Tesi etd-02062017-102308 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PUGLIESE, ELISABETTA
URN
etd-02062017-102308
Titolo
Studio prospettico descrittivo osservazionale sulla gestione del dolore intra- e postoperatorio in ambito pediatrico presso l'Ospedale Clinico Universitario di Valencia.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
relatore Prof. Belda, Francisco Javier
relatore Prof. Belda, Francisco Javier
Parole chiave
- anestesia
- dolore postoperatorio
- pediatria
- Studio prospettico
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione. Il dolore postoperatorio è un sintomo soggettivo che è stato estesamente studiato negli adulti, ma solo minimamente nei bambini. La capacità del bambino e del neonato di percepire dolore e la loro necessità di analgesia intraoperatoria e postoperatoria sono state sottostimate a lungo a causa di miti e credenze che hanno portato ad un sotto-trattamento intraoperatorio del dolore nei bambini. Diversi studi hanno dimostrato che l’analgesia intraoperatoria è necessaria a tutte le età, anche nei neonati prematuri: un’inadeguata analgesia durante i primi anni di vita, oltre ad avere ripercussioni fisiopatologiche immediate, può rendere, meno efficace un trattamento analgesico altrimenti opportuno durante interventi successivi cui vada incontro il paziente nel corso della vita.
Razionale e Obiettivi dello studio. Presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Ospedale Clinico Universitario di Valencia i farmaci e le tecniche di analgesia si impiegano secondo le conoscenze dei Medici Anestesisti, basate sulla migliore evidenza scientifica attuale. Tuttavia non ci sono ad oggi dei protocolli specifici per la gestione del dolore intra- e postoperatorio nei diversi tipi di chirurgia pediatrica e per le diverse età.
Con il crescente numero diinterventi di “day-surgery” cui vanno incontro i bambini ogni anno è fondamentale conoscere i risultati sulla gestione del dolore in questo tipo di pazienti.
L’obiettivo principale di tale studio è studiare l’incidenza e l’intensità del DPO immediato e tardivo in seguito a interventi di: Otorinolaringoiatria (Es. Tonsillectomie, Adenoidectomie), Urologia (Es. Orchidopessie, Riparazione di Fistola Uretrale), Chirurgia Maxillo-Facciale (es. Estrazioni dentali), Oftalmologia, Chirurgia generale e Chirurgia d’Urgenza. Saranno registrati i farmaci impiegati per il controllo del dolore e la comparsa di eventuali effetti avversi relativi al trattamento.
Gli obietti secondari sono quelli di identificare fattori, come il sesso, l’età e il tipo di intervento, predittivi di un’elevata intensità di DPO al risveglio e nei giorni successivi all’intervento, nonché conoscere il livello di soddisfazione dei pazienti.
Metodi. Si tratta di uno studio prospettico osservazionale unicentrico descrittivo della durata di due mesi in cui sono stati inclusi tutti i pazienti con meno di 18 anni programmati per vari tipi di interventi chirurgici. La valutazione del dolore è stata eseguita da parte dei ricercatori al risveglio dall’intervento, alle 24 ore dall’intervento e da parte dei genitori al terzo e al settimo giorno dopo l’intervento. Differenti scale sono state impiegate, in base all’età del paziente, e i livelli di dolore sono stati classificati in: assenza di dolore (0), dolore lieve (1-3), dolore moderato (4-6) dolore grave (7-10). I farmaci analgesici somministrati a livello intraoperatorio e nel postoperatorio immediato e tardivo sono stati registrati nel Quaderno di Raccolta dei dati. Le costanti vitali del paziente sono state registrate al momento dell’incisione chirurgica e prima del risveglio del paziente. Una chiamata telefonica al 7 giorno dell’intervento è stata realizzata ai genitori di ogni paziente per conoscere il livello di soddisfazione riguardo ai trattamenti antalgici ricevuti e prescritti per la gestione del dolore in casa, dopo le dimissioni.
Risultati. 54 pazienti (75% N= 39 maschi e 15% N=15 femmine) hanno accettato di partecipare allo studio. L’età media è stata di 6,6 anni (± 3,9 DS), con un minimo di 1 mese e un massimo di 16 anni. Gli interventi più frequenti sono stati quelli di otorinolaringoiatria (29%) e urologia (22,2%). Al risveglio dall’intervento il 77,7% (N=42/54) dei pazienti ha presentato dolore, che è stato moderato-grave nel 57,6% dei casi (N=33/54). Il giorno successivo all’intervento il 42% dei pazienti non ebbe alcun dolore, e il 28% dei pazienti riportò un dolore moderato-grave. Durante la settimana gran parte dei bambini presentò un dolore di intensità lieve. A distanza di una settimana dall’intervento l’83% dei pazienti non ebbe nessun dolore. Gli interventi associati a dolore moderato-grave sono stati le adenotonsillectomie e gli interventi urologici.
Le dosi medie di fentanyl impiegate durante l’intervento sono state di 1,9 µg/kg ± 1,6 (DS). Le tecniche di analgesia loco-regionali non si sono associate a nessuna complicazione postoperatoria.
Il paracetamolo, nel 50% dei casi associato al metamizolo, è stato il farmaco più frequentemente prescritto in ospedale. La maggior parte dei bambini ha ricevuto il paracetamolo come unico farmaco durante la prima settimana dopo l’intervento.
Il sesso, l’età e tipo di intervento non hanno mostrato un’associazione statisticamente significativa con l’entità del DPO.
Il livello di soddisfazione medio dei genitori del paziente è stato di 8,2. Gran parte dei bambini ha dichiarato di aver ricevuto un trattamento adeguato durante il ricovero ospedaliero.
Discussione. Il nostro è il primo studio ad analizzare la gestione del dolore in ambito pediatrico presso l’Ospedale Clinico Universitario di Valencia. I suoi principali limiti sono rappresentati dalla variabilità del tipo di intervento e dalle piccole dimensioni del campione. Anche se una relazione statisticamente significativa non è stata trovata tra il tipo di intervento e l’intensità del DPO, è innegabile che interventi come la tonsillectomia, interventi di chirurgia toracica o di chirurgia d’urgenza si associano a livelli moderato-gravi di DPO, tanto al risveglio quanto durante il giorno successivo dall’intervento. Sarà pertanto soprattutto in questi settori che bisognerà lavorare per elaborare nuovi protocolli di gestione del DPO.
Conclusioni. Il DPO presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Ospedale Clinico Universitario di Valencia gode di una gestione adeguata alle esigenze del paziente pediatrico nel periodo postoperatorio immediato e tardivo. Il livello di soddisfazione dei pazienti riguardo al trattamento ricevuto durante il ricovero ospedaliero è elevato, e i genitori ricevono informazioni sufficienti per una gestione del dolore dopo le dimissioni nel proprio figlio.
Razionale e Obiettivi dello studio. Presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Ospedale Clinico Universitario di Valencia i farmaci e le tecniche di analgesia si impiegano secondo le conoscenze dei Medici Anestesisti, basate sulla migliore evidenza scientifica attuale. Tuttavia non ci sono ad oggi dei protocolli specifici per la gestione del dolore intra- e postoperatorio nei diversi tipi di chirurgia pediatrica e per le diverse età.
Con il crescente numero diinterventi di “day-surgery” cui vanno incontro i bambini ogni anno è fondamentale conoscere i risultati sulla gestione del dolore in questo tipo di pazienti.
L’obiettivo principale di tale studio è studiare l’incidenza e l’intensità del DPO immediato e tardivo in seguito a interventi di: Otorinolaringoiatria (Es. Tonsillectomie, Adenoidectomie), Urologia (Es. Orchidopessie, Riparazione di Fistola Uretrale), Chirurgia Maxillo-Facciale (es. Estrazioni dentali), Oftalmologia, Chirurgia generale e Chirurgia d’Urgenza. Saranno registrati i farmaci impiegati per il controllo del dolore e la comparsa di eventuali effetti avversi relativi al trattamento.
Gli obietti secondari sono quelli di identificare fattori, come il sesso, l’età e il tipo di intervento, predittivi di un’elevata intensità di DPO al risveglio e nei giorni successivi all’intervento, nonché conoscere il livello di soddisfazione dei pazienti.
Metodi. Si tratta di uno studio prospettico osservazionale unicentrico descrittivo della durata di due mesi in cui sono stati inclusi tutti i pazienti con meno di 18 anni programmati per vari tipi di interventi chirurgici. La valutazione del dolore è stata eseguita da parte dei ricercatori al risveglio dall’intervento, alle 24 ore dall’intervento e da parte dei genitori al terzo e al settimo giorno dopo l’intervento. Differenti scale sono state impiegate, in base all’età del paziente, e i livelli di dolore sono stati classificati in: assenza di dolore (0), dolore lieve (1-3), dolore moderato (4-6) dolore grave (7-10). I farmaci analgesici somministrati a livello intraoperatorio e nel postoperatorio immediato e tardivo sono stati registrati nel Quaderno di Raccolta dei dati. Le costanti vitali del paziente sono state registrate al momento dell’incisione chirurgica e prima del risveglio del paziente. Una chiamata telefonica al 7 giorno dell’intervento è stata realizzata ai genitori di ogni paziente per conoscere il livello di soddisfazione riguardo ai trattamenti antalgici ricevuti e prescritti per la gestione del dolore in casa, dopo le dimissioni.
Risultati. 54 pazienti (75% N= 39 maschi e 15% N=15 femmine) hanno accettato di partecipare allo studio. L’età media è stata di 6,6 anni (± 3,9 DS), con un minimo di 1 mese e un massimo di 16 anni. Gli interventi più frequenti sono stati quelli di otorinolaringoiatria (29%) e urologia (22,2%). Al risveglio dall’intervento il 77,7% (N=42/54) dei pazienti ha presentato dolore, che è stato moderato-grave nel 57,6% dei casi (N=33/54). Il giorno successivo all’intervento il 42% dei pazienti non ebbe alcun dolore, e il 28% dei pazienti riportò un dolore moderato-grave. Durante la settimana gran parte dei bambini presentò un dolore di intensità lieve. A distanza di una settimana dall’intervento l’83% dei pazienti non ebbe nessun dolore. Gli interventi associati a dolore moderato-grave sono stati le adenotonsillectomie e gli interventi urologici.
Le dosi medie di fentanyl impiegate durante l’intervento sono state di 1,9 µg/kg ± 1,6 (DS). Le tecniche di analgesia loco-regionali non si sono associate a nessuna complicazione postoperatoria.
Il paracetamolo, nel 50% dei casi associato al metamizolo, è stato il farmaco più frequentemente prescritto in ospedale. La maggior parte dei bambini ha ricevuto il paracetamolo come unico farmaco durante la prima settimana dopo l’intervento.
Il sesso, l’età e tipo di intervento non hanno mostrato un’associazione statisticamente significativa con l’entità del DPO.
Il livello di soddisfazione medio dei genitori del paziente è stato di 8,2. Gran parte dei bambini ha dichiarato di aver ricevuto un trattamento adeguato durante il ricovero ospedaliero.
Discussione. Il nostro è il primo studio ad analizzare la gestione del dolore in ambito pediatrico presso l’Ospedale Clinico Universitario di Valencia. I suoi principali limiti sono rappresentati dalla variabilità del tipo di intervento e dalle piccole dimensioni del campione. Anche se una relazione statisticamente significativa non è stata trovata tra il tipo di intervento e l’intensità del DPO, è innegabile che interventi come la tonsillectomia, interventi di chirurgia toracica o di chirurgia d’urgenza si associano a livelli moderato-gravi di DPO, tanto al risveglio quanto durante il giorno successivo dall’intervento. Sarà pertanto soprattutto in questi settori che bisognerà lavorare per elaborare nuovi protocolli di gestione del DPO.
Conclusioni. Il DPO presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Ospedale Clinico Universitario di Valencia gode di una gestione adeguata alle esigenze del paziente pediatrico nel periodo postoperatorio immediato e tardivo. Il livello di soddisfazione dei pazienti riguardo al trattamento ricevuto durante il ricovero ospedaliero è elevato, e i genitori ricevono informazioni sufficienti per una gestione del dolore dopo le dimissioni nel proprio figlio.
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