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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02062019-162833


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
D'ARRIGO, ALESSANDRA
URN
etd-02062019-162833
Titolo
Per una "geopolitica umana": il teatro come strumento di prevenzione dei conflitti e superamento dei confini
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Tamburini, Francesco
Parole chiave
  • Africa
  • boundaries
  • children
  • Cina
  • colonialism
  • confine
  • conflitti
  • dark ages
  • eruopean commission
  • European Union
  • frontiera
  • geopolitica
  • geopolitics
  • globalisation
  • human
  • international relations
  • islamic civilisation
  • istituzioni
  • Libia
  • Mar Mediterraneo
  • medioevo
  • migrants
  • pirenne
  • politiche
  • politics
  • refugees
  • states
  • teatro
  • theatre
  • Unione Europea
  • water grabbing
Data inizio appello
04/03/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato finale si propone di analizzare i concetti di frontiera e di confine, con particolare riguardo al continente africano, al quale i suddetti termini sono stati imposti dalle Potenze occidentali durante il periodo coloniale. Tutt’oggi la presenza coloniale nel “continente nero” è presente anche se sotto altre forme e alimenta le divisioni e i contrasti tra un non sparito “noi” e “loro”. Un altro confine che divide due continenti va tenuto in considerazione; quello del Mediterraneo frontiera fluida, che non si vede ma esiste. Perché il Mar Mediterraneo è così importante? Quali forze geopolitiche ci sono in gioco? Si sta ripiegando su se stesso come nel Medioevo? L'Unione Europea è la grande assente, le sue istituzioni non sono in grado di leggere la realtà e di conseguenza attuano politiche migratorie, pubbliche, economiche, di sicurezza ignorando un elemento fondamentale; l’umanità. La geopolitica necessita dell’umanità, cosa che invece esiste a teatro. Luogo di incontro e ascolto, nel quale la prima frontiera ad essere abbattuta è quella interiore del pregiudizio e della paura. Può, quindi, il teatro fungere da strumento per superare le diversità? Con la raccolta di interviste e l’analisi sul campo a contatto con i giovani e il teatro ho provato a dare una risposta a queste domande. Le frontiere politiche ed economiche sono solo uno specchio ingigantito di quelle culturali e sociali.
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