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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02032022-205722


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MORETTI, MARTINA
URN
etd-02032022-205722
Titolo
LE FUNZIONI ESECUTIVE NEI DISTURBI PRIMARI DEL LINGUAGGIO: PROFILI CLINICI E INDICAZIONI DIAGNOSTICHE E RIABILITATIVE
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Casalini, Claudia
correlatore Dott.ssa Bombonato, Clara
Parole chiave
  • Funzioni Esecutive
  • valutazione delle Funzioni Esecutive
  • Disturbi Primari del Linguaggio
  • Disprassia Verbale Evolutiva
  • età evolutiva
  • età prescolare
Data inizio appello
24/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2062
Riassunto
I Disturbi Primari del Linguaggio (DPL) e la Disprassia Verbale Evolutiva idiopatica (DVE) sono disturbi del neurosviluppo (APA, 2013) caratterizzati da una compromissione rispettivamente delle diverse abilità linguistiche strumentali recettive e/o espressive (language) o delle capacità di produzione e realizzazione dei suoni linguistici (speech), che si presentano dalle fasi iniziali del loro sviluppo in bambini senza altre patologie di rilievo, ma a cui possono essere associate, oltre a problematiche emotivo-comportamentali, difficoltà a carico di altre abilità cognitive (Casalini et al., 2020; Sansavini et al., 2021). Lo studio dei profili cognitivi associati ai DPL e alla DVE, ossia dell’“endofenotipo” del disturbo, è un ambito di interesse molto attuale finalizzato a meglio comprendere la natura delle difficoltà alla base di questi quadri clinici e, conseguentemente, favorire una presa in carico diagnostica e riabilitativa più mirata. A questo riguardo, un interesse particolare è rivolto allo studio delle Funzioni Esecutive (FE), l’insieme dei processi implicati in modo trasversale nella programmazione, esecuzione e controllo delle diverse operazioni cognitive, compresa quella linguistica (Casalini e Bombonato, in stampa).
Nel presente lavoro di tesi viene trattato il tema della valutazione delle FE nei DPL, con lo scopo di indagare una possibile specificità nei profili neuropsicologici dei bambini di età prescolare con questa problematica. Dopo l’esposizione dei principali modelli presenti in letteratura per descrivere il funzionamento delle FE, vengono illustrate le ipotesi riguardo le loro traiettorie di sviluppo e riportati alcuni strumenti per la loro valutazione, tarati per l’età prescolare e scolare sulla popolazione italiana. Vengono poi revisionati gli studi che hanno indagato le FE nei DPL, da cui è emersa la presenza di deficit esecutivi nei bambini di età prescolare, in particolare nei processi di flessibilità cognitiva, memoria di lavoro e controllo dell’inibizione. Nonostante la presenza di diverse ricerche, tuttavia, non c’è ancora un consenso su quali alterazioni siano specifiche dei DPL.
Sulla base di tale presupposto è nata questa ricerca sperimentale, condotta su un campione di 62 bambini di età prescolare, suddiviso in due sottogruppi per patologia (DPL e DVE). La valutazione, attraverso la somministrazione di test specifici, ha avuto le seguenti finalità: 1) descrivere i profili di funzionamento esecutivo in bambini con DPL; 2) valutare l’eventuale presenza di una specificità delle alterazioni delle FE nei bambini con DPL rispetto a quelli con DVE; 3) valutare la presenza di correlazioni tra abilità di FE e di speech e linguaggio. Al fine di verificare queste ipotesi, sono state condotte analisi di confronto tra gruppi e analisi della distribuzione delle frequenze all’interno del gruppo sperimentale. Inoltre, per verificare l’esistenza di possibili relazioni tra le misure di speech e di linguaggio e le misure di FE, sono state condotte analisi di correlazione.
I risultati evidenziano difficoltà a carico delle FE, con maggiore compromissione nella velocità di controllo dell’interferenza, seguita dalla memoria di lavoro, e dalla velocità di inibizione della risposta in entrambi i gruppi clinici; le abilità di flessibilità cognitiva ed astrazione categoriale appaiono, invece, maggiormente preservate. Dal confronto tra i due gruppi clinici è possibile evidenziare una maggior compromissione nelle abilità di memoria di lavoro verbale per i bambini con DVE. Infine, i dati evidenziano correlazioni significative tra alcune componenti specifiche di FE ed alcune misure di speech e linguaggio, sottolineando la presenza, e dunque l’importanza della loro valutazione, di alterazioni dominio-generali anche in tali disturbi specifici, che ne possono almeno in parte spiegare la manifestazione o il decorso.
Alla luce di tali risultati sono condotte, infine, riflessioni sulla presa in carico diagnostica e riabilitativa dei bambini con DPL.
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