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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02082007-112125


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Prisa, Domenico
Indirizzo email
jollyfisher@virgilio.it
URN
etd-02082007-112125
Titolo
La pigmentazione nel fiore di Lilium
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
Relatore Pistelli, Laura
Relatore Burchi, Gianluca
Parole chiave
  • colore fiore
  • lilium
  • pigmenti
  • antociani
Data inizio appello
12/03/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Lilium costituisce una delle colture più importanti sia nel mercato floricolo italiano che in quello internazionale. La sua elevata popolarità è dovuta principalmente alle sue caratteristiche ornamentali quali il colore dei fiori e delle foglie, l’altezza degli steli, la forma delle infiorescenze e l’architettura della pianta, che rendono il Lilium una delle colture più apprezzate e conosciute in tutto il mondo.
Spesso accade che la qualità della pianta sia influenzata dalla stagione di coltivazione, derivando una peggiore qualità per le coltivazioni autunnali e invernali rispetto a quelle estive, riconoscibile dal precoce appassimento e abscissione dei tepali, dall’ingiallimento fogliare causato in molti casi dalle condizioni di oscurità e di basse temperature, dall’aborto o incompleta apertura dei fiori apicali, e dalla diminuzione di brillantezza e attenuazione dell’intensità del colore dei tepali, dovuta ad una minore radiazione solare. Questo fenomeno è più evidente nei fiori di Lilium con tonalità rosse, rosa e arancio ed è prevalentemente dovuto ad una ridotta sintesi di antociani.
La biosintesi di antociani è indotta da diversi fattori, quali ad esempio l’elevata escursione termica giornaliera o la stessa radiazione solare. Per riuscire ad aumentare la biosintesi di antociani nei prodotti vegetali si possono usare diverse strategie, generalmente impiegate per migliorare l’aspetto di prodotti orto-frutticoli; buoni risultati sono stati ottenuti su melanzana, melone, pomodoro e mele con la somministrazione di solfato potassico per via fogliare, quando le basse escursioni termiche determinano una scarsa colorazione dei frutti. Le concimazioni a base di azoto e potassio hanno portato un effetto positivo su diverse cultivars di piante da fiore, tra cui il gladiolo (Accati et al., 1994; DeVecchi e Barni, 1997). Tra i vari trattamenti possibili per il miglioramento dell’apertura dei fiori e il prolungamento della durata in vaso di molte specie è noto l’utilizzo degli zuccheri (in particolare del saccarosio) nell’acqua di conservazione; in alcuni casi un ulteriore effetto positivo osservato è stato l’aumento della concentrazione delle antocianine nei petali, e quindi la comparsa di colorazioni a tinte più forti. Recentemente sono apparsi dei risultati interessanti sull’ aumento della concentrazione delle antocianine in uva (cv Merlot) trattata con un nuovo prodotto acibenzolar-s-methyl (Bion) (Iriti et al., 2004),
Alla luce di tutte queste conoscenze presso l’Istituto Sperimentale per la Floricoltura (ISF) di Pescia sono state condotte prove sperimentali sul Lilium cresciuto in stagione sfavorevole (autunno/invernale) per migliorare la colorazione dei fiori, valutare la longevità di steli Lilium, valutare la percentuale di aborti.
Misurazione dei parametri relativi al colore impiegando un particolare e nuovo apparecchio, quale lo spettrometro per immagini o scanner spettrale VIS-NIR
Una nuova metodologia è stata adottata per la misurazione dei parametri relativi al colore, che ha previsto l’impiego; di un particolare apparecchio, quale lo spettrometro per immagini o scanner spettrale VIS-NIR, normalmente impiegato in altri processi industriali.
L’utilizzo di questa tecnica consente di ridurre i tempi di misurazione del colore con risposte immediate e molto accurate.
I risultati ottenuti indicano che i trattamenti effettuati migliorano la qualità dei fiori esaminati
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