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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02092014-114058


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LA CHINA, SALVATORE
URN
etd-02092014-114058
Titolo
Analisi della dinamica delle spine dendritiche in un modello murino di Sindrome di Rett con delezione di CDKL5
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Pizzorusso, Tommaso
Parole chiave
  • CDKL5
  • Sindrome di Rett
  • spine dendritiche
  • Synaptic plasticity
Data inizio appello
03/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Mutazioni a carico della proteina CDKL5, conosciuta anche con il nome di STK9 sono state riscontrate in una serie di patologie, tra le quali la variante di Hanefeld della Sindrome di Rett. Questa variante è caratterizzata da un'insorgenza precoce (2-5 mesi di vita) e dalla comparsa di epilessia, che può manifestarsi con spasmi infantili e crisi resistenti al trattamento farmacologico. Dal punto di vista clinico è caratterizzata da un grave ritardo nello sviluppo psicomotorio, aprassia manuale e la presenza di movimenti stereotipati della mano.
La proteina CDKL5 è una serin/treonin chinasi ampiamente distribuita in molti tessuti, in particolare a livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC). É presente sia nel citoplasma che nel nucleo e la sua localizzazione cambia a seconda delle fasi dello sviluppo. Sono stati proposti diversi ruoli funzionali di CDKL5 a livello di questi due compartimenti. Tra questi è emerso il coinvolgimento di CDKL5 nei pathway molecolari deputati al rimodellamento del citoscheletro actinico e nella morfogenesi neuronale, cioè nella crescita dell’assone e nella arborizzazione dendritica.
In questo studio abbiamo utilizzato la microscopia a scansione multifotonica (TPLSM) per studiare in vivo la dinamica delle spine dendritiche nel modello murino mancante del gene CDKL5 .
Il nostro lavoro si è articolato in due fasi:
Inizialmente abbiamo valutato la dinamica delle spine dendritiche nei topi giovani, durante il periodo di sviluppo postnatale. Una volta appurata la comparsa di deficit a carico delle spine dendritiche durante questo periodo, abbiamo effettuato un'analisi della dinamica delle spine anche nel topo adulto, in modo da osservare se le alterazioni riscontrate siano presenti durante tale periodo o se si verifichi un ulteriore peggioramento delle alterazioni strutturali delle spine dendritiche. I dati ottenuti da queste analisi mostrano una grave compromissione strutturale a carico del sistema nervoso centrale che pregiudica il normale processamento degli stimoli e l'elaborazione delle informazioni in questo modello. Tali risultati possono costituire una base neurobiologica dei sintomi caratteristici della variante di Hanefeld.
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