Tesi etd-02092012-095032 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VERGASSOLA, MONICA
URN
etd-02092012-095032
Titolo
Analisi della struttura genetica di Styela plicata (Tunicata, Ascidiacea) nei porti italiani.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
relatore Dott. Maltagliati, Ferruccio
relatore Prof.ssa Pannacciulli, Federica G.
relatore Dott. Maltagliati, Ferruccio
relatore Prof.ssa Pannacciulli, Federica G.
Parole chiave
- ascidia
- COI
- porti italiani
- Styela plicata
Data inizio appello
07/03/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/03/2052
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo lo studio della struttura genetica dell’ascidia Styela plicata in otto porti italiani. Lo studio è stato condotto mediante l’amplificazione ed il sequenziamento di una porzione del gene mitocondriale codificante per la subunità I della Citocromo Ossidasi (COI).
S. plicata è un’ascidia solitaria, ermafrodita che conduce vita libera allo stadio larvale per un periodo inferiore alle 24h; la forma adulta è sessile ma può coprire grandi distanze attraverso il trasporto passivo sotto le chiglie delle navi.
Si ipotizza che la specie sia nativa del Pacifico Occidentale, ed è considerata specie invasiva nel Mediterraneo dove risulta presente, a Genova, già dal 1970 (Montanari & Relini, 1970).
I campioni di S. plicata presi in esame provengono da diversi porti italiani: Genova e La Spezia (Mar Ligure), Olbia e Civitavecchia (Mar Tirreno), Siracusa e Taranto (Mar Ionio), Ancona e Trieste (Mar Adriatico).
Le analisi genetiche sono state effettuate su 10 individui per porto (con l’eccezione di Siracusa dove sono stati reperiti solo 9 individui). Il DNA è stato estratto mediante kit commerciali ed una porzione (615 bp) del gene mitocondriale (COI) è stata amplificata tramite PCR, mediante l’utilizzo di un primer universale disegnato da Folmer ed uno specie specifico disegnato ad hoc per il presente lavoro di tesi. I prodotti amplificati sono stati purificati ed inviati ad una ditta esterna per il sequenziamento.
Le sequenze ottenute hanno consentito di attuare uno studio di filogeografia. Inizialmente è stata confermata, grazie al programma BLAST, l’appartenenza degli individui analizzati alla specie Styela plicata. In seguito sono state effettuate analisi statistiche che hanno evidenziato: i) un’elevato grado di variabilità genetica entro i porti, ii) valori più elevati del numero di aplotipi, della diversità aplotipica e di quella nucleotidica nelle zone meridionali rispetto a quelle settentrionali, iii) un’elevata divergenza genetica dei porti adriatici rispetto agli altri, iv) una corrispondenza tra diversità genetica e distanza geografica (isolamento da distanza). Si può supporre che il trasporto passivo mediato dalle navi eserciti un’azione omogeneizzante per queste ascidie di alcuni porti italiani, ad eccezione dei porti adriatici, che si differenziano geneticamente dagli altri, molto presumibilmente a causa delle peculiari caratteristiche ambientali di questo bacino. Infine i risultati delle analisi di demografia storica suggeriscono che le popolazioni di S. plicata da noi analizzate siano stabili.
S. plicata è un’ascidia solitaria, ermafrodita che conduce vita libera allo stadio larvale per un periodo inferiore alle 24h; la forma adulta è sessile ma può coprire grandi distanze attraverso il trasporto passivo sotto le chiglie delle navi.
Si ipotizza che la specie sia nativa del Pacifico Occidentale, ed è considerata specie invasiva nel Mediterraneo dove risulta presente, a Genova, già dal 1970 (Montanari & Relini, 1970).
I campioni di S. plicata presi in esame provengono da diversi porti italiani: Genova e La Spezia (Mar Ligure), Olbia e Civitavecchia (Mar Tirreno), Siracusa e Taranto (Mar Ionio), Ancona e Trieste (Mar Adriatico).
Le analisi genetiche sono state effettuate su 10 individui per porto (con l’eccezione di Siracusa dove sono stati reperiti solo 9 individui). Il DNA è stato estratto mediante kit commerciali ed una porzione (615 bp) del gene mitocondriale (COI) è stata amplificata tramite PCR, mediante l’utilizzo di un primer universale disegnato da Folmer ed uno specie specifico disegnato ad hoc per il presente lavoro di tesi. I prodotti amplificati sono stati purificati ed inviati ad una ditta esterna per il sequenziamento.
Le sequenze ottenute hanno consentito di attuare uno studio di filogeografia. Inizialmente è stata confermata, grazie al programma BLAST, l’appartenenza degli individui analizzati alla specie Styela plicata. In seguito sono state effettuate analisi statistiche che hanno evidenziato: i) un’elevato grado di variabilità genetica entro i porti, ii) valori più elevati del numero di aplotipi, della diversità aplotipica e di quella nucleotidica nelle zone meridionali rispetto a quelle settentrionali, iii) un’elevata divergenza genetica dei porti adriatici rispetto agli altri, iv) una corrispondenza tra diversità genetica e distanza geografica (isolamento da distanza). Si può supporre che il trasporto passivo mediato dalle navi eserciti un’azione omogeneizzante per queste ascidie di alcuni porti italiani, ad eccezione dei porti adriatici, che si differenziano geneticamente dagli altri, molto presumibilmente a causa delle peculiari caratteristiche ambientali di questo bacino. Infine i risultati delle analisi di demografia storica suggeriscono che le popolazioni di S. plicata da noi analizzate siano stabili.
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