Tesi etd-02072010-104728 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MANOS, RICCARDO
URN
etd-02072010-104728
Titolo
Cagliari e il turismo: evoluzione del settore e prospettive future.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Relatori
relatore Balestrieri, Giovanni
Parole chiave
- arrivi
- balneare
- Cagliari
- culturale
- permanenza
- presenze
- ricettività
- stagionalità
- turismo
- turisti
Data inizio appello
25/02/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/02/2050
Riassunto
L’idea di compiere una ricerca avente ad oggetto Cagliari in qualità di città turistica è nata nell’estate del 2009, quando passeggiando per le vie della città nelle classiche notti estive era evidente che il numero di turisti presenti fosse maggiore rispetto agli anni precedenti. L’aumento del numero dei visitatori è in corso da diversi anni ma solo ora essi hanno raggiunto una massa critica tale da poterne notare la presenza senza la necessità di svolgere particolari indagini.
L’idea di Cagliari città turistica circola nei salotti politici della città e nei mezzi di informazione locali da alcuni anni. Le ultime amministrazioni comunali hanno sempre dichiarato tale obiettivo come una priorità del loro operato e a tale scopo è stato coniato lo slogan “Cagliari capitale del Mediterraneo” che, ispirato dalla posizione centrale della città all’interno del mare più famoso del mondo, vuole essere un auspicio a una crescita della stessa in termini economici, sociali, culturali e turistici. Il cagliaritano “tipico” (dove per tipico si fa riferimento alla classica visione stereotipata e campanilistica esistente per gli abitanti delle varie città italiane) è amante della sua città, la reputa “la migliore al mondo” e pensa di essere fortunato a esservi nato e/o cresciuto. Tale tendenza è avvalorata da un sondaggio condotto nel 2009 da IPR Marketing per l’autorevole Sole 24 Ore: all’interno dell’annuale report sulla qualità della vita è stato inserito un sondaggio scevro da condizionamenti di carattere oggettivo ma legato solamente al pensiero dei cittadini e Cagliari è risultata essere la città più felice d’Italia. L’esito del sondaggio non è confermato dalla graduatoria sulla qualità della vita stilata con criteri oggettivi e per questo motivo assume ulteriore autorevolezza la visione del cagliaritano innamorato della propria città. Una tale conclusione trova motivazione solo in un effettivo benessere, nascosto all’interno della città, o da un mero e puro campanilismo; decidere quale delle due sia la causa portante è compito arduo, e chi scrive non ha certo la libertà mentale per esprimersi essendo egli stesso un amante della sua città. Nonostante Cagliari goda di un tale apprezzamento da parte dei propri cittadini non vi è stata mai, negli ultimi decenni, una programmazione turistica degna di essere chiamata tale, ma solo alcune iniziative estemporanee e isolate.
La città di Cagliari non possiede una tradizione turistica consolidata e solo negli ultimi anni il settore si è reso protagonista di importanti passi in avanti sotto vari punti di vista: l’evoluzione ha riguardato sia gli aspetti organizzativi sia quelli strutturali e pertanto occorre analizzare le caratteristiche della stessa per poterne comprendere la portata e le caratteristiche. La Sardegna nel suo complesso è generalmente caratterizzata dal turismo balneare, legato quindi ai soli mesi estivi; Cagliari è però una città, è la città capoluogo dell’isola, suo centro politico amministrativo e unico vero grande centro metropolitano della stessa. La domanda cui questo lavoro ha voluto rispondere è relativa all’individuazione di una tipologia di turismo alla quale associare la città, sia essa balneare, culturale o altro. Le caratteristiche della città sono tali da poter sviluppare entrambe le tipologie turistiche ma allo stesso tempo occorre considerare che Cagliari è posta al centro di un golfo che, ai sui vertici, vede la presenza di alcune delle località balneari più rinomate dell’isola. Il rapporto che Cagliari possa o debba avere con esse e il ruolo della città all’interno dello scenario turistico provinciale è uno dei nodi interrogativi da sciogliere. L’analisi dell’attuale sviluppo turistico, le caratteristiche delle località balneari provinciali, l’individuazione delle potenzialità inespresse e delle attrattive non sfruttate permettono di offrire utili elementi atti alla comprensione del funzionamento del sistema turistico.
L’attuale fase di “work in progress” del turismo cagliaritano ha reso poco agevole il lavoro: durante la stesura dell’opera (autunno/inverno 2009-2010) sono giunte quotidianamente, da parte di enti pubblici e soggetti privati, novità dal punto di vista strutturale, organizzativo e degli intenti. L’analisi di un fenomeno in evoluzione è sicuramente più difficile rispetto all’analisi di un fenomeno statico dato che possono andare a variare elementi basilari del fenomeno studiato: proprio nella classica conferenza di fine anno (Dicembre 2009) il sindaco di Cagliari ha sottolineato la necessità di migliorare i servizi e l’offerta per un turismo balneare.
La dinamicità del soggetto d’indagine ha portato a una impostazione metodologica e di ricerca altrettanto dinamica, per cui le fonti utilizzate sono particolarmente disomogenee: dati statistici dell’Istat forniti da provincia di Cagliari e regione Sardegna, articoli di quotidiani locali, testi universitari, interviste, indagini e sondaggi compiuti da enti e associazioni pubbliche e private, leggi e proposte di legge; fino all’utilizzo di Google trends, un programma informatico disponibile sulla rete che consente di esaminare i volumi di ricerca nel principale motore telematico attualmente esistente.
Una considerazione a parte meritano i dati statistici utilizzati per giungere alle conclusioni principali dell’indagine; la loro raccolta non è stata totalmente agevole in quanto gli stessi non sono attualmente disponibili in nessun portale telematico pubblico e pertanto si è dovuto richiederne il rilascio da parte delle amministrazioni pubbliche di riferimento: la provincia di Cagliari e la regione Sardegna. I dati rilasciati sono successivi all’anno 2006 e la raccolta di dati relativi alle precedenti annualità si è rivelata irta di difficoltà in quanto, tali dati, non sono attualmente disponibili in formato telematico. L’assenza di dati ha limitato la libertà di analisi e non si è potuta effettuare una ricerca di lungo periodo su base comunale; anche l’analisi preliminare riguardante l’intera regione ha incontrato le medesime difficoltà per via della riforma legislativa riguardante la modifica dei confini e del numero delle provincie avvenuta nel 2006; proprio i dati relativi a questa annualità sono risultati spesso imprecisi e inficiati da errori e si è quindi dovuto tenere conto di tale problema in sede di utilizzazione dei dati stessi.
La cronologia degli argomenti trattati nei vari capitoli propone un aumento graduale della specificità dei temi. Il primo capitolo esamina il turismo in qualità di settore economico ponendo in risalto il ruolo dello stesso nell’ambito economico generale. Vengono esaminate le relazioni tra il settore turistico e gli altri settori economici così da evidenziare le dinamiche relazionali che il medesimo è in grado di attivare.
Il secondo capitolo analizza la rilevanza delle varie modalità di ricerca di informazione e di prenotazione utilizzate dai turisti con un focus specifico sul ruolo di internet, quest’ultimo è oggi il mezzo più utilizzato e merita un approfondimento che illustri i dati specifici relativi alla sua costante crescita.
Questa prima parte, generale ed introduttiva alla materia, è seguita da due capitoli dedicati alla Sardegna. Si è ritenuto indispensabile offrire un quadro del turismo regionale, ambito nel quale è pienamente inserita la città di Cagliari, capoluogo della regione e suo principale centro economico. Il capitolo 3 propone un’analisi che individua le maggiori polarità turistiche quantificando le quote di mercato occupate dall’isola a livello nazionale, e dalle sue singole province a livello regionale. Vengono inoltre utilizzati indicatori di tipo qualitativo che consentono una tipizzazione dei turismi presenti; tra gli indicatori, oltre al numero di arrivi e presenze (distinti per provenienza del turista) vi sono la permanenza media, l’intensità turistica e gli indici di stagionalità. Il capitolo 4 offre un’analisi della regione di carattere qualitativo e descrive i prodotti, le risorse, i turismi sviluppati e sviluppabili nell’isola. Tale disamina è effettuata tramite l’analisi del piano di marketing turistico della regione Sardegna, recentemente emanato dal consiglio regionale.
I capitoli successivi trattano specificatamente il caso di studio Cagliari esaminando diversi temi a esso concernenti. Il capitolo 5 effettua una presentazione della città in termini socio – economici per poi analizzare gli aspetti turistici: attrazioni presenti e progetti futuri. Il capitolo 6 offre una visione d’insieme del mercato provinciale, analizzando anche le località balneari della provincia e compiendo un’analisi quantitativa volta a individuare l’attuale suddivisione del mercato tra le località esaminate; tale studio è effettuato utilizzando la medesima metodologia utilizzata nel capitolo 3 riguardante la Sardegna nel suo complesso. Il capitolo 6 presenta inoltre alcuni focus rilevanti: da una parte viene analizzata la ricettività delle località oggetto di analisi e dall’altra è presente una specifica indagine svolta tramite l’utilizzo di google trends: viene esaminata la “popolarità” turistica di Cagliari e delle altre località provinciali basandosi sulle ricerche effettuate sul web dagli utenti; tale metodologia, moderna e innovativa, è il completamento del capitolo 2 dove è stato posto in risalto il ruolo di internet.
Il capitolo 7 tratta specificatamente l’analisi dei dati relativi alle infrastrutture di trasporto isolane: porti e aeroporti. Il soggetto principale del capitolo è l’aeroporto “Mario Mameli” Cagliari – Elmas, la scelta di dedicare un capitolo a tale tematica è legata alla stretta correlazione che si è avuta in questi anni tra la crescita del traffico aeroportuale e la crescita delle presenze turistiche in città. I riscontri effettuati pongono il ruolo dell’aeroporto in una posizione centrale per il futuro sviluppo del turismo cittadino.
Il capitolo 8, sul proseguo del capitolo 6, offre un’analisi del turismo relativo a Cagliari e alle località provinciali tramite indicatori di tipo qualitativo adatti a descrivere le tipologie turistiche presenti. L’indicatore di maggior rilievo è quello della stagionalità che permette di tipizzare i turismi sviluppati in ogni località. Questa analisi appare centrale per il raggiungimento dell’obiettivo conoscitivo che questa opera si è posta; tramite l’analisi della stagionalità è possibile comprendere quale sia il turismo sviluppato da Cagliari e quali siano le attuali differenze tra Cagliari e le località balneari provinciali.
Sulla base delle caratteristiche e peculiarità riscontrate nei vari capitoli si propone nel capitolo 9 una visione d’insieme di quanto emerso, così da delineare un bilancio del turismo cagliaritano, ponendolo in forte relazione con le altre polarità turistiche del golfo. Vengono inoltre presentati diversi ipotetici scenari futuri, basati sugli elementi raccolti nei precedenti capitoli e sugli intenti che le amministrazioni pubbliche hanno manifestato tramite leggi e dichiarazioni programmatiche.
L’idea di Cagliari città turistica circola nei salotti politici della città e nei mezzi di informazione locali da alcuni anni. Le ultime amministrazioni comunali hanno sempre dichiarato tale obiettivo come una priorità del loro operato e a tale scopo è stato coniato lo slogan “Cagliari capitale del Mediterraneo” che, ispirato dalla posizione centrale della città all’interno del mare più famoso del mondo, vuole essere un auspicio a una crescita della stessa in termini economici, sociali, culturali e turistici. Il cagliaritano “tipico” (dove per tipico si fa riferimento alla classica visione stereotipata e campanilistica esistente per gli abitanti delle varie città italiane) è amante della sua città, la reputa “la migliore al mondo” e pensa di essere fortunato a esservi nato e/o cresciuto. Tale tendenza è avvalorata da un sondaggio condotto nel 2009 da IPR Marketing per l’autorevole Sole 24 Ore: all’interno dell’annuale report sulla qualità della vita è stato inserito un sondaggio scevro da condizionamenti di carattere oggettivo ma legato solamente al pensiero dei cittadini e Cagliari è risultata essere la città più felice d’Italia. L’esito del sondaggio non è confermato dalla graduatoria sulla qualità della vita stilata con criteri oggettivi e per questo motivo assume ulteriore autorevolezza la visione del cagliaritano innamorato della propria città. Una tale conclusione trova motivazione solo in un effettivo benessere, nascosto all’interno della città, o da un mero e puro campanilismo; decidere quale delle due sia la causa portante è compito arduo, e chi scrive non ha certo la libertà mentale per esprimersi essendo egli stesso un amante della sua città. Nonostante Cagliari goda di un tale apprezzamento da parte dei propri cittadini non vi è stata mai, negli ultimi decenni, una programmazione turistica degna di essere chiamata tale, ma solo alcune iniziative estemporanee e isolate.
La città di Cagliari non possiede una tradizione turistica consolidata e solo negli ultimi anni il settore si è reso protagonista di importanti passi in avanti sotto vari punti di vista: l’evoluzione ha riguardato sia gli aspetti organizzativi sia quelli strutturali e pertanto occorre analizzare le caratteristiche della stessa per poterne comprendere la portata e le caratteristiche. La Sardegna nel suo complesso è generalmente caratterizzata dal turismo balneare, legato quindi ai soli mesi estivi; Cagliari è però una città, è la città capoluogo dell’isola, suo centro politico amministrativo e unico vero grande centro metropolitano della stessa. La domanda cui questo lavoro ha voluto rispondere è relativa all’individuazione di una tipologia di turismo alla quale associare la città, sia essa balneare, culturale o altro. Le caratteristiche della città sono tali da poter sviluppare entrambe le tipologie turistiche ma allo stesso tempo occorre considerare che Cagliari è posta al centro di un golfo che, ai sui vertici, vede la presenza di alcune delle località balneari più rinomate dell’isola. Il rapporto che Cagliari possa o debba avere con esse e il ruolo della città all’interno dello scenario turistico provinciale è uno dei nodi interrogativi da sciogliere. L’analisi dell’attuale sviluppo turistico, le caratteristiche delle località balneari provinciali, l’individuazione delle potenzialità inespresse e delle attrattive non sfruttate permettono di offrire utili elementi atti alla comprensione del funzionamento del sistema turistico.
L’attuale fase di “work in progress” del turismo cagliaritano ha reso poco agevole il lavoro: durante la stesura dell’opera (autunno/inverno 2009-2010) sono giunte quotidianamente, da parte di enti pubblici e soggetti privati, novità dal punto di vista strutturale, organizzativo e degli intenti. L’analisi di un fenomeno in evoluzione è sicuramente più difficile rispetto all’analisi di un fenomeno statico dato che possono andare a variare elementi basilari del fenomeno studiato: proprio nella classica conferenza di fine anno (Dicembre 2009) il sindaco di Cagliari ha sottolineato la necessità di migliorare i servizi e l’offerta per un turismo balneare.
La dinamicità del soggetto d’indagine ha portato a una impostazione metodologica e di ricerca altrettanto dinamica, per cui le fonti utilizzate sono particolarmente disomogenee: dati statistici dell’Istat forniti da provincia di Cagliari e regione Sardegna, articoli di quotidiani locali, testi universitari, interviste, indagini e sondaggi compiuti da enti e associazioni pubbliche e private, leggi e proposte di legge; fino all’utilizzo di Google trends, un programma informatico disponibile sulla rete che consente di esaminare i volumi di ricerca nel principale motore telematico attualmente esistente.
Una considerazione a parte meritano i dati statistici utilizzati per giungere alle conclusioni principali dell’indagine; la loro raccolta non è stata totalmente agevole in quanto gli stessi non sono attualmente disponibili in nessun portale telematico pubblico e pertanto si è dovuto richiederne il rilascio da parte delle amministrazioni pubbliche di riferimento: la provincia di Cagliari e la regione Sardegna. I dati rilasciati sono successivi all’anno 2006 e la raccolta di dati relativi alle precedenti annualità si è rivelata irta di difficoltà in quanto, tali dati, non sono attualmente disponibili in formato telematico. L’assenza di dati ha limitato la libertà di analisi e non si è potuta effettuare una ricerca di lungo periodo su base comunale; anche l’analisi preliminare riguardante l’intera regione ha incontrato le medesime difficoltà per via della riforma legislativa riguardante la modifica dei confini e del numero delle provincie avvenuta nel 2006; proprio i dati relativi a questa annualità sono risultati spesso imprecisi e inficiati da errori e si è quindi dovuto tenere conto di tale problema in sede di utilizzazione dei dati stessi.
La cronologia degli argomenti trattati nei vari capitoli propone un aumento graduale della specificità dei temi. Il primo capitolo esamina il turismo in qualità di settore economico ponendo in risalto il ruolo dello stesso nell’ambito economico generale. Vengono esaminate le relazioni tra il settore turistico e gli altri settori economici così da evidenziare le dinamiche relazionali che il medesimo è in grado di attivare.
Il secondo capitolo analizza la rilevanza delle varie modalità di ricerca di informazione e di prenotazione utilizzate dai turisti con un focus specifico sul ruolo di internet, quest’ultimo è oggi il mezzo più utilizzato e merita un approfondimento che illustri i dati specifici relativi alla sua costante crescita.
Questa prima parte, generale ed introduttiva alla materia, è seguita da due capitoli dedicati alla Sardegna. Si è ritenuto indispensabile offrire un quadro del turismo regionale, ambito nel quale è pienamente inserita la città di Cagliari, capoluogo della regione e suo principale centro economico. Il capitolo 3 propone un’analisi che individua le maggiori polarità turistiche quantificando le quote di mercato occupate dall’isola a livello nazionale, e dalle sue singole province a livello regionale. Vengono inoltre utilizzati indicatori di tipo qualitativo che consentono una tipizzazione dei turismi presenti; tra gli indicatori, oltre al numero di arrivi e presenze (distinti per provenienza del turista) vi sono la permanenza media, l’intensità turistica e gli indici di stagionalità. Il capitolo 4 offre un’analisi della regione di carattere qualitativo e descrive i prodotti, le risorse, i turismi sviluppati e sviluppabili nell’isola. Tale disamina è effettuata tramite l’analisi del piano di marketing turistico della regione Sardegna, recentemente emanato dal consiglio regionale.
I capitoli successivi trattano specificatamente il caso di studio Cagliari esaminando diversi temi a esso concernenti. Il capitolo 5 effettua una presentazione della città in termini socio – economici per poi analizzare gli aspetti turistici: attrazioni presenti e progetti futuri. Il capitolo 6 offre una visione d’insieme del mercato provinciale, analizzando anche le località balneari della provincia e compiendo un’analisi quantitativa volta a individuare l’attuale suddivisione del mercato tra le località esaminate; tale studio è effettuato utilizzando la medesima metodologia utilizzata nel capitolo 3 riguardante la Sardegna nel suo complesso. Il capitolo 6 presenta inoltre alcuni focus rilevanti: da una parte viene analizzata la ricettività delle località oggetto di analisi e dall’altra è presente una specifica indagine svolta tramite l’utilizzo di google trends: viene esaminata la “popolarità” turistica di Cagliari e delle altre località provinciali basandosi sulle ricerche effettuate sul web dagli utenti; tale metodologia, moderna e innovativa, è il completamento del capitolo 2 dove è stato posto in risalto il ruolo di internet.
Il capitolo 7 tratta specificatamente l’analisi dei dati relativi alle infrastrutture di trasporto isolane: porti e aeroporti. Il soggetto principale del capitolo è l’aeroporto “Mario Mameli” Cagliari – Elmas, la scelta di dedicare un capitolo a tale tematica è legata alla stretta correlazione che si è avuta in questi anni tra la crescita del traffico aeroportuale e la crescita delle presenze turistiche in città. I riscontri effettuati pongono il ruolo dell’aeroporto in una posizione centrale per il futuro sviluppo del turismo cittadino.
Il capitolo 8, sul proseguo del capitolo 6, offre un’analisi del turismo relativo a Cagliari e alle località provinciali tramite indicatori di tipo qualitativo adatti a descrivere le tipologie turistiche presenti. L’indicatore di maggior rilievo è quello della stagionalità che permette di tipizzare i turismi sviluppati in ogni località. Questa analisi appare centrale per il raggiungimento dell’obiettivo conoscitivo che questa opera si è posta; tramite l’analisi della stagionalità è possibile comprendere quale sia il turismo sviluppato da Cagliari e quali siano le attuali differenze tra Cagliari e le località balneari provinciali.
Sulla base delle caratteristiche e peculiarità riscontrate nei vari capitoli si propone nel capitolo 9 una visione d’insieme di quanto emerso, così da delineare un bilancio del turismo cagliaritano, ponendolo in forte relazione con le altre polarità turistiche del golfo. Vengono inoltre presentati diversi ipotetici scenari futuri, basati sugli elementi raccolti nei precedenti capitoli e sugli intenti che le amministrazioni pubbliche hanno manifestato tramite leggi e dichiarazioni programmatiche.
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