Tesi etd-02062016-103218 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BROGI, RUDY
URN
etd-02062016-103218
Titolo
Influenza delle variabili ecologiche sul comportamento spaziale e sui ritmi di attività del cinghiale in ambiente appenninico
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Giunchi, Dimitri
relatore Prof. Apollonio, Marco
relatore Prof. Apollonio, Marco
Parole chiave
- cinghiale
- clima
- comportamento spaziale
- ecologia comportamentale
- home range
- ritmi di attività
- variabili ecologiche
Data inizio appello
29/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il cinghiale (Sus scrofa L.) è un mammifero ungulato, appartenente all'ordine dei Cetartiodattili e alla famiglia dei Suidi. Considerando le aree in cui sono state introdotte forme selvatiche o domestiche il cinghiale rappresenta uno dei mammiferi terrestri con la distribuzione geografica più ampia. A causa di cambiamenti ambientali e della manipolazione da parte dell'uomo, si è assistito negli ultimi decenni ad un notevole incremento nella consistenza delle popolazioni italiane ed europee di cinghiale. Questo fenomeno ha causato l'insorgenza di molti problemi, riguardanti sia attività umane sia aspetti conservazionistici. Incrementare le attuali conoscenze sulla biologia e sull'ecologia di questa specie è dunque necessario per definire piani di gestione delle popolazioni più efficienti. In questa tesi sono stati affrontati due aspetti dell'ecologia comportamentale del cinghiale, quali dimensioni degli home range e ritmi di attività.
I dati sono stati raccolti da un totale di 9 cinghiali, cui è stato applicato un collare Vectronic GPS Plus. Questo dispositivo ha permesso la registrazione di dati di attività e di posizione a intervalli di tempo relativamente brevi. Il collare registrava un valore di intensità dell'attività ogni 4 minuti. Le localizzazioni sono state definite tramite sistema GPS e distanziate da un intervallo temporale di 2 ore, per un totale di 12 posizioni GPS giornaliere per ogni individuo.
Per il calcolo delle dimensioni degli home range mensili e stagionali sono stati utilizzati due metodi di analisi: il Minimum Convex Polygon (MCP) e il Local Convex Hull (LoCoH). Le elevate precisione e risoluzione temporale dei dati di posizione permesse dalla tecnologia GPS, unite ad un metodo di analisi innovativo (LoCoH), hanno fornito un'accurata stima delle estensioni degli home range. Queste sono risultate estremamente variabili a livello inter-individuale, evidenziando il ruolo di abitudini ed altri fattori individuali nel modellare il comportamento spaziale del cinghiale.
I ritmi di attività sono definiti come oscillazioni temporali dell'attività di un individuo. Per valutare l'effetto di una serie di variabili ecologiche, quali temperatura, precipitazioni atmosferiche, umidità, intensità luminosa lunare e stagione dell'anno, sull'attività diurna e notturna del cinghiale, queste ultime sono state inserite come variabili dipendenti in due set di modelli additivi generalizzati (GAMs). Al trascorrere dei giorni dell'anno, l'attività diurna e notturna ha subito importanti variazioni, riconducibili principalmente al numero di ore di buio disponibili e allo stato riproduttivo degli individui. I cinghiali si sono mostrati molto sensibili alle variabili meteorologiche, incrementando l'attività in corrispondenza dei giorni molto umidi e piovosi e dei momenti della giornata con temperature meno estreme. Inoltre, è stata osservata una relazione debolmente positiva tra l'attività media notturna e l'intensità luminosa lunare.
L'ecologia comportamentale del cinghiale è risultata essere fortemente influenzata dalle variabili testate, rimarcando la notevole plasticità ecologica della specie.
I dati sono stati raccolti da un totale di 9 cinghiali, cui è stato applicato un collare Vectronic GPS Plus. Questo dispositivo ha permesso la registrazione di dati di attività e di posizione a intervalli di tempo relativamente brevi. Il collare registrava un valore di intensità dell'attività ogni 4 minuti. Le localizzazioni sono state definite tramite sistema GPS e distanziate da un intervallo temporale di 2 ore, per un totale di 12 posizioni GPS giornaliere per ogni individuo.
Per il calcolo delle dimensioni degli home range mensili e stagionali sono stati utilizzati due metodi di analisi: il Minimum Convex Polygon (MCP) e il Local Convex Hull (LoCoH). Le elevate precisione e risoluzione temporale dei dati di posizione permesse dalla tecnologia GPS, unite ad un metodo di analisi innovativo (LoCoH), hanno fornito un'accurata stima delle estensioni degli home range. Queste sono risultate estremamente variabili a livello inter-individuale, evidenziando il ruolo di abitudini ed altri fattori individuali nel modellare il comportamento spaziale del cinghiale.
I ritmi di attività sono definiti come oscillazioni temporali dell'attività di un individuo. Per valutare l'effetto di una serie di variabili ecologiche, quali temperatura, precipitazioni atmosferiche, umidità, intensità luminosa lunare e stagione dell'anno, sull'attività diurna e notturna del cinghiale, queste ultime sono state inserite come variabili dipendenti in due set di modelli additivi generalizzati (GAMs). Al trascorrere dei giorni dell'anno, l'attività diurna e notturna ha subito importanti variazioni, riconducibili principalmente al numero di ore di buio disponibili e allo stato riproduttivo degli individui. I cinghiali si sono mostrati molto sensibili alle variabili meteorologiche, incrementando l'attività in corrispondenza dei giorni molto umidi e piovosi e dei momenti della giornata con temperature meno estreme. Inoltre, è stata osservata una relazione debolmente positiva tra l'attività media notturna e l'intensità luminosa lunare.
L'ecologia comportamentale del cinghiale è risultata essere fortemente influenzata dalle variabili testate, rimarcando la notevole plasticità ecologica della specie.
File
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