Tesi etd-02092013-220501 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ERDAS, CRISTINA
URN
etd-02092013-220501
Titolo
L'uomo che volle farsi Profeta. Giovanni Battista Boetti tra realta' e mistificazione.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
correlatore Prof. Lenci, Marco
relatore Prof. Polsi, Alessandro
relatore Prof. Polsi, Alessandro
Parole chiave
- Giovanni Battista Boetti
- Profeta Mansur
Data inizio appello
22/04/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/04/2053
Riassunto
Lo studio, che viene qui proposto alla vostra attenzione, può essere suddiviso ideologicamente in tre parti distinte, non necessariamente slegate tra loro ma comunque sufficientemente differenti da poter costituire corpi a se.
La prima parte è essenzialmente un lavoro bibliografico creato per presentare all'attenzione dell'estraneo, sia questi uno storico di professione od un semplice curioso, la tematica ovvero le vicende della vita di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur. Questa operazione viene eseguita con il fine di dare visibilità – nelle possibilità di spazio offerteci dall'obbligo di sintesi – alle singole fonti da noi prese in oggetto per comporre questo studio. Era nostra intenzione, con questo capitolo, mostrare non solo le fonti che noi definiremo prime – ovvero sia contemporanee alla figura di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur – ma anche i diversi studi – che noi chiameremo fonti derivate – fioriti intorno a questa figura e mostrarne il livello d'intersecazione, ma a causa di problemi d'accesso alla documentazione teoricamente custodita negli archivi russi e turchi questa ricerca ha dovuto circoscrive la propria azione al materiale presente all'interno del territorio italiano e presso la Santa Sede.
Non sarà senza una certa sorpresa da parte della mia persona che mostrerò come alcune fonti primarie siano state, forse con intento di premeditazione o superficialità di ricerca o per interesse di segretezza, del tutto dimenticate da parte di quanti sono andati a prendere partito all'interno dello scontro succitato. Un caso specifico, di cui tratteremo nel capitolo II, sarà rappresentato dalla Relazione, vergata da mano anonima in lingua francese, e della sua ridotta in italiano, apparentemente dimenticate dai più all'interno dei fondi della Biblioteca Reale di Torino e dell'Archivio di Stato di Torino. La traduzione della Relazione sarà il punto d'inizio della seconda parte dell'opera incentrata sulle corrispondenze o le dissidenze esistenti, tra le fonti e quindi tra gli studi, riguardanti la vita di Giovanni Battista Boetti ed il Profeta Mansur. A questo lavoro, che con un azzardo potremmo definire investigativo, verranno dedicati il capitolo III ed il capitolo IV del libro. Una parte (il capitolo III) analizzerà la vita di Giovanni Battista Boetti nel suo lungo percorso di formazione come ecclesiastico e missionario al servizio dei padri domenicani, l'altra (il capitolo IV) analizzerà il tempo inerente la conversione alla religione islamica e la conseguente avventura di conquista dei territori caucasici. Al fine di far mantenere il più possibile un indirizzo accademico alla presente opera abbiamo deciso di non esporre o far nostre quelle teorie romanzesche, non supportate da fonti, che sembrano circondare la fine del Profeta Mansur e di Giovanni Battista Boetti. Il sospeso, la non conclusione della vicenda della vita dell'oggetto del presente lavoro sia da dimostrazione di come per mancanza di disponibilità, reale o presunta, di fonti sia necessario estraniarsi dall'esporre congetture che possono invalidare il lavoro di uno studioso come “romanzesco”.
L'ultima e più importante parte del presente volume, quella che precederà le appendici di consultazione e la bibliografia, tratterà un aspetto da molti studiosi italiani ignorato o semplicemente accennato ovvero sia la riforma della religione islamica messa in atto dalla figura del Profeta Mansur. Nonostante l'esiguità delle fonti inerenti questo particolare aspetto della sua vita, almeno per quanto riguarda il panorama storiografico italiano, si cercherà di tracciare l'analisi delle assonanze e delle divergenze presenti all'interno della religione islamica con la dottrina proposta dal profeta Mansur. Si vedrà nel corso di questa analisi teologica come questa dottrina abbia risposto a quelle richieste di sincretismo – ma forse sarebbe meglio usare il termine “compromesso” – invocate da popolazioni abituate a vivere in territorio di confine o d'incontro tra civiltà. Un'interpretazione della fede religiosa, quindi, non nuova ma sufficientemente diversa nei suoi elementi da rappresentare un pericolo in particolari contesti politici. Dell'implicazione politica della fede del Profeta Mansur, soprattutto per quanto concerne la storia dell'impero ottomano, si darà qui un rapido accenno, così da non stravolgere il tema del capitolo o travisare il senso stesso del capitolo che ha nell'analisi delle riforme professate dal Profeta Mansur il suo tema. Questa analisi teologica cercherà, nella sua intenzione di restituire la costruzione di un contesto il più possibile storicamente accurato, di far uso del materiale bibliografico pubblicato da filosofi e teologici predecessori o contemporanei della figura di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur, in particolare sarà analizzato il testo La Riforma dell'Alcorano attribuito, non senza dubbio e solo in tempi recenti, alla figura del Buonarrotti. Questo testo, grazie alle quasi completa identicità di proposte portate con quelle espresse dal Profeta Mansur, si colloca come una fonte particolare da analizzare, più come uno pseudo Boetti che uno pseudo Buonarotti ed anche di questo si darà conto all'interno delle conclusioni finali di questo lavoro che vogliono essere un nuovo contributo, non certamente l'ultimo o decisivo, sulla possibilità di identificare la figura di Giovanni Battista Boetti con il Profeta Mansur.
La prima parte è essenzialmente un lavoro bibliografico creato per presentare all'attenzione dell'estraneo, sia questi uno storico di professione od un semplice curioso, la tematica ovvero le vicende della vita di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur. Questa operazione viene eseguita con il fine di dare visibilità – nelle possibilità di spazio offerteci dall'obbligo di sintesi – alle singole fonti da noi prese in oggetto per comporre questo studio. Era nostra intenzione, con questo capitolo, mostrare non solo le fonti che noi definiremo prime – ovvero sia contemporanee alla figura di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur – ma anche i diversi studi – che noi chiameremo fonti derivate – fioriti intorno a questa figura e mostrarne il livello d'intersecazione, ma a causa di problemi d'accesso alla documentazione teoricamente custodita negli archivi russi e turchi questa ricerca ha dovuto circoscrive la propria azione al materiale presente all'interno del territorio italiano e presso la Santa Sede.
Non sarà senza una certa sorpresa da parte della mia persona che mostrerò come alcune fonti primarie siano state, forse con intento di premeditazione o superficialità di ricerca o per interesse di segretezza, del tutto dimenticate da parte di quanti sono andati a prendere partito all'interno dello scontro succitato. Un caso specifico, di cui tratteremo nel capitolo II, sarà rappresentato dalla Relazione, vergata da mano anonima in lingua francese, e della sua ridotta in italiano, apparentemente dimenticate dai più all'interno dei fondi della Biblioteca Reale di Torino e dell'Archivio di Stato di Torino. La traduzione della Relazione sarà il punto d'inizio della seconda parte dell'opera incentrata sulle corrispondenze o le dissidenze esistenti, tra le fonti e quindi tra gli studi, riguardanti la vita di Giovanni Battista Boetti ed il Profeta Mansur. A questo lavoro, che con un azzardo potremmo definire investigativo, verranno dedicati il capitolo III ed il capitolo IV del libro. Una parte (il capitolo III) analizzerà la vita di Giovanni Battista Boetti nel suo lungo percorso di formazione come ecclesiastico e missionario al servizio dei padri domenicani, l'altra (il capitolo IV) analizzerà il tempo inerente la conversione alla religione islamica e la conseguente avventura di conquista dei territori caucasici. Al fine di far mantenere il più possibile un indirizzo accademico alla presente opera abbiamo deciso di non esporre o far nostre quelle teorie romanzesche, non supportate da fonti, che sembrano circondare la fine del Profeta Mansur e di Giovanni Battista Boetti. Il sospeso, la non conclusione della vicenda della vita dell'oggetto del presente lavoro sia da dimostrazione di come per mancanza di disponibilità, reale o presunta, di fonti sia necessario estraniarsi dall'esporre congetture che possono invalidare il lavoro di uno studioso come “romanzesco”.
L'ultima e più importante parte del presente volume, quella che precederà le appendici di consultazione e la bibliografia, tratterà un aspetto da molti studiosi italiani ignorato o semplicemente accennato ovvero sia la riforma della religione islamica messa in atto dalla figura del Profeta Mansur. Nonostante l'esiguità delle fonti inerenti questo particolare aspetto della sua vita, almeno per quanto riguarda il panorama storiografico italiano, si cercherà di tracciare l'analisi delle assonanze e delle divergenze presenti all'interno della religione islamica con la dottrina proposta dal profeta Mansur. Si vedrà nel corso di questa analisi teologica come questa dottrina abbia risposto a quelle richieste di sincretismo – ma forse sarebbe meglio usare il termine “compromesso” – invocate da popolazioni abituate a vivere in territorio di confine o d'incontro tra civiltà. Un'interpretazione della fede religiosa, quindi, non nuova ma sufficientemente diversa nei suoi elementi da rappresentare un pericolo in particolari contesti politici. Dell'implicazione politica della fede del Profeta Mansur, soprattutto per quanto concerne la storia dell'impero ottomano, si darà qui un rapido accenno, così da non stravolgere il tema del capitolo o travisare il senso stesso del capitolo che ha nell'analisi delle riforme professate dal Profeta Mansur il suo tema. Questa analisi teologica cercherà, nella sua intenzione di restituire la costruzione di un contesto il più possibile storicamente accurato, di far uso del materiale bibliografico pubblicato da filosofi e teologici predecessori o contemporanei della figura di Giovanni Battista Boetti e del Profeta Mansur, in particolare sarà analizzato il testo La Riforma dell'Alcorano attribuito, non senza dubbio e solo in tempi recenti, alla figura del Buonarrotti. Questo testo, grazie alle quasi completa identicità di proposte portate con quelle espresse dal Profeta Mansur, si colloca come una fonte particolare da analizzare, più come uno pseudo Boetti che uno pseudo Buonarotti ed anche di questo si darà conto all'interno delle conclusioni finali di questo lavoro che vogliono essere un nuovo contributo, non certamente l'ultimo o decisivo, sulla possibilità di identificare la figura di Giovanni Battista Boetti con il Profeta Mansur.
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