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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02052018-110644


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
VARVARO, ILARIA
URN
etd-02052018-110644
Titolo
Infezione da Toxoplasma gondii e Neospora caninum in specie aviarie viventi allo stato libero in Toscana
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mancianti, Francesca
correlatore Dott. Rocchigiani, Guido
controrelatore Prof.ssa Ebani, Valentina Virginia
Parole chiave
  • Toxoplasma gondii
  • PCR
  • Neospora caninum
  • IFAT
  • uccelli
Data inizio appello
09/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo della tesi, è stato quello di andare ad effettuare un indagine epidemiologica volta a rilevare la presenza di Toxoplasma gondii e Neospora caninum nella popolazione degli uccelli selvatici prevalentemente nella provincia di Pisa e Livorno.
Considerando che la toxoplasmosi è una delle infezioni parassitarie più frequenti nell’uomo e che il parassita T.gondii è diffuso a livello mondiale, è di fondamentale importanza disporre di dati significativi per avere una esatta valutazione della diffusione e delle fonti di questa infezione.
La toxoplasmosi è una delle principali zoonosi conosciute e gli studi sulla toxoplasmosi negli uccelli selvatici in Italia sono pochi e non recenti, praticamente assenti quelli sulla prevalenza del parassita in Toscana, è per questo motivo che abbiamo deciso di intraprendere questo studio, per valutare quanto si stia diffondendo il parassita nella popolazione degli uccelli selvatici. T.gondii ha quindi un forte impatto sulla sanità pubblica e sulla sanità animale.
Neospora caninum è invece una delle principali cause di aborto e natimortalità nella specie bovina e ovina che causa gravi problemi al comparto zootecnico, sia di carattere sanitario che economico, è quindi di fondamentale importanza valutarne la presenza negli uccelli selvatici, che fungono da ospiti intermedi e che hanno un ruolo importante nella diffusione di tale parassita, considerando anche che molti uccelli sono migratori, e quindi diffondono meglio il parassita.
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