Tesi etd-02042020-123953 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CERAGIOLI, GIACOMO
URN
etd-02042020-123953
Titolo
L'implementazione dell’Enterprise Risk Management nel gruppo Estra.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. D'Onza, Giuseppe
Parole chiave
- ERM
- rischio di prezzo
- Risk Management
- settore Gas e Energy Power.
Data inizio appello
24/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2090
Riassunto
Lo scopo principale di questo lavoro è quello di mettere in evidenza l’importanza di un sistema integrato di gestione e controllo dei rischi a livello aziendale, in particolare, sarà preso di riferimento il modello ERM, Enterprise Risk Management, il cui framework è stato ideato dal CoSO, Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, all’inizio degli anni 2000.
Dopo averlo analizzato sotto l’aspetto teorico, nel terzo e quarto capitolo, vedremo l’applicazione di tale modello ad una holding societaria, gruppo Estra, nel settore del multiutility (il core business è rappresentato dalla fornitura di gas ed energia elettrica), approfondendo infine la gestione del rischio di prezzo legato alle commodities.
Il primo capitolo di questa tesi, intitolato “Il rischio aziendale e le sue classificazioni” fa una descrizione dettagliata delle cause che hanno portato ad una sempre maggiore attenzione, da parte delle aziende, alla gestione del rischio e come questo si sia evoluto durante il tempo; dei vari approcci al Risk Management e, appunto, delle varie classificazioni dei rischi.
Verranno analizzati i rischi economici e non economici; i rischi puri e speculativi; i rischi strategici, operativi, di reporting e di compliance; i rischi esogeni ed endogeni, i rischi universali e specifici ed infine quelli imprenditoriali ed associati.
Il secondo capitolo, “L’Enterprise Risk Management” analizza, sotto l’aspetto teorico, tutte le 8 fasi del framework: ambiente interno, definizione degli obiettivi, identificazione dei rischi, valutazione del rischio, azioni di risk response, attività di controllo, informazione e comunicazione ed infine, l’attività di monitoraggio.
Il terzo capitolo, “Modello ERM: il caso Estra”, costituisce l’inizio della parte sperimentale di questo elaborato. Inizialmente è stata fatta una presentazione di Estra riguardo alla sua struttura societaria e ai settori in cui opera, dopo di che sono state analizzate le cause che hanno portato all’implementazione di tale sistema integrato e i vari steps. Infine, viene fatto un parallelo tra e le 8 fasi descritte in precedenza in linea teorica e l’applicazione al caso pratico.
L’ultimo capitolo, “La gestione del rischio di prezzo in Estra” si concentra sul rischio di prezzo legato alle commodities, con riferimento particolare al processo di approvvigionamento. È stato fatto un approfondimento su tale rischio in quanto viene considerato uno dei più caratterizzanti per i settori in cui il Gruppo opera. Per poter apprendere a pieno le modalità di identificazione, valutazione e gestione del rischio è stato necessario introdurre i vari canali di approvvigionamento oltre alle varie piattaforme virtuali e fisiche su cui viene scambiata la materia prima (gas). Dopo di che, ci siamo concentrati sulle modalità di valutazione, che in questo caso sono prettamente quantitative, e sugli strumenti di fronteggiamento del rischio. È stato riscontrato che, per minimizzare tale rischio, Estra cerca di comprare e vendere gas nello stesso momento, in modo tale che non subisca gli effetti legati all’oscillazione dei prezzi. Qualora ciò non fosse possibile, utilizza strumenti finanziari come contratti forward o future, in grado di eludere la problematica legata al timing. Per quanto riguarda invece l’esposizione legata al mismatching fra acquisti e vendite a prezzi fissi o indicizzati, la società decide di tutelarsi attraverso la stipula di commodities swap.
L’attività di controllo si svolge su tre livelli: al primo troviamo i risk owner, ovvero i trader, a cui è affidato il compito di eseguire le transazioni nel rispetto delle policy (Risk Limit e Risk tollerance) stilate dall’alta direzione; al secondo livello troviamo il Risk Management, che controlla che gli operativi operino nel rispetto delle direttive; infine, al terzo livello troviamo l’Internal Audit che non solo controlla che l’attività sia svolta in coerenza con le procedure, ma garantisce l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza di quest’ultime.
L’ultimo argomento trattato riguarda l’attività di monitoraggio che viene svolta in riferimento al rischio di prezzo, la quale avviene, a livello operativo, in maniera costante mentre a livello di risk management, settimanalmente.
In conclusione, è stato possibile affermare che tale modello, essendo molto recente ed in continua fase d’implementazione, ancora non permette di vedere benefici in termini economico-finanziari in Estra, piuttosto, si riscontrano miglioramenti in termini organizzativi e di coerenza fra strategia e filosofia di gestione del rischio, oltre a quelli reputazionali verso i vari stakeholders.
Oggigiorno, visto l’ambiente estremamente dinamico ed imprevedibile in cui operano le aziende, sembra sempre più necessario dotarsi di un sistema di gestione e controllo dei rischi integrato e, il modello ERM, avendo un framework molto semplice e standardizzato, è facilmente applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione, dalle più grandi alle più piccole.
Dopo averlo analizzato sotto l’aspetto teorico, nel terzo e quarto capitolo, vedremo l’applicazione di tale modello ad una holding societaria, gruppo Estra, nel settore del multiutility (il core business è rappresentato dalla fornitura di gas ed energia elettrica), approfondendo infine la gestione del rischio di prezzo legato alle commodities.
Il primo capitolo di questa tesi, intitolato “Il rischio aziendale e le sue classificazioni” fa una descrizione dettagliata delle cause che hanno portato ad una sempre maggiore attenzione, da parte delle aziende, alla gestione del rischio e come questo si sia evoluto durante il tempo; dei vari approcci al Risk Management e, appunto, delle varie classificazioni dei rischi.
Verranno analizzati i rischi economici e non economici; i rischi puri e speculativi; i rischi strategici, operativi, di reporting e di compliance; i rischi esogeni ed endogeni, i rischi universali e specifici ed infine quelli imprenditoriali ed associati.
Il secondo capitolo, “L’Enterprise Risk Management” analizza, sotto l’aspetto teorico, tutte le 8 fasi del framework: ambiente interno, definizione degli obiettivi, identificazione dei rischi, valutazione del rischio, azioni di risk response, attività di controllo, informazione e comunicazione ed infine, l’attività di monitoraggio.
Il terzo capitolo, “Modello ERM: il caso Estra”, costituisce l’inizio della parte sperimentale di questo elaborato. Inizialmente è stata fatta una presentazione di Estra riguardo alla sua struttura societaria e ai settori in cui opera, dopo di che sono state analizzate le cause che hanno portato all’implementazione di tale sistema integrato e i vari steps. Infine, viene fatto un parallelo tra e le 8 fasi descritte in precedenza in linea teorica e l’applicazione al caso pratico.
L’ultimo capitolo, “La gestione del rischio di prezzo in Estra” si concentra sul rischio di prezzo legato alle commodities, con riferimento particolare al processo di approvvigionamento. È stato fatto un approfondimento su tale rischio in quanto viene considerato uno dei più caratterizzanti per i settori in cui il Gruppo opera. Per poter apprendere a pieno le modalità di identificazione, valutazione e gestione del rischio è stato necessario introdurre i vari canali di approvvigionamento oltre alle varie piattaforme virtuali e fisiche su cui viene scambiata la materia prima (gas). Dopo di che, ci siamo concentrati sulle modalità di valutazione, che in questo caso sono prettamente quantitative, e sugli strumenti di fronteggiamento del rischio. È stato riscontrato che, per minimizzare tale rischio, Estra cerca di comprare e vendere gas nello stesso momento, in modo tale che non subisca gli effetti legati all’oscillazione dei prezzi. Qualora ciò non fosse possibile, utilizza strumenti finanziari come contratti forward o future, in grado di eludere la problematica legata al timing. Per quanto riguarda invece l’esposizione legata al mismatching fra acquisti e vendite a prezzi fissi o indicizzati, la società decide di tutelarsi attraverso la stipula di commodities swap.
L’attività di controllo si svolge su tre livelli: al primo troviamo i risk owner, ovvero i trader, a cui è affidato il compito di eseguire le transazioni nel rispetto delle policy (Risk Limit e Risk tollerance) stilate dall’alta direzione; al secondo livello troviamo il Risk Management, che controlla che gli operativi operino nel rispetto delle direttive; infine, al terzo livello troviamo l’Internal Audit che non solo controlla che l’attività sia svolta in coerenza con le procedure, ma garantisce l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza di quest’ultime.
L’ultimo argomento trattato riguarda l’attività di monitoraggio che viene svolta in riferimento al rischio di prezzo, la quale avviene, a livello operativo, in maniera costante mentre a livello di risk management, settimanalmente.
In conclusione, è stato possibile affermare che tale modello, essendo molto recente ed in continua fase d’implementazione, ancora non permette di vedere benefici in termini economico-finanziari in Estra, piuttosto, si riscontrano miglioramenti in termini organizzativi e di coerenza fra strategia e filosofia di gestione del rischio, oltre a quelli reputazionali verso i vari stakeholders.
Oggigiorno, visto l’ambiente estremamente dinamico ed imprevedibile in cui operano le aziende, sembra sempre più necessario dotarsi di un sistema di gestione e controllo dei rischi integrato e, il modello ERM, avendo un framework molto semplice e standardizzato, è facilmente applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione, dalle più grandi alle più piccole.
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