Tesi etd-02042022-161244 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ERMINI, EDOARDO
URN
etd-02042022-161244
Titolo
Le nuove forme di turismo e l'albergo diffuso:
il caso del "Relais Borgo Giusto"
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI TURISTICI MEDITERRANEI
Relatori
relatore Prof.ssa Lemmi, Enrica
Parole chiave
- albergo diffuso
- comunità ospitale
- destination management company
- destination management organization
- digital detox
- geoitinerari
- heritage
- identità locali
- ospitalità diffusa
- sensescape
- slow tourism
- storyliving
- storytelling
- turismo di nicchia
- turismo esperienziale
- turismo sostenibile
- undertourism
Data inizio appello
22/02/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il turismo, in quanto attività a forte impatto economico, sociale, ambientale e soprattutto culturale, è stata interessata, negli anni, da profondi cambiamenti, soprattutto se la si confronta con l’attività del lontano viaggiatore del “Grand Tour”, ma anche solo con quella del più vicino turista di massa della seconda metà del secolo scorso.
Partendo da questa considerazione iniziale, in questa tesi è stato effettuato uno studio che ha permesso di mettere in luce i principali cambiamenti che hanno riguardato le varie forme di turismo negli ultimi decenni e che sono state analizzate nel primo capitolo della stessa. Si è dunque potuto osservare che, nell’arco di un periodo relativamente breve, siamo passati da un turismo di tipo tradizionale ad uno che potremmo definire “motivazionale”, ovverosia da un turismo basato sul modello sightseeing ad un insieme di attività e di servizi che, con il decisivo contributo apportato dal fenomeno dello “Slow Tourism”, poggiano le loro basi su un modello orientato alla creazione di esperienze turistiche autentiche, originali e distintive, in altri termini un modello esperienziale.
Al tempo stesso si è visto che la sostenibilità ambientale, economica, sociale dello sviluppo turistico è oggi uno dei temi centrali nelle agende politiche di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea e non solo, in quanto interessa direttamente tutti i Paesi evoluti del mondo.
Ed è proprio seguendo le linee guida tracciate dal turismo esperienziale, da un lato, e quelle che originano dal turismo sostenibile, dall’altro, che nasce e si sviluppa un fenomeno del tutto innovativo: quello dell’Albergo Diffuso, che offre una risposta concreta all’esigenza di formulare soluzioni differenziate e personalizzate per un mercato di turisti esperienziali sempre più esigenti, nel rispetto di criteri di economicità ed efficienza delle scelte gestionali e con un’attenzione particolare a preservare il più possibile l’ambiente che ci circonda, risorsa fondamentale e vero valore aggiunto del nuovo prodotto turistico.
Nel secondo capitolo sono state dunque analizzate le principali caratteristiche che hanno portato allo sviluppo di questo nuovo tipo di ospitalità alberghiera che può favorire, sia durante la sua realizzazione che dopo il suo avvio, uno sviluppo sostenibile, innescando animazione economica e offrendo, al contempo, opportunità per l'utilizzo equilibrato delle risorse locali e delle potenzialità turistiche. E’ stata dunque effettuata una analisi delle condizioni di fattibilità di un progetto di Albergo Diffuso e sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza che lo contraddistinguono per giungere alla conclusione che queste strutture, di cui sono stati forniti alcuni esempi di eccellenza, non offrono un semplice soggiorno ma uno stile di vita unico ed irripetibile, in grado di mettere il turista in stretto contatto con la popolazione locale e consentirgli quindi di organizzare la propria vacanza in modo tale da approfondire la conoscenza della storia, dell'arte, della cultura del territorio che desidera visitare.
L’Albergo Diffuso, come detto, fonda le proprie radici proprio sul territorio ed i “Geoitinerari” sono il mezzo più efficace per scoprire il valore semantico del paesaggio e degli elementi di qui questo si compone.
Nel terzo capitolo è stato perciò approfondito il tema degli itinerari culturali che permettono di “viaggiare nel paesaggio e nel territorio” e che consentono al tempo stesso di accrescere la conoscenza del patrimonio locale e di diversificare l’offerta turistica. È stato anche sottolineato il fatto che l'attenzione verso i valori immateriali della cultura ha portato, negli anni recenti, a sviluppare il concetto di “heritage”, inteso come l'insieme dei beni culturali materiali e immateriali che appartengono ad un certo contesto territoriale e ne esprimono le peculiarità, l'unicità e le potenzialità turistico-culturali. Ma non solo: si è visto che proprio la pratica del turismo lento consente di fare un'esperienza emozionale dei luoghi visitati, costruendo relazioni con i territori attraversati e con le comunità ospitanti; tutto questo si può realizzare proprio mediante la sperimentazione di modelli innovativi di ospitalità turistica, come quello, appunto, dell'Albergo Diffuso.
I Geoitinerari, potentissimi strumenti di marketing del territorio, si sposano quindi perfettamente con il modello dell’Albergo Diffuso perché insistono sugli stessi valori su cui anche quest’ultimo si fonda: i loro tracciati diventano il filo conduttore che rappresenta e sintetizza l’identità locale creando un legame fortissimo tra l’anima della struttura e l’anima del territorio e formando un tutt’uno con la terra del luogo, la vita, la cultura e gli stili del popolo che vi risiede.
Infine, nel quarto ed ultimo capitolo è stato presentato un caso concreto di Albergo Diffuso, nel quale le tracce di tutto ciò che è stato precedentemente enunciato si concretizzano in un progetto imprenditoriale che, oltre a rappresentare una “pietra miliare” sulla strada dello sviluppo e dell’affermazione del modello di ospitalità diffusa, costituisce un esempio di eccellenza del territorio toscano.
L’intervista con la proprietaria del “Relais Borgo Giusto”, Dott.ssa Eleonora Gaffino, fornisce un quadro molto chiaro della situazione attuale, anche in considerazione della attuale crisi del settore alberghiero dovuta alla Pandemia da Covid-19.
Partendo da questa considerazione iniziale, in questa tesi è stato effettuato uno studio che ha permesso di mettere in luce i principali cambiamenti che hanno riguardato le varie forme di turismo negli ultimi decenni e che sono state analizzate nel primo capitolo della stessa. Si è dunque potuto osservare che, nell’arco di un periodo relativamente breve, siamo passati da un turismo di tipo tradizionale ad uno che potremmo definire “motivazionale”, ovverosia da un turismo basato sul modello sightseeing ad un insieme di attività e di servizi che, con il decisivo contributo apportato dal fenomeno dello “Slow Tourism”, poggiano le loro basi su un modello orientato alla creazione di esperienze turistiche autentiche, originali e distintive, in altri termini un modello esperienziale.
Al tempo stesso si è visto che la sostenibilità ambientale, economica, sociale dello sviluppo turistico è oggi uno dei temi centrali nelle agende politiche di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea e non solo, in quanto interessa direttamente tutti i Paesi evoluti del mondo.
Ed è proprio seguendo le linee guida tracciate dal turismo esperienziale, da un lato, e quelle che originano dal turismo sostenibile, dall’altro, che nasce e si sviluppa un fenomeno del tutto innovativo: quello dell’Albergo Diffuso, che offre una risposta concreta all’esigenza di formulare soluzioni differenziate e personalizzate per un mercato di turisti esperienziali sempre più esigenti, nel rispetto di criteri di economicità ed efficienza delle scelte gestionali e con un’attenzione particolare a preservare il più possibile l’ambiente che ci circonda, risorsa fondamentale e vero valore aggiunto del nuovo prodotto turistico.
Nel secondo capitolo sono state dunque analizzate le principali caratteristiche che hanno portato allo sviluppo di questo nuovo tipo di ospitalità alberghiera che può favorire, sia durante la sua realizzazione che dopo il suo avvio, uno sviluppo sostenibile, innescando animazione economica e offrendo, al contempo, opportunità per l'utilizzo equilibrato delle risorse locali e delle potenzialità turistiche. E’ stata dunque effettuata una analisi delle condizioni di fattibilità di un progetto di Albergo Diffuso e sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza che lo contraddistinguono per giungere alla conclusione che queste strutture, di cui sono stati forniti alcuni esempi di eccellenza, non offrono un semplice soggiorno ma uno stile di vita unico ed irripetibile, in grado di mettere il turista in stretto contatto con la popolazione locale e consentirgli quindi di organizzare la propria vacanza in modo tale da approfondire la conoscenza della storia, dell'arte, della cultura del territorio che desidera visitare.
L’Albergo Diffuso, come detto, fonda le proprie radici proprio sul territorio ed i “Geoitinerari” sono il mezzo più efficace per scoprire il valore semantico del paesaggio e degli elementi di qui questo si compone.
Nel terzo capitolo è stato perciò approfondito il tema degli itinerari culturali che permettono di “viaggiare nel paesaggio e nel territorio” e che consentono al tempo stesso di accrescere la conoscenza del patrimonio locale e di diversificare l’offerta turistica. È stato anche sottolineato il fatto che l'attenzione verso i valori immateriali della cultura ha portato, negli anni recenti, a sviluppare il concetto di “heritage”, inteso come l'insieme dei beni culturali materiali e immateriali che appartengono ad un certo contesto territoriale e ne esprimono le peculiarità, l'unicità e le potenzialità turistico-culturali. Ma non solo: si è visto che proprio la pratica del turismo lento consente di fare un'esperienza emozionale dei luoghi visitati, costruendo relazioni con i territori attraversati e con le comunità ospitanti; tutto questo si può realizzare proprio mediante la sperimentazione di modelli innovativi di ospitalità turistica, come quello, appunto, dell'Albergo Diffuso.
I Geoitinerari, potentissimi strumenti di marketing del territorio, si sposano quindi perfettamente con il modello dell’Albergo Diffuso perché insistono sugli stessi valori su cui anche quest’ultimo si fonda: i loro tracciati diventano il filo conduttore che rappresenta e sintetizza l’identità locale creando un legame fortissimo tra l’anima della struttura e l’anima del territorio e formando un tutt’uno con la terra del luogo, la vita, la cultura e gli stili del popolo che vi risiede.
Infine, nel quarto ed ultimo capitolo è stato presentato un caso concreto di Albergo Diffuso, nel quale le tracce di tutto ciò che è stato precedentemente enunciato si concretizzano in un progetto imprenditoriale che, oltre a rappresentare una “pietra miliare” sulla strada dello sviluppo e dell’affermazione del modello di ospitalità diffusa, costituisce un esempio di eccellenza del territorio toscano.
L’intervista con la proprietaria del “Relais Borgo Giusto”, Dott.ssa Eleonora Gaffino, fornisce un quadro molto chiaro della situazione attuale, anche in considerazione della attuale crisi del settore alberghiero dovuta alla Pandemia da Covid-19.
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