dell'azienda, anche se le risorse ambientali che naturalmente non appartengono veramente all'organizzazione ne' da questa sono controllate ma che, una volta acquisite, divengono fonti organizzazionali.
Il sapere è potenzialmente una risorsa significativa per l'azienda e, se in forma tacita, possiede caratteristiche quali un maggiore valore, unicità e non imitabilità.
Esistono due tipi di sapere: il sapere esplicito e quello tacito.
Il sapere esplicito può essere definito come quel sapere che può essere formalizzato in un codice o in un linguaggio e quindi può essere comunicato, elaborato, trasmesso e immagazzinato facilmente. Esso è pubblico e può essere condiviso. Per contro, il sapere tacito è personale e difficile da formalizzare, esso ha le sue radici nelle azioni, nelle procedure e nelle emozioni. Il sapere tacito è la forma di sapere meno familiare e convenzionale, è il sapere che non siamo consapevoli di possedere. Esso non è codificato, non è comunicato con un linguaggio, viene acquisito dalla condivisione di esperienze, dall'osservazione e dall'imitazione. Il sapere tacito quindi può essere considerato come una chiave per creare nuovo sapere, per generare nuovi prodotti e per migliorare nuove procedure di business, in una parola per innovare.
Ogni organizzazione che intende ottenere successo deve creare le condizioni che permettano ad ogni individuo di formalizzare il suo sapere tacito.
Oggi le organizzazioni si trovano a combattere una lotta senza fine per differenziarsi dai competitor e la capacità di differenziarsi dipende da come queste riescano ad integrare efficacemente le pratiche di Knowledge Management con le loro attività di Innovation Management per sfruttare l'innovazione di sapere.
Manager e accademici hanno riconosciuto che essere in grado di gestire il sapere rappresenta una chiave di successo di business internazionale. Il sapere fornisce infatti la capacità di identificare, esaminare e raccogliere le opportunità di mercato.
Il sapere è potenzialmente una risorsa significativa dell'azienda e se tacito esso possiede caratteristiche come il valore, l'unicità e la non imitabilità e sta inoltre cambiando il modo di competere delle aziende in particolare nei mercati internazionali dove le opportunità di creare valore si stanno spostando dalla gestione di risorse tangibili alla gestione di strategie basate sul sapere.
Nella nuova era della conoscenza le organizzazioni che sono in grado di capitalizzare le opportunità derivanti da attività basate sul sapere e che sono in grado di ricavarne il massimo valore sono aziende vincenti. Per sfruttare il valore di queste attività le organizzazioni devono identificare i differenti tipi di risorse basate sul sapere che portano beneficio al business e devono capire come le pratiche di Knowledge Management possano essere implementate efficacemente.
L'idea che il sapere giochi un ruolo importante nell'economia non è nuova. Una caratteristica che definisce l'economia odierna, basata sul sapere, è che questo si basa sull'innovazione e sul capitale intellettuale per generare valore economico.
In senso ampio, l'innovazione incorpora nuovi prodotti, processi, materie prime e nuove forme di organizzazione. Ad un livello organizzazionale, una più recente definizione di innovazione è ”l'incorporare, combinare o sintetizzare il sapere in modo originale e rilevante per ottenere nuovi prodotti, processi o servizi”.
Il Knowledge Management svolge un ruolo importante nelll'innovazione in quanto favorisce la collaborazione (sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione), cioè l'abilità di clienti, fornitori e dipendenti di formare un sapere condiviso e di lavorare insieme per ottenere e realizzare un obiettivo di business a beneficio di tutti i membri della comunità. Il Knowledge Management infine gioca un ruolo particolarmente importante nel trasferimento del sapere tacito e nella costruzione di un know-how collettivo.
Per poterlo sfruttare al meglio è però necessario creare strumenti tecnologici e informatici e piattaforme che assicurino un'integrazione tra sapere tacito ed esplicito e che favoriscano una condivisione tra più soggetti interessati.
Un'efficace Knowledge Management può supportare una conversione di tutte le risorse in capacità. Poiché le capacità sono alla base della sopravvivenza di un'azienda nel lungo termine, le aziende che adottano un comportamento e delle pratiche basate su un'efficace Knowledge Management sono in grado di utilizzare le risorse in modo migliore e perciò dimostrano risultati superiori in termini di innovazione e performance finanziarie.
Sempre più frequentemente infatti, le aziende che intendono far leva sulle risorse intangibili per innovare necessitano di aiuto nell'implementare la gestione dello stesso sapere.
Si assiste perciò alla nascita di nuove realtà aziendali che riescono a coniugare risorse intangibili con risorse organizzazionali ed tecniche per offrire valore e fornire quindi servizi unici e indispensabili ai propri clienti.
Nuove realtà aziendali, nuovi modelli di business e nuove figure professionali stanno emergendo nel panorama economico mondiale al fine di facilitare e coordinare le aziende innovatrici nel processo di acquisizione e di gestione del sapere. Quel sapere che, adeguatamente strutturato, organizzato ed applicato, consente a sua volta di generare altro sapere e di creare valore.
La peculiarità di queste nuove realtà risiede proprio nel fatto che esse dispongono di risorse intangibili, risorse di sapere tacito ed esplicito, e che queste stesse risorse sono messe a disposizione dei clienti affinchè possano essere loro d'aiuto nella gestione e creazione di altro sapere.
L'attività quindi di queste nuove aziende si basa su un processo circolare in cui le risorse intangibili sono alla base dell'offerta e rappresentano il risultato finale, divenendo per ciascuna delle parti fonte di ricchezza e di valore.
Lo sviluppo e il proliferarsi per esempio di organizzazioni come società di consulenza e servizi ne sono la riprova.
Il caso:
Alta srl svolge principlamente attività di ricerca di fondi, il cosiddetto fund raising, per realizzare progetti di ricerca scientifica.
Oggigiorno per poter incoraggiare e sostenere iniziative nuove ed innovative, progetti ambiziosi e collaborazioni internazionali è fondamentale poter disporre dei fondi necessari. Il fund raising perciò è un'attività cruciale in qualsiasi ambito dell'innovation management.
Il compito di Alta è quello di supportare i clienti, aziende e enti, nel processo di progettazione dei progetti di ricerca e di assegnazione dei fondi, offrendo un servizio di assistenza specialistica che va dall'individuazione dello strumento di finanziamento, adeguato alle specifiche esigenze, all’ottenimento delle agevolazioni fino alla realizzazione delle attività, attraverso la predisposizione della documentazione tecnica e amministrativa necessaria.
L'attività svolta da Alta è stata ed è tutt'ora proficua e soddisfaciente. Alta offre però servizi differenziati ai propri clienti, seguendo integralmente solo coloro che principlamente operano in ambito biomedico e biotecnologico. Sulla base perciò di queste informazioni è opportuno considerare l'opportunità per Alta di operare concretamente non soltanto nell'ambito di settori scientifici quali la biomedicina e la biotecnologia ma anche su altre aree tematiche del programma specifico Cooperazione del Settimo Programma Quadro. Alta inoltre, offrendo serivizi e consulenza a coloro che intendono fare ricerca e intendono innovare, dovrebbe ampliare il proprio know-how e il ventaglio di conoscenze specifiche e tecniche interne, così da poter contribuire maggiormente anche allo sviluppo delle conoscenze e del sapere dei propri clienti. E' necessrio poi che Alta riesca a farsi conoscere maggiormente così da poter acquisire nuovi clienti, operanti anche in ambiti diversi dalla biomedicina e dalle biotecnologie.
Per massimizzare le possibilità di identificare strategie di successo, è necessario:
1. pensare ed andare oltre le attuali offerte aziendali;
2. valutare altri business che, per quanto possibile, coinvolgano gli stessi clienti e facciano leva sulle stesse tecnologie;
3. identificare la portata di iniziative organiche o di acquisizione che potrebbero essere utilizzate per portare avanti potenziali startegie di crescita.
Da qui, tre proposte strategiche che Alta potrebbe prendere in considerazione: ampliare I settori d'intervento, attirare nuovo spaere all'interno dell'azienda, far conoscere l'azienda e le sue attività.
Quella di sfruttare per fini commerciali le risorse di sapere, cioè sfruttare i sistemi di sapere che contribuiscono alla creazione di risorse all'interno delle aziende, è diventata perciò un'importante opportunità.
Un mercato del sapere è un mercato in cui il sapere viene commerciato.
Il Knowledge Management quindi rappresenta un approccio pianificato e strutturato ideato per gestire la creazione, la condivisione, la raccolta e l'influenza della conoscenza come una risorsa propria dell'organizzazione al fine di migliorare l'abilità, la velocità e l'efficienza dell'azienda stessa nell'offrire prodotti e servizi ai clienti, in linea con le proprie strategie di business. Il Knowledge Management ha luogo su tre diversi livelli: quello individuale, quello di team e quello di organizzazione. E' una soluzione olistica che incorpora una varietà di prospettive: persone, processi, cultura e tecnologia, ognuna delle quali ha lo stesso peso nella gestione del sapere.
Il sapere rappresneta l'elemento chiave cui l'organizzazione deve prestare attenzione. Esso è composto da risorse quali la cultura, le infrastrutture, gli scopi e le strategie.
In aggiunta a queste risorse, un'organizzazione dovrebbe tenere di conto delle sue risorse potenziali di sapere facendo un'analisi dettagliata del suo ambiente. Infine dovrebbero essere contemplate anche le risorse che provengono dai contatti esterni dell'azienda, anche se le risorse ambientali che naturalmente non appartengono veramente all'organizzazione ne' da questa sono controllate ma che, una volta acquisite, divengono fonti organizzazionali.
Il sapere è potenzialmente una risorsa significativa per l'azienda e, se in forma tacita, possiede caratteristiche quali un maggiore valore, unicità e non imitabilità.
Esistono due tipi di sapere: il sapere esplicito e quello tacito.
Il sapere esplicito può essere definito come quel sapere che può essere formalizzato in un codice o in un linguaggio e quindi può essere comunicato, elaborato, trasmesso e immagazzinato facilmente. Esso è pubblico e può essere condiviso. Per contro, il sapere tacito è personale e difficile da formalizzare, esso ha le sue radici nelle azioni, nelle procedure e nelle emozioni. Il sapere tacito è la forma di sapere meno familiare e convenzionale, è il sapere che non siamo consapevoli di possedere. Esso non è codificato, non è comunicato con un linguaggio, viene acquisito dalla condivisione di esperienze, dall'osservazione e dall'imitazione. Il sapere tacito quindi può essere considerato come una chiave per creare nuovo sapere, per generare nuovi prodotti e per migliorare nuove procedure di business, in una parola per innovare.
Ogni organizzazione che intende ottenere successo deve creare le condizioni che permettano ad ogni individuo di formalizzare il suo sapere tacito.
Oggi le organizzazioni si trovano a combattere una lotta senza fine per differenziarsi dai competitor e la capacità di differenziarsi dipende da come queste riescano ad integrare efficacemente le pratiche di Knowledge Management con le loro attività di Innovation Management per sfruttare l'innovazione di sapere.
Manager e accademici hanno riconosciuto che essere in grado di gestire il sapere rappresenta una chiave di successo di business internazionale. Il sapere fornisce infatti la capacità di identificare, esaminare e raccogliere le opportunità di mercato.
Il sapere è potenzialmente una risorsa significativa dell'azienda e se tacito esso possiede caratteristiche come il valore, l'unicità e la non imitabilità e sta inoltre cambiando il modo di competere delle aziende in particolare nei mercati internazionali dove le opportunità di creare valore si stanno spostando dalla gestione di risorse tangibili alla gestione di strategie basate sul sapere.
Nella nuova era della conoscenza le organizzazioni che sono in grado di capitalizzare le opportunità derivanti da attività basate sul sapere e che sono in grado di ricavarne il massimo valore sono aziende vincenti. Per sfruttare il valore di queste attività le organizzazioni devono identificare i differenti tipi di risorse basate sul sapere che portano beneficio al business e devono capire come le pratiche di Knowledge Management possano essere implementate efficacemente.
L'idea che il sapere giochi un ruolo importante nell'economia non è nuova. Una caratteristica che definisce l'economia odierna, basata sul sapere, è che questo si basa sull'innovazione e sul capitale intellettuale per generare valore economico.
In senso ampio, l'innovazione incorpora nuovi prodotti, processi, materie prime e nuove forme di organizzazione. Ad un livello organizzazionale, una più recente definizione di innovazione è ”l'incorporare, combinare o sintetizzare il sapere in modo originale e rilevante per ottenere nuovi prodotti, processi o servizi”.
Il Knowledge Management svolge un ruolo importante nelll'innovazione in quanto favorisce la collaborazione (sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione), cioè l'abilità di clienti, fornitori e dipendenti di formare un sapere condiviso e di lavorare insieme per ottenere e realizzare un obiettivo di business a beneficio di tutti i membri della comunità. Il Knowledge Management infine gioca un ruolo particolarmente importante nel trasferimento del sapere tacito e nella costruzione di un know-how collettivo.
Per poterlo sfruttare al meglio è però necessario creare strumenti tecnologici e informatici e piattaforme che assicurino un'integrazione tra sapere tacito ed esplicito e che favoriscano una condivisione tra più soggetti interessati.
Un'efficace Knowledge Management può supportare una conversione di tutte le risorse in capacità. Poiché le capacità sono alla base della sopravvivenza di un'azienda nel lungo termine, le aziende che adottano un comportamento e delle pratiche basate su un'efficace Knowledge Management sono in grado di utilizzare le risorse in modo migliore e perciò dimostrano risultati superiori in termini di innovazione e performance finanziarie.
Sempre più frequentemente infatti, le aziende che intendono far leva sulle risorse intangibili per innovare necessitano di aiuto nell'implementare la gestione dello stesso sapere.
Si assiste perciò alla nascita di nuove realtà aziendali che riescono a coniugare risorse intangibili con risorse organizzazionali ed tecniche per offrire valore e fornire quindi servizi unici e indispensabili ai propri clienti.
Nuove realtà aziendali, nuovi modelli di business e nuove figure professionali stanno emergendo nel panorama economico mondiale al fine di facilitare e coordinare le aziende innovatrici nel processo di acquisizione e di gestione del sapere. Quel sapere che, adeguatamente strutturato, organizzato ed applicato, consente a sua volta di generare altro sapere e di creare valore.
La peculiarità di queste nuove realtà risiede proprio nel fatto che esse dispongono di risorse intangibili, risorse di sapere tacito ed esplicito, e che queste stesse risorse sono messe a disposizione dei clienti affinchè possano essere loro d'aiuto nella gestione e creazione di altro sapere.
L'attività quindi di queste nuove aziende si basa su un processo circolare in cui le risorse intangibili sono alla base dell'offerta e rappresentano il risultato finale, divenendo per ciascuna delle parti fonte di ricchezza e di valore.
Lo sviluppo e il proliferarsi per esempio di organizzazioni come società di consulenza e servizi ne sono la riprova.
Il caso:
Alta srl svolge principlamente attività di ricerca di fondi, il cosiddetto fund raising, per realizzare progetti di ricerca scientifica.
Oggigiorno per poter incoraggiare e sostenere iniziative nuove ed innovative, progetti ambiziosi e collaborazioni internazionali è fondamentale poter disporre dei fondi necessari. Il fund raising perciò è un'attività cruciale in qualsiasi ambito dell'innovation management.
Il compito di Alta è quello di supportare i clienti, aziende e enti, nel processo di progettazione dei progetti di ricerca e di assegnazione dei fondi, offrendo un servizio di assistenza specialistica che va dall'individuazione dello strumento di finanziamento, adeguato alle specifiche esigenze, all’ottenimento delle agevolazioni fino alla realizzazione delle attività, attraverso la predisposizione della documentazione tecnica e amministrativa necessaria.
L'attività svolta da Alta è stata ed è tutt'ora proficua e soddisfaciente. Alta offre però servizi differenziati ai propri clienti, seguendo integralmente solo coloro che principlamente operano in ambito biomedico e biotecnologico. Sulla base perciò di queste informazioni è opportuno considerare l'opportunità per Alta di operare concretamente non soltanto nell'ambito di settori scientifici quali la biomedicina e la biotecnologia ma anche su altre aree tematiche del programma specifico Cooperazione del Settimo Programma Quadro. Alta inoltre, offrendo serivizi e consulenza a coloro che intendono fare ricerca e intendono innovare, dovrebbe ampliare il proprio know-how e il ventaglio di conoscenze specifiche e tecniche interne, così da poter contribuire maggiormente anche allo sviluppo delle conoscenze e del sapere dei propri clienti. E' necessrio poi che Alta riesca a farsi conoscere maggiormente così da poter acquisire nuovi clienti, operanti anche in ambiti diversi dalla biomedicina e dalle biotecnologie.
Per massimizzare le possibilità di identificare strategie di successo, è necessario:
1. pensare ed andare oltre le attuali offerte aziendali;
2. valutare altri business che, per quanto possibile, coinvolgano gli stessi clienti e facciano leva sulle stesse tecnologie;
3. identificare la portata di iniziative organiche o di acquisizione che potrebbero essere utilizzate per portare avanti potenziali startegie di crescita.
Da qui, tre proposte strategiche che Alta potrebbe prendere in considerazione: ampliare I settori d'intervento, attirare nuovo spaere all'interno dell'azienda, far conoscere l'azienda e le sue attività.
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