Protocolli diagnostici e di sorveglianza a distanza per i Disturbi dello Spettro Autistico in età precoce
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Apicella, Fabio
Parole chiave
autism spectrum disorder
diagnosi precoce
disturbi dello spettro autistico
early diagnosis
screening
screening
sorveglianza
surveillance
telehealth
telemedicina
Data inizio appello
24/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2092
Riassunto
I Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) secondo la quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali presentano compromissioni in due domini specifici, ovvero quello sociocomunicativo e quello degli interessi e comportamenti ristretti e ripetitivi. Le stime di prevalenza riferiscono un numero sempre più crescente di individui che ricevono una diagnosi, attualmente risulta essere di 1 bambino su 58; l'età media della diagnosi è di 4 anni. Ciononostante, è possibile individuare già intorno al primo anno di vita del bambino dei segnali di rischio che possono essere indicativi di diagnosi futura. Vi è un crescente interesse relativo all'identificazione precoce degli ASD poiché permetterebbe di avviare dei programmi di intervento in età critiche per lo sviluppo del bambino, migliorando gli esiti prognostici dell'individuo. Tuttavia, l'evoluzione dei segnali precoci per gli ASD è piuttosto eterogenea e deve essere monitorata; per questo motivo vengono avviati dei protocolli di sorveglianza che monitorano lo sviluppo dei bambini ad alto rischio di ASD con l'obiettivo di anticipare l'età della diagnosi e permettere una prognosi più favorevole per lo sviluppo del bambino. Tuttavia, può capitare che l'accesso alle strutture specialistiche sia complesso per motivi burocratici (liste di attesa troppo lunghe), motivi socioeconomici e logistici della famiglia (domicilio in zone rurali che richiedono costi spostamento e di tempo), o altro (restrizioni a causa della pandemia da coronavirus 2019); dunque, rendere i servizi sanitari più accessibili è uno degli obiettivi primari affinché sia possibile avviare dei protocolli diagnostici e di sorveglianza precoce. La telemedicina è stata valutata come una modalità efficace e affidabile per applicare, da remoto, alcune tra le pratiche cliniche finalizzate all'identificazione precoce degli ASD.