Tesi etd-02082016-134646 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASSANO, VITO MICHELE
URN
etd-02082016-134646
Titolo
RIORGANIZZAZIONE DELL'AMBULATORIO DI PREVENZIONE DEL PIEDE DIABETICO: L'INSERIMENTO DEL PODOLOGO NEL PERCORSO ASSISTENZIALE DELL'ASL2 DI LUCCA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Relatori
relatore Prof.ssa Giuliano, Gabriella
Parole chiave
- organizzazione sanitaria
- pdta piede diabetico
- piede diabetico
- Podologo
Data inizio appello
10/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
CAPITOLO 1
1.1 IL DIABETE
Il diabete è un disordine metabolico ad eziologia multipla, caratterizzato da un’iperglicemia cronica, con disturbi del metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine, conseguente ad una alterazione della secrezione o dell’azione dell’insulina. Viene classificato in base al tipo di deficit dell’insulina.
L'attuale classificazione suddivide il diabete in 4 classi cliniche [1]:
• DIABETE DI TIPO 1: colpisce prevalentemente l’età adolescenziale ed è caratterizzato da una carenza assoluta di insulina, con la variante Latent Autoimmune Diabetes in Adult (LADA). In questa classe sono presenti due varianti, quella idiopatica e quella su base autoimmune, che determinano entrambe la distruzione delle β-cellulare. I sintomi presenti sono: poliuria, polidipsia e polifagia paradossa (il paziente mangia molto, ma dimagrisce), spesso eclatanti e con un inizio spesso brusco. E’ necessaria la terapia insulinica fin dall’inizio. Rappresenta circa l’8% dei casi con prevalenza compresa tra 0.4 e 1 ‰ ;
• DIABETE DI TIPO 2: causato da un deficit parziale di secrezione insulinica, più o meno severa, che in genere progredisce nel tempo, ma non porta mai a una carenza assoluta di ormone. La sintomatologia può essere assente. La terapia consiste in modifiche della dieta, farmaci orali, analoghi GLP-1 ed insulina. Rappresenta l’85-90% di tutti i diabetici nei Paesi sviluppati con prevalenza intorno al 3-4%. La percentuale aumenta nei Paesi in via di sviluppo e a ciò hanno contribuito il progressivo invecchiamento della popolazione, modifiche negli stili di vita e una non corretta alimentazione;
• ALTRI TIPI DI DIABETE: il monogenico, causato da difetti genetici che alterano secrezione e/o azione insulinica (es. MODY, diabete lipoatrofico, diabete neonatale) con prevalenza del 5%, ed il secondario, conseguenza di patologie che alterano la secrezione insulinica (es. pancreatite cronica o pancreasectomia) o l’azione insulinica (es. acromegalia o ipercortisolismo) o l’uso cronico di farmaci (es. steroidi, antiretrovirali, antirigetto) o l’esposizione a sostanze chimiche;
• DIABETE GESTAZIONALE: diagnosticato in gravidanza e che in genere regredisce dopo il parto, ma che può comunque ripresentarsi a distanza di anni con le caratteristiche del diabete tipo 2.
1.1 IL DIABETE
Il diabete è un disordine metabolico ad eziologia multipla, caratterizzato da un’iperglicemia cronica, con disturbi del metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine, conseguente ad una alterazione della secrezione o dell’azione dell’insulina. Viene classificato in base al tipo di deficit dell’insulina.
L'attuale classificazione suddivide il diabete in 4 classi cliniche [1]:
• DIABETE DI TIPO 1: colpisce prevalentemente l’età adolescenziale ed è caratterizzato da una carenza assoluta di insulina, con la variante Latent Autoimmune Diabetes in Adult (LADA). In questa classe sono presenti due varianti, quella idiopatica e quella su base autoimmune, che determinano entrambe la distruzione delle β-cellulare. I sintomi presenti sono: poliuria, polidipsia e polifagia paradossa (il paziente mangia molto, ma dimagrisce), spesso eclatanti e con un inizio spesso brusco. E’ necessaria la terapia insulinica fin dall’inizio. Rappresenta circa l’8% dei casi con prevalenza compresa tra 0.4 e 1 ‰ ;
• DIABETE DI TIPO 2: causato da un deficit parziale di secrezione insulinica, più o meno severa, che in genere progredisce nel tempo, ma non porta mai a una carenza assoluta di ormone. La sintomatologia può essere assente. La terapia consiste in modifiche della dieta, farmaci orali, analoghi GLP-1 ed insulina. Rappresenta l’85-90% di tutti i diabetici nei Paesi sviluppati con prevalenza intorno al 3-4%. La percentuale aumenta nei Paesi in via di sviluppo e a ciò hanno contribuito il progressivo invecchiamento della popolazione, modifiche negli stili di vita e una non corretta alimentazione;
• ALTRI TIPI DI DIABETE: il monogenico, causato da difetti genetici che alterano secrezione e/o azione insulinica (es. MODY, diabete lipoatrofico, diabete neonatale) con prevalenza del 5%, ed il secondario, conseguenza di patologie che alterano la secrezione insulinica (es. pancreatite cronica o pancreasectomia) o l’azione insulinica (es. acromegalia o ipercortisolismo) o l’uso cronico di farmaci (es. steroidi, antiretrovirali, antirigetto) o l’esposizione a sostanze chimiche;
• DIABETE GESTAZIONALE: diagnosticato in gravidanza e che in genere regredisce dopo il parto, ma che può comunque ripresentarsi a distanza di anni con le caratteristiche del diabete tipo 2.
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