Tesi etd-02052024-123924 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GALICI, CLAUDIO
URN
etd-02052024-123924
Titolo
Strabilianti: un'esperienza paralimpica e inclusiva
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Dott. Franchi, Alberto
Parole chiave
- disabilità
- inclusione sportiva
- paralimpiadi
- sport
Data inizio appello
21/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/02/2027
Riassunto
Strabilianti è un’organizzazione giovane, nata nel 2022 con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica all’inclusione utilizzando lo sport come mezzo di diffusione della cultura paralimpica e dell’inclusione sociale a partire dal contesto sportivo.
L’utilizzo dello sport come mezzo per promuovere l’inclusione sociale delle persone disabili è un concetto che risale dagli anni ’70, quando si sono sviluppati i primi movimenti per promuovere e garantire pari dignità e opportunità per tutti, comprese le categorie di persone che vivevano e vivono tutt’oggi in condizioni svantaggiose, siano esse per motivi fisici o sociali.
È su questi presupposti che è nato il movimento paralimpico, dapprima sottoforma di attività motorie a scopo riabilitativo ma che passo dopo passo si è evoluto in quelle che oggi sono le Paralimpiadi, ovvero una manifestazione sportiva paragonabile alle Olimpiadi, che si svolge nella stessa sede e nello stesso anno seppur qualche giorno dopo, riuscendo a dare agli atleti che vi partecipano pari dignità rispetto ai loro colleghi olimpici.
Tuttavia, per rendere l’inclusione sociale una pratica consueta anche nel contesto sportivo, la strada da fare è ancora molta e passa per la valorizzazione di tutte quelle offerte sportive a cui le persone con disabilità possono accedere, anche se non si tratta di contesti di élite, dando loro la possibilità di scegliere quale attività sportiva praticare in maniera indipendente e tornando a dare a quest’ultime il valore educativo e formativo che è intrinseco nello sport.
L’utilizzo dello sport come mezzo per promuovere l’inclusione sociale delle persone disabili è un concetto che risale dagli anni ’70, quando si sono sviluppati i primi movimenti per promuovere e garantire pari dignità e opportunità per tutti, comprese le categorie di persone che vivevano e vivono tutt’oggi in condizioni svantaggiose, siano esse per motivi fisici o sociali.
È su questi presupposti che è nato il movimento paralimpico, dapprima sottoforma di attività motorie a scopo riabilitativo ma che passo dopo passo si è evoluto in quelle che oggi sono le Paralimpiadi, ovvero una manifestazione sportiva paragonabile alle Olimpiadi, che si svolge nella stessa sede e nello stesso anno seppur qualche giorno dopo, riuscendo a dare agli atleti che vi partecipano pari dignità rispetto ai loro colleghi olimpici.
Tuttavia, per rendere l’inclusione sociale una pratica consueta anche nel contesto sportivo, la strada da fare è ancora molta e passa per la valorizzazione di tutte quelle offerte sportive a cui le persone con disabilità possono accedere, anche se non si tratta di contesti di élite, dando loro la possibilità di scegliere quale attività sportiva praticare in maniera indipendente e tornando a dare a quest’ultime il valore educativo e formativo che è intrinseco nello sport.
File
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