Tesi etd-02052013-180222 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PAOLINI, ERICA
URN
etd-02052013-180222
Titolo
L'opa di concerto: problemi e prospettive
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Abu Awwad, Amal
Parole chiave
- diritto societario
- OPA di concerto
Data inizio appello
28/02/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
28/02/2053
Riassunto
La disciplina dei mercati finanziari è soggetta ad un elevato dinamismo e ben si comprende dunque quanto sia difficile orientarsi nel complesso quadro normativo di riferimento e districarsi tra i diversi meccanismi che regolano le offerte pubbliche di acquisto.
Proprio per questo motivo è nato l’interesse di dedicare il lavoro di tesi a un problema giuridico di notevole entità, che in più occasioni ha visto dividersi la dottrina sulle scelte adottate dal legislatore: l’OPA di concerto.
Nel corso di questo elaborato è stato anzitutto illustrato , all'interno della disciplina speciale dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria, il percorso storico e legislativo della normativa sull’azione di concerto attraverso il quale dal 1998, prima vera e propria legislazione, in materia di "acquisti di concerto" quale presupposto per il lancio di un'Opa obbligatoria, si sia passati alla disciplina previgente, attraverso anche il recepimento delle direttive europee, in particolare nella storia recente della Direttiva 2004/25/CE, perseguendo una sempre maggiore accomunanza tra gli ordinamenti comunitari.
Successivamente si è analizzato in maniera più dettagliata l’evoluzione della normativa focalizzando l’analisi sui due principali articoli che regolano l’OPA di concerto: l’artt. 101 bis e 109 TUF. Il primo rappresenta sicuramente la maggior novità introdotta dal legislatore, con il recepimento della Direttiva 2004/25/CE, in quanto per la prima volta nell’ordinamento italiano viene data una definizione di “persone che agiscono di concerto”. Il secondo, l’art. 109 TUF, viene interamente dedicato alla disciplina applicativa del concerto con importanti riforme, quali in primis la valorizzazione della fattispecie del c.d. concerto globale o concerto “grosso”.
L’ultimo e conclusivo capitolo approfondisce il tema del c.d. “concerto occulto”: le potenziali vie di fuga agli obblighi imposti al raggiungimento di una partecipazione qualificata; le sanzioni, a fronte d’elusione degli obblighi, previste dall’art. 110 TUF, ravvisando anche in tale norma sono intervenute significative novità introdotte proprio per evitare gli scandali finanziari che già hanno caratterizzato il mercato italiano; ed infine il tema della responsabilità e risarcibilità del danno derivante dall’omissione dell’OPA obbligatoria (riferibile alla generalità delle OPA obbligatorie, non solo a quelle di concerto), incentrando la discussione sul dibattito avvenuto a seguito dell’importante vicenda giudiziaria del caso SAI-Fondiaria, giunta solo nell’agosto scorso a una significativa sentenza della Corte Suprema di Cassazione, nella quale ritroviamo le due teorie, quella contrattuale e quella aquiliana messe a confronto.
Proprio per questo motivo è nato l’interesse di dedicare il lavoro di tesi a un problema giuridico di notevole entità, che in più occasioni ha visto dividersi la dottrina sulle scelte adottate dal legislatore: l’OPA di concerto.
Nel corso di questo elaborato è stato anzitutto illustrato , all'interno della disciplina speciale dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria, il percorso storico e legislativo della normativa sull’azione di concerto attraverso il quale dal 1998, prima vera e propria legislazione, in materia di "acquisti di concerto" quale presupposto per il lancio di un'Opa obbligatoria, si sia passati alla disciplina previgente, attraverso anche il recepimento delle direttive europee, in particolare nella storia recente della Direttiva 2004/25/CE, perseguendo una sempre maggiore accomunanza tra gli ordinamenti comunitari.
Successivamente si è analizzato in maniera più dettagliata l’evoluzione della normativa focalizzando l’analisi sui due principali articoli che regolano l’OPA di concerto: l’artt. 101 bis e 109 TUF. Il primo rappresenta sicuramente la maggior novità introdotta dal legislatore, con il recepimento della Direttiva 2004/25/CE, in quanto per la prima volta nell’ordinamento italiano viene data una definizione di “persone che agiscono di concerto”. Il secondo, l’art. 109 TUF, viene interamente dedicato alla disciplina applicativa del concerto con importanti riforme, quali in primis la valorizzazione della fattispecie del c.d. concerto globale o concerto “grosso”.
L’ultimo e conclusivo capitolo approfondisce il tema del c.d. “concerto occulto”: le potenziali vie di fuga agli obblighi imposti al raggiungimento di una partecipazione qualificata; le sanzioni, a fronte d’elusione degli obblighi, previste dall’art. 110 TUF, ravvisando anche in tale norma sono intervenute significative novità introdotte proprio per evitare gli scandali finanziari che già hanno caratterizzato il mercato italiano; ed infine il tema della responsabilità e risarcibilità del danno derivante dall’omissione dell’OPA obbligatoria (riferibile alla generalità delle OPA obbligatorie, non solo a quelle di concerto), incentrando la discussione sul dibattito avvenuto a seguito dell’importante vicenda giudiziaria del caso SAI-Fondiaria, giunta solo nell’agosto scorso a una significativa sentenza della Corte Suprema di Cassazione, nella quale ritroviamo le due teorie, quella contrattuale e quella aquiliana messe a confronto.
File
Nome file | Dimensione |
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01_Copertina.pdf | 125.29 Kb |
02_Indice.pdf | 128.24 Kb |
1 file non consultabili su richiesta dell’autore. |