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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02052021-110910


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GHERARDI, SILVIA
URN
etd-02052021-110910
Titolo
Digestione anaerobica della FORSU per il recupero di biocombustibili e acidi volatili: test sperimentali su reattore pilota plug-flow
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE INFRASTRUTTURE CIVILI E DELL'AMBIENTE
Relatori
relatore Prof. Iannelli, Renato
correlatore Ing. Pecorini, Isabella
correlatore Ing. Rossi, Elena
Parole chiave
  • biogas
  • acidi volatili
  • biopolimeri
  • plug-flow
  • forsu
  • digestione anaerobica
Data inizio appello
22/02/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/02/2091
Riassunto
Il presente lavoro di tesi tratta della digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, di cui l’acronimo FORSU, utilizzando una tipologia di reattore con flusso a pistone. L’attività viene collocata nell’ambito del progetto TAAB (Trasferimento tecnologico di processi avanzati di digestione anaerobica nell'ottica del Biorefinery Concept). Il progetto vede coinvolti due partener industriali, Alia Servizi Ambientali S.p.A. e Belvedere S.p.A. ed il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC) dell’Università degli Studi di Pisa (UNIPI) e il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF) dell’Università degli Studi di Firenze (UNIFI). La finalità principale del progetto è fornire supporto tecnico e trasferire tecnologie nell’ottica della progettazione in Toscana di impianti di digestione anaerobica dei rifiuti organici derivanti da raccolta differenziata, ossia unità avanzate di bioraffineria.
L’attività di tesi ha avuto un carattere prevalentemente di tipo sperimentale ed in questo contesto è stato svolto un tirocinio curriculare presso il polo impiantistico di Casa Sartori (Alia Servizi Ambientali SpA), dove è stato installato un reattore con flusso a pistone, nel seguito indicato anche con l’acronimo inglese plug-flow, a scala pilota con volume di circa 30 litri. In dettaglio, le attività sperimentali hanno riguardato l’alimentazione e la gestione del reattore, l’esecuzione di analisi di laboratorio per determinare le caratteristiche del substrato in ingresso e del digestato in uscita dal reattore, per monitorare il processo.
Lo scopo è quello di individuare le relazioni gestionali di un reattore plug-flow e valutare le rese di produzione di biopolimeri per il recupero di materia dalla digestione anaerobica della FORSU nell’ottica proprio del concetto di bioraffineria.
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