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Thesis etd-02042021-103945


Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MARTINELLI, OLIMPIA GAIA
URN
etd-02042021-103945
Thesis title
L'esperienza museale di Studio Azzurro: la valorizzazione del patrimonio culturale italiano
Department
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Course of study
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Supervisors
relatore Prof.ssa Marcheschi, Elena
correlatore Prof.ssa Lischi, Alessandra
Keywords
  • beni culturali
  • musei
  • musei e nuovi media
  • musei sensibili
  • Museo del Baluardo
  • Museo del Castello di Formigine
  • Museo dell'Acqua
  • patrimonio culturale
  • progettazione museale
  • Studio Azzurro
  • Valentia Sensibile
  • valorizzazione
Graduation session start date
26/04/2021
Availability
Withheld
Release date
26/04/2091
Summary
Studio Azzurro è un noto collettivo di ricerca artistica milanese, che, a partire dagli anni Ottanta, si è dedicato alla realizzazione di “opere” volte ad esplorare i linguaggi delle nuove tecnologie. Infatti, è proprio grazie all’uso di quest’ultime che il gruppo, dagli inizi fino ad oggi, ha realizzato: i “videoambienti”, sperimentazioni con il mondo del teatro e del cinema, gli “ambienti sensibili” e i “musei di narrazione”. Tutte queste fasi della produzione artistica del collettivo sono state già esaustivamente indagate da tesi e pubblicazioni, mentre manca una trattazione specifica, volta ad approfondire il legame esistente tra alcune delle progettazioni museali dello Studio e la politica di valorizzazione del patrimonio culturale, promossa da qualche comune italiano. Pertanto, la mia trattazione si è assunta proprio il compito di colmare questa lacuna, analizzando le istituzioni dello Studio, che sono nate col fine di valorizzare i monumenti storici e le identità culturali ad essi legate.
All’interno della mia tesi, la suddetta materia d’indagine viene affrontata specificamente nel quarto capitolo, mentre le altre parti trattano: il rapporto tra musei e nuovi media, la nuova fruizione museale, la progettazione museale di Studio Azzurro e il paragone con quella realizzata da N!03 e Karmachina, la legislazione italiana in merito alla valorizzazione del patrimonio culturale e il rapporto tra istituzioni museali e valorizzazione.
Il primo capitolo, infatti, mette in luce i cambiamenti che le nuove tecnologie hanno apportato in ambito museale, attraverso una rapida esposizione degli esempi delle più importanti innovazioni, quali i siti web, le app, i data base, i social media, etc. Successivamente, la mia trattazione si focalizza sulla fruizione museale che, grazie alle innovazioni della tecnica, è diventata originale, partecipativa e coinvolgente, tanto da essere in grado di rendere l’utente libero di arricchire, e in parte creare, il racconto museale.
Per quanto riguarda invece il capitolo secondo, questo contiene un breve excursus riguardante le carriera artistica del collettivo milanese, che si sofferma sugli “ambienti sensibili” in quanto fondamenti dei successivi “musei di narrazione”. Questi ultimi divengono in seguito il centro della narrazione, che ha appunto l’obiettivo di analizzare le tecnologie, le tematiche, le tipologie di fruizione, le musiche, le forme di apprendimento, le tipologie di visita e la dimensione spazio-temporale della progettazione museale dello Studio.
Il terzo capitolo, anch’esso riguardante le peculiarità dei musei del gruppo meneghino, affronta questa tematica proponendo un confronto tra l’operato di Studio Azzurro con quello di N!03 e Karmachina.
Infine, il quarto ed ultimo capitolo illustra la vigente normativa italiana in ambito di valorizzazione del patrimonio culturale, che viene ampiamente integrata dall’indagine riguardante il ruolo esercitato dai musei in questo campo. Dopodiché, l’analisi del Museo del Baluardo, del Museo del Castello di Formigine, del Museo dell’Acqua di Siena e del Museo della Valentia Sensibile, ha lo scopo di dimostrare il ruolo delle istituzioni del collettivo, all’interno della politica di valorizzazione promossa da alcuni comuni italiani, che ha il fine di rendere fruibile il patrimonio materiale (architettonico) e immateriale ( memoria collettiva).
La trattazione si conclude con un’appendice, costituita dalla mia intervista a Fabio Cirifino, che costituisce una sorta di approfondimento di alcune tematiche affrontate dalla tesi.


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