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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02052016-182328


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SGANGA, ANTONIETTA
URN
etd-02052016-182328
Titolo
Voto plurimo e voto maggiorato in societa' per azioni
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Barachini, Francesco
Parole chiave
  • diritto di voto
  • one share-one vote
  • principio capitalistico
  • voto plurimo e maggiorato
Data inizio appello
22/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Decreto Competitività n. 91/2014, successivamente convertito in legge n. 116/2014, introduce all’interno della disciplina della società per azioni due nuovi istituti, il voto plurimo e il voto maggiorato. Tale novella, motivata dalla volontà del legislatore di favorire la competitività ed incentivare la quotazione delle società italiane, va ad incidere profondamente sull’impianto normativo del tipo società per azioni, portando con sé la necessità di intervenire su altre aree della disciplina, la cui modifica risulta quanto mai opportuna per assicurare l’armonia e la coerenza all’interno del sistema.
L’elaborato analizza in primo luogo la problematica in prospettiva storico-economica, contestualizzando l’approfondimento all’interno di una più ampia riflessione che abbraccia il rapporto tra gli istituiti di nuova introduzione e i principi cardine del diritto societario. Questi infatti, lungi dall’essere definitivamente tramontati, continuano ad essere vigenti all’interno del nostro ordinamento, per quanto il loro contenuto normativo abbia subito una parziale deminutio.
Di seguito, il capitolo secondo si concentra sull’analisi del dato letterale riformato, in modo tale da fornire una visione chiara dell’effettiva portata della riforma e, fatto opportuno riferimento tanto alle fonti primarie quanto a quelle secondarie, evidenziare le ricadute sistematiche dell’introduzione dei due istituti. Lo sviluppo di tale discorso permette di apprezzare quali siano le differenze che connotano gli istituti di riferimento, nonché rilevare gli aspetti più discutibili dell’ intervento del legislatore.
Appunto sulla base di tali risultanze, il terzo capitolo contiene il commento critico alla riforma. Alla luce dei contributi dottrinali intervenuti sul punto e dell’analisi delle differenti posizioni, quest’ultima parte dell’elaborato è orientata a riempire di contenuto le zone d’ombra della disciplina riformata e pronunciarsi ,quindi, sull’opportunità di talune scelte normative e sulla completezza dello schema fornito dal legislatore, rivolgendo in particolare l’attenzione al problema della tutela delle minoranze di non controllo.
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