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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02062024-122553


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANCINI, DAVIDE
URN
etd-02062024-122553
Titolo
Diete low FODMAPs, CDED e UCED nelle malattie infiammatorie croniche intestinali: implementazione e ultime evidenze nella letteratura scientifica
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Bellini, Massimo
Parole chiave
  • MICI
  • IBD
  • UCED
  • CDED
  • Dieta low-FODMAPs
Data inizio appello
21/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/02/2094
Riassunto
Il presente elaborato si pone l'obiettivo di riassumere le evidenze più recenti in letteratura scientifica che riguardano l'efficacia delle diete low FODMAPs, CDED e UCED nel trattamento delle MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali). La LFD (low FODMAPs diet) è applicata da anni con successo nel trattamento dei sintomi dell'IBS (sindrome dell'intestino irritabile), ma solo di recente è cresciuto l'interesse per la sua applicazione anche nelle MICI. Dagli studi sulla LFD (low FODMAPs diet), sono emerse evidenze promettenti soprattutto nel ruolo di mitigazione dei sintomi funzionali tipici delle MICI. Sono più deboli, invece, le evidenze sul ruolo nel processo infiammatorio. CDED e UCED sono due diete di esclusione specificamente formulate rispettivamente per la malattia di Crohn (MC) e la retto-colite ulcerosa (RCU). La CDED ha dimostrato di essere efficace specialmente nell'alleviare lo stato infiammatorio, ma anche nella correzione della disbiosi e come terapia di salvataggio in pazienti refrattari alle terapie biologiche. L'UCED, sebbene sia ancora supportata da evidenze molto scarse, ha mostrato risultati promettenti per quanto riguardo l'induzione e mantenimento della remissione in pazienti con RCU lieve o moderata. Pertanto, per nessuno di questi approcci dietetici esistono ad oggi evidenze sufficienti e globalmente solide che ne giustifichino l'applicazione su larga scala. Per il futuro è auspicabile che vengano svolti ulteriori studi clinici controllati e randomizzati che vadano eventualmente a corroborare le evidenze attuali.
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