Tesi etd-02032022-163706 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ADDIS, DIEGO
URN
etd-02032022-163706
Titolo
Monitoraggio della produzione qualitativa, quantitativa e delle caratteristiche ematochimiche di ovini da latte in aziende con diversa dotazione di confort al pascolo
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Mele, Marcello
Parole chiave
- animal welfare
- benessere animale
- milk ewe's
- ovini da latte
- produzioni zootecniche
Data inizio appello
21/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/02/2092
Riassunto
A causa della crescente importanza che la tematica del benessere animale ricopre, negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi volti a definire standard e protocolli attraverso cui monitorare e misurare il benessere animale.
La grande maggioranza degli studi condotti fino ad ora ha riguardato una delle specie di maggior interesse per il sistema zootecnico, ovvero i bovini, sia sul panorama internazionale che nazionale, e i sistemi di allevamento più impiegati, ovvero quelli intensivi o semi-intensivi che prevedono forme di stabulazione differenti.
Ben poca bibliografia è stata prodotta sull’allevamento ovino da latte e ancora meno riguardo il benessere dei capi nei sistemi che fanno largo uso di pascolo, come ad esempio il sistema semi-estensivo tipico del centro-sud Italia.
Ciò che emerge dalle poche fonti disponibili è che il principale fattore di stress in questo tipo di allevamenti è rappresentato dallo stress da caldo, che si ripercuote in maniera negativa sia sulle produzioni che su alcuni parametri fisiologici, ad esempio, il cortisolo ematico e la temperatura corporea.
Data l’importanza che l’allevamento ovino riveste in Maremma, nell’economia e nella salvaguardia del territorio, indagare quali fossero le ripercussioni dello stress da caldo nei sistemi semi-estensivi può essere uno strumento di aiuto per una filiera largamente colpita da una crisi economica che vede una sotto remunerazione sia della materia prima sia del prodotto finale e un forte aumento dei costi delle materie prime verificatosi negli ultimi anni.
Il sistema semi-estensivo si basa sull’utilizzo del pascolo, naturale o artificiale, come componente fondamentale della razione e del management dei capi per larga parte dell’anno; la stalla è impiegata come ricovero notturno e invernale, o quando vi sono condizioni climatiche avverse.
Per valutare l’incidenza dello stress da caldo e come l’ambiente di pascolo possa influire sono stati selezionati tre casi studio con similitudini in fatto di strutture e gestione (indicatori di benessere resource- e management-based), ma con diversa dotazione di acqua e ombra al pascolo, fattori considerati positivi per combattere l’influenza dello stress termico.
Il monitoraggio è stato eseguito in 4 visite per ogni azienda, da marzo a luglio 2021, in cui sono stati effettuati prelievi ematici e di latte su un pool di 20 capi, per monitorare la qualità del latte (per grassi, proteine e lattosio) ed il livello di cortisolo ematico, inoltre sono state registrate temperatura ed umidità, per valutare lo stress da caldo con il parametro del Temperature Humidity Index (THI) ed è stato prelevato un campione di pascolo per determinarne le caratteristiche qualitative.
Sono state inoltre analizzate le produzioni quantitative e la qualità tecnologica del latte di massa, sia in relazione alla temperatura che alle precipitazioni (questo per valutare quale fosse l’incidenza del mancato pascolamento), per valutare se vi fosse una eventuale correlazione.
La temperatura sul lungo periodo è stata analizzata accedendo alle centraline meteo del Sistema Idrografico Regionale (SIR) ed è stata effettuata la media delle temperature e dell’umidità registrate ogni 15 minuti nella finestra di pascolamento; la pluviometria è stata ottenuta effettuando la somma delle precipitazioni giornaliere del periodo.
I risultati ottenuti mostrano un effetto del THI sull’andamento della produzione di latte con ripercussioni sulle caratteristiche qualitative del latte stesso. L’analisi del cortisolo non evidenzia differenze significative tra i casi studio, mettendo in evidenza che il livello di stress tra i greggi dei tre casi di studio era comparabile, pur avendo le aree a pascolo caratteristiche strutturali differenti in termini di disponibilità di ombra e di acqua.
La grande maggioranza degli studi condotti fino ad ora ha riguardato una delle specie di maggior interesse per il sistema zootecnico, ovvero i bovini, sia sul panorama internazionale che nazionale, e i sistemi di allevamento più impiegati, ovvero quelli intensivi o semi-intensivi che prevedono forme di stabulazione differenti.
Ben poca bibliografia è stata prodotta sull’allevamento ovino da latte e ancora meno riguardo il benessere dei capi nei sistemi che fanno largo uso di pascolo, come ad esempio il sistema semi-estensivo tipico del centro-sud Italia.
Ciò che emerge dalle poche fonti disponibili è che il principale fattore di stress in questo tipo di allevamenti è rappresentato dallo stress da caldo, che si ripercuote in maniera negativa sia sulle produzioni che su alcuni parametri fisiologici, ad esempio, il cortisolo ematico e la temperatura corporea.
Data l’importanza che l’allevamento ovino riveste in Maremma, nell’economia e nella salvaguardia del territorio, indagare quali fossero le ripercussioni dello stress da caldo nei sistemi semi-estensivi può essere uno strumento di aiuto per una filiera largamente colpita da una crisi economica che vede una sotto remunerazione sia della materia prima sia del prodotto finale e un forte aumento dei costi delle materie prime verificatosi negli ultimi anni.
Il sistema semi-estensivo si basa sull’utilizzo del pascolo, naturale o artificiale, come componente fondamentale della razione e del management dei capi per larga parte dell’anno; la stalla è impiegata come ricovero notturno e invernale, o quando vi sono condizioni climatiche avverse.
Per valutare l’incidenza dello stress da caldo e come l’ambiente di pascolo possa influire sono stati selezionati tre casi studio con similitudini in fatto di strutture e gestione (indicatori di benessere resource- e management-based), ma con diversa dotazione di acqua e ombra al pascolo, fattori considerati positivi per combattere l’influenza dello stress termico.
Il monitoraggio è stato eseguito in 4 visite per ogni azienda, da marzo a luglio 2021, in cui sono stati effettuati prelievi ematici e di latte su un pool di 20 capi, per monitorare la qualità del latte (per grassi, proteine e lattosio) ed il livello di cortisolo ematico, inoltre sono state registrate temperatura ed umidità, per valutare lo stress da caldo con il parametro del Temperature Humidity Index (THI) ed è stato prelevato un campione di pascolo per determinarne le caratteristiche qualitative.
Sono state inoltre analizzate le produzioni quantitative e la qualità tecnologica del latte di massa, sia in relazione alla temperatura che alle precipitazioni (questo per valutare quale fosse l’incidenza del mancato pascolamento), per valutare se vi fosse una eventuale correlazione.
La temperatura sul lungo periodo è stata analizzata accedendo alle centraline meteo del Sistema Idrografico Regionale (SIR) ed è stata effettuata la media delle temperature e dell’umidità registrate ogni 15 minuti nella finestra di pascolamento; la pluviometria è stata ottenuta effettuando la somma delle precipitazioni giornaliere del periodo.
I risultati ottenuti mostrano un effetto del THI sull’andamento della produzione di latte con ripercussioni sulle caratteristiche qualitative del latte stesso. L’analisi del cortisolo non evidenzia differenze significative tra i casi studio, mettendo in evidenza che il livello di stress tra i greggi dei tre casi di studio era comparabile, pur avendo le aree a pascolo caratteristiche strutturali differenti in termini di disponibilità di ombra e di acqua.
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