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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02062021-141305


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PERU, MARIALUISA
Indirizzo email
m.peru1@studenti.unipi.it, marialuisaperu94@gmail.com
URN
etd-02062021-141305
Titolo
I metodi di misurazione del capitale intellettuale: un'analisi empirica in ambito bancario
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Castellano, Nicola Giuseppe
Parole chiave
  • asset intangibili
  • vaic
  • capitale intellettuale
Data inizio appello
22/02/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Dalla fine del secolo scorso l'economia si è evoluta ed ha generato importanti cambiamenti nell'attività delle aziende soprattutto a livello di mercato globale. Stiamo assistendo ad una crescita esponenziale delle risorse intellettuali diventate strumento di rilevanza molto efficace per aumentare la competitività aziendale. La consapevolezza delle risorse intangibili, come fattore critico per migliorare la propria competitività, ha, infatti, indotto le aziende a gestire e a misurare le prestazioni in modo diverso.
Questo documento si propone di fornire una panoramica dei diversi punti di vista sugli intangibili e sulla loro valutazione.
Fino ad oggi, su questo argomento, sono stati scritti molti articoli e libri. La bibliografia disponibile in tale ambito è già ora abbastanza consistente; esistono riviste scientifiche che dedicano ampi spazi al tema della misurazione del capitale intellettuale e della conoscenza e suscitano grande interesse, come, il "Journal of intellectual capital" in cui sono stati e ancora vengono pubblicati numerosissimi articoli riguardanti nuovi metodi per la misurazione della conoscenza/capitale intellettuale. Infatti, riconoscendo la validità di tali approfonditi studi mi sono ampiamente documentata su di essi per realizzare questa tesi.
Alla fine degli anni 90 sono stati sviluppati diversi metodi di studio allo scopo di monitorare quelle che vengono definite risorse o asset intangibili, oppure con l’obiettivo di effettuare un qualche tipo di misurazione, anche monetario del capitale intellettuale, e ancora fornire delle linee guida ad aziende pubbliche e/o private al fine di orientarle verso un modello di gestione aziendale basato sullo sviluppo degli asset intangibili nell'organizzazione o sulla condivisione della conoscenza all'interno della stessa.
Il presente lavoro si articola in quattro capitoli.
Nel primo si evidenzia il concetto di capitale intellettuale e si analizzano le diverse definizioni presenti in dottrina, poi nel prosieguo ci si concentra sulle varie ripartizioni degli elementi proposte dai diversi autori, attraverso i modelli da loro realizzati. Nonostante ci siano varie proposte sui componenti del CI, tutte di per sé valide, tuttavia si tende a raggrupparle in tre componenti essenziali: capitale umano, capitale strutturale e capitale relazionare e studiare come questi elementi interagiscono tra loro.
Nel secondo e terzo capitolo, partendo dalla classificazione di Sveiby, sono stati analizzati i sistemi di misurazione del capitale intellettuale, dividendoli in:
• Market Capitalization Methods (MCM): calcola la differenza tra valore contabile e capitalizzazione di mercato dell’impresa come il valore del suo CI.
• Direct Intellectual Capital Methods (DIC): stima il valore monetario degli intangibili identificando le loro diverse componenti.
• Return on Assets Methods (ROA): viene calcolato il ritorno sugli asset tangibili (ROA) in termini di utili e flussi di cassa, in relazione agli indici standardizzati di settore di attività produttiva. Vengono utilizzati come strumento di comunicazioni agli stakeholders esterni.
Questi tre metodi, presenti nel secondo capitolo, vengono utilizzati per la valutazione economica del CI e delle sue componenti.
• Il terzo capitolo comprende gli Scorecard Methods (SC): questo metodo identifica le varie componenti del CI, indicatori ed indici che vengono generati, osservati e monitorati per essere riportati in scorecards o grafici.
Successivamente nell’ultimo capitolo sono stati analizzati dei casi studio che applicano il metodo VAIC già applicati da altri autori in ambito bancario. Comprendendo sia il panorama italiano che quello internazionale. Nel primo paragrafo viene definito il settore bancario e le motivazioni che hanno determinato l’applicazione di tale metodo.
Il VAIC è un metodo che non cerca tanto di attribuire un valore quantitativo agli elementi che fanno parte del capitale intellettuale quanto di comprenderne la direzione e i driver che lo compongono al fine di orientare le scelte aziendali verso una gestione più vantaggiosa.
Nel secondo paragrafo viene analizzato un caso studio italiano sulle banche quotate e infine nel terzo paragrafo vengono rappresentati studi fatti a livello internazionale nello stesso settore: In Gran Bretagna, in Bangladesh, in India, in Malesia e in Giappone.
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