Tesi etd-02092016-104206 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRANO, FRANCESCA
URN
etd-02092016-104206
Titolo
La DPP-4 è espressa nelle beta cellule pancreatiche umane e la sua inibizione migliora la funzionalità e la sopravvivenza beta cellulare nel diabete di tipo 2.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Marchetti, Piero
tutor Dott. Bugliani, Marco
tutor Dott. Bugliani, Marco
Parole chiave
- beta cellula
- Diabete tipo 2
- DPP-4
Data inizio appello
29/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Recentemente alcuni autori hanno mostrato come le isole pancreatiche umane siano in grado di secernere in maniera regolata il GLP-1. Dal momento che questo ormone viene degradato ad opera dell’enzima DPP-4, ci siamo domandati se anche la DPP-4 fosse presente nell’isola pancreatica e, nel caso, quale fosse il suo ruolo. Nel nostro studio, quindi, abbiamo valutato l’espressione e il ruolo della DPP-4 in isole pancreatiche umane purificate da donatori non diabetici (ND), donatori affetti da diabete di tipo 2 (DT2) e in una linea beta cellulare umana insulino-secernente, la EndoC-βH1. Su questi modelli sono state effettuate analisi morfologiche, ultrastrutturali, funzionali, di sopravvivenza e molecolari in varie condizioni sperimentali.
L’analisi immunoistochimica e la microscopia confocale hanno mostrato come la DPP-4 fosse presente nell’isola pancreatica e più dettagliatamente come questa colocalizzasse con glucagone e in misura minore con alcune cellule contenenti insulina. L’analisi mediante immunogold da un lato confermava la presenza della DPP-4 sia nelle cellule alfa che nelle cellule beta, mentre dall’altro mostrava come la proporzione delle cellule alfa e beta DPP-4-positive risultasse significativamente ridotta nel diabete di tipo 2; in accordo, anche l’espressione genica risultava essere inferiore nei campioni DT2. In aggiunta, l’esposizione ad un inibitore della DPP-4 era in grado di proteggere sia le isole umane che la linea beta cellulare dal danno indotto da citochine. L’inibizione, inoltre, era in grado di aumentare la secrezione insulinica, ridurre l’apoptosi e migliorare l’ultrastruttura di isole DT2. Questo studio quindi, dimostra che: 1) la DPP-4 è presente nelle beta cellule umane; 2) la sua espressione è ridotta nelle isole DT2 e 3) la sua inibizione ha effetti positivi sia nelle isole pancreatiche isolate che nella linea beta cellulare. Tutto questo suggerisce che la DPP-4, oltre a giocare un ruolo nell’effetto incretinico, è in grado di influenzare in maniera diretta la fisiopatologia delle beta cellule.
L’analisi immunoistochimica e la microscopia confocale hanno mostrato come la DPP-4 fosse presente nell’isola pancreatica e più dettagliatamente come questa colocalizzasse con glucagone e in misura minore con alcune cellule contenenti insulina. L’analisi mediante immunogold da un lato confermava la presenza della DPP-4 sia nelle cellule alfa che nelle cellule beta, mentre dall’altro mostrava come la proporzione delle cellule alfa e beta DPP-4-positive risultasse significativamente ridotta nel diabete di tipo 2; in accordo, anche l’espressione genica risultava essere inferiore nei campioni DT2. In aggiunta, l’esposizione ad un inibitore della DPP-4 era in grado di proteggere sia le isole umane che la linea beta cellulare dal danno indotto da citochine. L’inibizione, inoltre, era in grado di aumentare la secrezione insulinica, ridurre l’apoptosi e migliorare l’ultrastruttura di isole DT2. Questo studio quindi, dimostra che: 1) la DPP-4 è presente nelle beta cellule umane; 2) la sua espressione è ridotta nelle isole DT2 e 3) la sua inibizione ha effetti positivi sia nelle isole pancreatiche isolate che nella linea beta cellulare. Tutto questo suggerisce che la DPP-4, oltre a giocare un ruolo nell’effetto incretinico, è in grado di influenzare in maniera diretta la fisiopatologia delle beta cellule.
File
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Tesi_Def...Grano.pdf | 4.44 Mb |
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