Tesi etd-02062018-233136 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTOLA, SIMONE
URN
etd-02062018-233136
Titolo
Ponte estradossato a Monte San Quirico
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Ing. Lucchesi, Daniele
relatore Ing. Buratti, Giovanni
relatore Ing. Lucchesi, Daniele
relatore Ing. Buratti, Giovanni
Parole chiave
- bridge
- estradossato
- extradosed
- landmark
- Lucca
- ponte
- Serchio
Data inizio appello
27/02/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/02/2088
Riassunto
La presente tesi di laurea tratta la progettazione di un ponte di tipo estradossato avente funzione di collegare le due sponde del fiume Serchio nel territorio del Comune di Lucca, in località Monte San Quirico.
Questa soluzione progettuale è stata scelta tra le altre per una serie di precise motivazioni tra cui la necessità di un’opera che non fosse troppo impattante nel contesto di inserimento, caratterizzata da un’architettura accattivante e che risultasse più leggera possibile agli occhi dell’osservatore esterno, garantendo al contempo a chi la percorre un’ampia visuale sul parco fluviale. Al ridotto impatto ambientale rispetto ad un ponte a travata o strallato, va aggiunto il tocco di innovazione che caratterizza questa tipologia strutturale, basti pensare che il primo ponte estradossato è stato realizzato in Giappone nel 1994 e da allora ne sono stati costruiti diversi con discreto successo in svariati paesi di tutto il mondo, ad eccezione dell’Italia dove questa tipologia così ricca di potenzialità non ha ancora trovato una sua espressione.
Oltre alle ragioni di natura architettonica-tecnologica, un’altra motivazione che ha portato alla scelta della soluzione proposta è stata la valutazione dell’aspetto economico: il ponte estradossato risulta essere concorrenziale per campate principali dell’ordine di 100 – 200m, di conseguenza si adatta particolarmente bene a coprire la luce necessaria a realizzare il nuovo collegamento in esame.
È stata poi effettuata un’analisi su oltre 150 ponti estradossati, con conseguente elaborazione dei dati raccolti, allo scopo di determinare i parametri necessari per il dimensionamento degli elementi che compongono il ponte oggetto di studio e l’influenza che gli stessi hanno sul comportamento strutturale dell’opera nel suo complesso.
Questa soluzione progettuale è stata scelta tra le altre per una serie di precise motivazioni tra cui la necessità di un’opera che non fosse troppo impattante nel contesto di inserimento, caratterizzata da un’architettura accattivante e che risultasse più leggera possibile agli occhi dell’osservatore esterno, garantendo al contempo a chi la percorre un’ampia visuale sul parco fluviale. Al ridotto impatto ambientale rispetto ad un ponte a travata o strallato, va aggiunto il tocco di innovazione che caratterizza questa tipologia strutturale, basti pensare che il primo ponte estradossato è stato realizzato in Giappone nel 1994 e da allora ne sono stati costruiti diversi con discreto successo in svariati paesi di tutto il mondo, ad eccezione dell’Italia dove questa tipologia così ricca di potenzialità non ha ancora trovato una sua espressione.
Oltre alle ragioni di natura architettonica-tecnologica, un’altra motivazione che ha portato alla scelta della soluzione proposta è stata la valutazione dell’aspetto economico: il ponte estradossato risulta essere concorrenziale per campate principali dell’ordine di 100 – 200m, di conseguenza si adatta particolarmente bene a coprire la luce necessaria a realizzare il nuovo collegamento in esame.
È stata poi effettuata un’analisi su oltre 150 ponti estradossati, con conseguente elaborazione dei dati raccolti, allo scopo di determinare i parametri necessari per il dimensionamento degli elementi che compongono il ponte oggetto di studio e l’influenza che gli stessi hanno sul comportamento strutturale dell’opera nel suo complesso.
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