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Il Covid-19 ha impattato profondamente sia sulla salute pubblica che sull'economia italiana, ma un settore merceologico che ha mostrato resilienza durante la pandemia è stato quello alimentare, data la natura del bene primario che offre. Infatti, in Italia, dove è stato applicato il lockdown generale prima di altri paesi europei, i cittadini hanno sfogato le proprie emozioni negative sul cibo, sviluppando così la cosiddetta fame emotiva spesso soddisfatta dal comfort food. Una concausa che potrebbe aver scatenato tale dinamica potrebbe essere stata anche la diffusione di campagne pubblicitarie sviluppate all'interno di un ventaglio di azioni ad opera delle aziende. Infatti, analizzando il versante dell'offerta, si sono distinte due tipologie di reazione alla crisi: quelle che in letteratura sono state definite trasformazionali e quelle filantropiche, ovvero CPDR's, Corporate Philanthropic Disaster Responses, di fronte alle quali gli intervistati al sondaggio di Global Web Index hanno sviluppato differenti percezioni, durante il periodo specifico di lockdown. Pertanto, la ricerca si è focalizzata sulla comprensione dei fenomeni posti in atto dai consumatori e dalle aziende relativamente al settore alimentare, in risposta ad una crisi pervasiva e anomala per questa epoca.