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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02042021-073856


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
PUCCI, VALENTINA
URN
etd-02042021-073856
Titolo
Emicolectomia destra per carcinoma del colon: revisione critica del ruolo della CME in un’analisi retrospettiva multicentrica Right colectomy for colonic cancer: critical revision of the role of CME in a multicentric, long-term analysis
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
correlatore Prof. Di Candio, Giulio
Parole chiave
  • CME
  • lymphoadenectomy
  • recurrence
  • right hemicolectomy
Data inizio appello
23/02/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Introduzione: il carcinoma del colon destro può essere trattato con emicolectomia destra associata a una linfoadenectomia D2 (chirurgia convenzionale) con CVL o con tecnica CME che prevede una linfoadenectomia più estesa (D3) offrendo una maggiore possibilità di asportare linfonodi positivi. Numerosi studi hanno dimostrato come una linfoadenectomia più estesa non sia necessariamente correlata ad un aumento della sopravvivenza, a fronte anche di aumentate complicanze intra e post-operatorie riscontrate in caso di CME oltre a maggiori tempi operatori ad una learning curve più lunga.
Scopo dello studio retrospettivo multicentrico: studiare l’incidenza di recidive linfonodali esclusive sui vasi quali AMS e VMS in pazienti sottoposti a emicolectomia destra con tecnica chirurgica convenzionale non CME.
Materiali e metodi: in un unico database sono stati raccolti i dati di 486 interventi resettivi del colon destro eseguiti nel periodo compreso tra 01/01/2009 e 31/12/2019 presso la S.D. Chirurgia Generale (Pisa) e presso la S.C. di Chirurgia Generale (Pavia), escludendo i metastatici alla diagnosi e valutandone short-term outcomes, istologia e follow-up oncologico.
Risultati: l’incidenza di recidive esclusive sui linfonodi principali si è verificata in 0/486 pazienti.
Conclusione: nella maggior parte dei casi la CME può risultare un over-treatment e una fonte di maggiori complicanze per cui la chirurgia convenzionale risulta essere la scelta oncologicamente corretta e terapeuticamente più ponderata.
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